Le ore passarono in fretta e giunse il pomeriggio. Era difficile incontrare Alex per dirgli, per la prima volta, davvero, addio.
<< Dimmelo... Guardami negli occhi e dimmelo... >>
Dovevo farlo! Mi obbligavo a farlo! Non volevo più che lui avesse casini per me.
"Adesso dimmi la verità, quella più difficile e facile nascondere dentro di noi... Anche se sembra tutto in ordine, anche se il cielo è senza nuvole e riusciamo ancora a ridere senza odiarci mai... Ma quando dici "amore" tu ci credi o no? è solo un'abitudine per rimandare un po'? Quell'immensa paura di non amarsi più e non capir più cosa sono io e sei tu. Forse è solo da decidere che vita si vuol vivere perché guardarsi e fingere non è da noi... Ci conosciamo così bene ormai e resti ancora la mia complice, la mia solitudine, la mia volontà. Ma quando dici "amore" tu ci credi o no? Ti si spacca il cuore? A me succede da un po'... Perché non è un dovere restare ancora insieme e vivere una storia che più non ci appartiene... Amore dimmi qualcosa, dilla senza pietà, mentre nei tuoi occhi la prima lacrima mi dice la verità..."
<< Non... Non ti amo più! >>
Lo dissi... Lo dissi! Non pensavo mai di poter pronunciare quelle parole prima o poi, ma lo dissi, lo guardai dritto negli occhi, senza sbattere ciglio. Una lacrima scese dritta sullo sterzo della sua macchina. Alex stava piangendo... Per me fu un pugno dritto allo stomaco. Gli alzai il volto...
<< Ale...tu stai piangendo... >> Mi sentivo morire, Alex piangeva per me. Cazzo!
<< Io lo sapevo che sarebbe finita così... Io sapevo che non dovevo ricascarci, lo sapevo! >>
Non sapevo che dire, mi sentivo solo in colpa per quello che gli avevo fatto, Alex non mi meritava, la sua vita sarebbe stata più tranquilla se non mi avesse conosciuta.
<< Ale...Neanche tu mi ami...è difficile dirsi addio perché siamo cresciuti insieme, perché la nostra vita ci è sempre appartenuta... Ma questo non è più amore... >> .
<< Cazzate...Tutte cazzate... >> Alex continuava a piangere, ad asciugarsi le lacrime, era come un bambino che non riusciva a frenarle. E più lo vedevo piangere, più mi sforzavo di non baciarle. Poi, singhiozzando, riprese.
<< Tu mi ami ancora, non saresti così tesa se non fosse così! Ti stai autoconvincendo che tra noi è finita, ma hai solo paura di affrontare il tuo passato... Hai solo paura, come sempre!! Tu mi ami, io lo so che mi ami!! >> Si riavvicinò a me, prendendomi la faccia tra le mani. << Guardati!! Non riesci neanche a guardarmi! TU MI AMI!! >.
Per quanto potessero farmi male quelle parole, per quanto potessero rappresentare la realtà io avevo già decido: Alex doveva stare fuori dai miei guai. C'è un tempo per stare insieme ad una persona, ma non è detto che quel tempo sia il presente. Dovevo smettere di farlo soffrire, non potevo pensare sempre a me, alla mia vita egocentrica.
<< No, Alex... Il nostro non è più amore, è solo ossessione... Stavolta è finita sul serio... L'amore tra noi fu autentico, ma adesso non c'è più... >>
Uscirono anche a me poche lacrime, forse Alex non se ne accorse, ma ricordo che era davvero difficile scendere da quella dannata macchina. Alex piangeva ancora, sospirava per riprendere fiato.
<< Ok... Basta...Stavolta è davvero finita. D'altronde eravamo in prova, non è andata, va bene così... >> Mi guardò con gli occhi lucidi e spenti.
<< Non piangere... Mi fai stare male... >> Dissi, abbassando lo sguardo.
Levò il bracciale, il nostro bracciale... e lo gettò bruscamente.
Dopo quel gesto non avevo più nulla da dire. << Ciao Ale... >> Lo salutai, abbracciandolo. Ricambiò, faticando ad allentare la presa, neanch'io riuscivo a staccarmi da lui, ma dovevo andare... Il mio posto non poteva più essere accanto a lui.
Scesi dalla macchina, per l'ennesima volta, con la differenza che quella sarebbe stata davvero l'ultima. Non mi voltai indietro a guardarlo andare, iniziai a correre controvento, correre più veloce che potevo, con le lacrime agli occhi da offuscarmi la vista, rischiando di inciampare e di cadere.
Alla fine ci si arrende, sì...perché fino ad un certo punto riesci a lottare, a crederci, a sperare. Poi basta, esaurisci le forze, la voglia, il desiderio stesso. E allora decidi e vai via, via per la tua strada, mentre lui tornerà ad essere un estraneo dopo che abbiamo fuso le nostre vite in una sola, ci siamo confidati i segreti più nascosti e avremmo abbattuto il muro di qualunque pudore. Saremo due estranei anche se conosciamo il ritmo del nostro sonno, i nostri odori, le nostre abitudini. Due estranei che si conoscono meglio di chiunque altro e le cui vite non si incroceranno mai più se non per caso.
"...E non ho mai detto resta se potevo dire addio, poche volte ho dato ascolto a chi dovevo dare retta, ma non ne ho tenuto conto... ho sempre avuto troppa fretta. Almeno tu rimani fuori dal mio diario degli errori, da tutte le mie contraddizioni, da tutti i torti e le ragioni, dalle paure che convivono con me, dalle parole di un discorso inutile... Ho giocato con il fuoco e qualcuna l'ho anche vinta, ma ci è mancato poco mi giocassi anche la vita..."
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Capitolo molto triste eh? Vi avviso solo che stiamo giungendo alla fine... Che ne sarà di loro?
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Paura di amare
RomansaUna coppia nata per caso, invidiata dal mondo, separata dal destino. Due giovani ragazzi vivono la loro storia d'amore affrontando problemi più grandi di loro. Alex era il suo centro del mondo nonostante i genitori contro e l'indesiderata gravidanza...