Cap. 47

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Quel sorriso... uno di quelli che non si dimenticano e non si dimenticheranno mai, uno di quelli che ti rimangono attaccati al cuore anche se non vuoi. Alex... ma anche dopo due anni senza vederci fai questo effetto? E pensare che quando ci siamo conosciuti io non sapevo che saresti diventato così essenziale, sinceramente non ci speravo neanche e non lo immaginavo minimamente. Ma poi non sapevo neanche che tu fossi una persona del genere, credevo fossi il solito menoso che fa il malandrino, o cose del genere, ma non è per niente così. E' assolutamente vero che l'apparenza inganna, sempre. A volte magari pensando certe cose di una persona non ci sbagliamo, ma il più delle volte si, perché una persona non è mai quello che sembra, anzi, molto spesso è il contrario. E così è successo con te.

Ma adesso cosa devo fare? Avvicinarmi per salutarlo? O fingere di non averlo visto? Oddio... sono confusa. Mi allontano dalle mie amiche.

<< Vado in bagno ragazze. >> Annuiscono, sorridendomi.

Mi guardo allo specchio, mi dò una sistemata alla matita un po' sbavata e ai miei capelli ancora, per fortuna, lisci. Chiudo gli occhi e ritrovo ancora il suo sorriso lì, davanti ai miei occhi. Ok, adesso sono consapevole che in quel pub esiste anche lui... siamo sotto lo stesso tetto. Non posso fare il primo passo dopo aver fatto l'ultimo due anni fa, dopo averlo lasciato, intendo. Decido di fare finta di niente ed esco dal bagno, rimettendo la matita in borsa.

<< Ops, scusa! >> Fu uno scontro diretto, la borsa mi precipitò dalle mani e tutto l'occorrente cade a terra.

<< Ma guarda dove mett... >> Non finii la frase che subito mi sorpresi vedendo contro chi avevo sbattuto: Alex. Ecco quando si dice che il destino gioca brutti scherzi!

<< Ah... sei tu! >> Dico, sdrammatizzando. Mi inchino per raccogliere il materiale fuori uscito dalla borsa. Alex si abbassa immediatamente dandomi una mano.

<< Non ti avevo vista, scusa. >> Esclama, sorridendomi. Evitai di guardarlo negli occhi: sono troppo imbarazzata.

<< Tranquillo... Colpa mia che non ho guardato avanti mentre uscivo dal bagno. >> Che razza di giustificazione ho trovato! Non riesco a controllare le parole, l'emozione è davvero troppa e non ho nessun controllo delle mie azioni nè tanto meno delle mie parole.

<< Sei quì con amici? >> Domando, interrompendo il silenzio. Alex annuisce, evitando i miei occhi. Ed è proprio in quel momento che capisco di averlo veramente ferito troppo, in passato.

<< Beh... ci si vede in giro, allora. >> Disse, schietto. Mi sorride, stavolta il suo sguardo precipita dritto nei miei occhi... e va via.

Mi diriggo verso le mie amiche che erano sedute su un divanetto a bere un cocktail.

<< Dove sei finita? Tutto questo tempo in bagno? >> Domandano quasi in coro.

<< Sì, mi sono data una sistemata, ero davvero un disastro. >> Rispondo, sorridendo.

<< Non essere furba con noi, abbiamo visto che hai avuto uno scontro fatale! Carino quel tizio... fin troppo carino! Lo conosci? >> Mi guardano con aria curiosa, mentre io sentendo quelle parole mi faccio prendere dalla gelosia.

<< Sì, stiamo calme con i complimenti, fanciulle! Lui è Alex... il ragazzo di sempre... >> Mi guardano sorprese: non avevo mai raccontato nulla di lui, così mi limito a narrare solo i fatti più generici, dando a me la colpa di ogni tira e molla con lui.

<< Ma dai, voi due siete fatti per stare insieme dopo quello che ci stai raccontando. Lui ti ha sempre aspettata e da quello che abbiamo visto è ancora cotto di te. >> Dicevano, ma come fare a credere a quelle parole? Loro non conoscevano minimamente i dettagli.

Paura di amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora