Quattro mesi dopo...
In un modo o nell'altro ripresi la mia vita in mano, iniziai ad uscire con alcuni compagni di classe, ritornai in palestra e cercai, in ogni modo, di dimenticare Alex. Si notava, però, che ogni mio sorriso era falso, che ogni sforzo era inutile, ma il mio intento era quello di far capire al mondo di stare bene, non volevo più far godere nessuno. Alcune volte gli amici più attenti, ignoti dei fatti, mi scrutavano.
<< Sei strana...è come se ti fosse successo qualcosa che ti abbia spento, non ridi più veramente, non sei più solare...Ma che ti è successo? >> Queste erano le frasi più comuni, ma la mia risposta era sempre la stessa:
<< Mi sono lasciata, non andavamo più d'accordo, mi riprenderò. >> E ogni volta che pronunciavo quelle parole il mio pensiero tornava da lui e ritornavo a deprimermi, quel vuoto dentro me tornava a tormentarmi. Rileggevo i suoi messaggi, vedevo sue foto sui social network e stavo ancora più male, ma non riuscivo a cancellare le sue tracce, forse perché non ero pronta, forse, semplicemente, perché non volevo. Dicevano che era normale, che era l'abitudine che mi faceva pensare ad Alex, ma loro cosa ne potevano sapere!
<< Stasera esci con noi, abbiamo deciso! Ti veniamo a prendere, andiamo a mangiare qualcosa insieme così levi quel broncio, sono passati quattro mesi, basta! >> Le mie amiche cercavano a tutti i costi di tirarmi su, si notava.
<< Ragazze, sto bene, non mi va di uscire, devo studiare per il compito di lunedì. >> Ancora una volta cercavo di liberarmi di loro. Avevano ragione: erano passati quattro mesi, ma per me era come se fosse passato solo un giorno.
<< Tutte scuse, alle 20 da te! A stasera. >> Non ribattei, d'altronde dovevo darmi una mossa, Alex sarebbe uscito al posto mio pur di non pensarmi, così mi convinsi e accettai. Misi una gonna, una maglietta più elegante e senza pensare a nulla mi chiusi la porta di casa alle spalle, provando, per una sera, a divertirmi.
Andammo in un locale, in un paese vicino, le mie amiche avevano scartato tutti i luoghi in cui ero stata con Alex, senza chiedermi nulla. Musica, risate dei ragazzi, confusione...Sembrava che mi stessi scaravantando nel mondo civile dopo essere stata chiusa, per mesi, in una caverna. Mi giravo intorno, in fondo ci speravo di incontrarlo, ma l'incontro non avvenne.
<< Ciao ragazze! Che ci fate qui? >> Delle voci maschili piombarono da lontano dei miei pensieri e si fecero sempre più vicini al tavolo dov'eravamo io e le mie amiche. Erano tre ragazzi, di cui due alti, mori, con gli occhiali, ed uno più bassino, magro e più scuretto.
<< Ciao!! >> Disse una delle mie amiche. << Stavamo prendendo una cosa da bere, volete unirvi a noi? >> Non conoscevo nessuno dei tre ragazzi, anzi, la loro presenza improvvisa suscitò in me un po' di fastidio.
<< A lui non lo conoscete? >> Domandò uno di quei ragazzi più alti.
<< No no...Piacere. >> Rispose allegramente la mia amica.
<< Piacere, Dario! >> Il ragazzo più basso si presentò e allungò il braccio verso di me, porgendomi la mano. Esitai nel presentarmi, ma le mie amiche mi divorarono con lo sguardo.
<< Piacere mio. >> Risposi. E mi allontanai, sedendomi accanto all'altra mia amica, dall'altra parte del tavolo.
La serata sembrava essere divertente per tutti, tranne che per me: la passai giocando con il bicchiere vuoto di un cocktail e con una cannuccia, immersa nei miei pensieri che dicevano precisamente "Alex dove cavolo sei?"
Improvvisamente il bicchiere, mentre lo facevo gironzolare con la cannuccia, saltò dal tavolo, arrivando addosso al ragazzo bassino, che sembrava essere il buffone della serata.
<< Ops, scusa...Non volevo... >> Mi vergognai un po'.
<< Ma tu ti metti a giocare con il bicchiere e la cannuccia? >> Mi rispose scherzando.
<< E tu tra le tante persone ti devi mettere a guardare me?! >> Controbattei, acida. Dario si azzittì e un po' mi sentii in colpa.
La mia amica mi guardò storta, mi fece segnale con la gamba, sotto il tavolo, come per avvisarmi che avevo esagerato.
La comitiva sembrava ingrandirsi via via, arrivavano sempre più persone ed io volevo tornare a casa, mi ero annoiata di sentire le stronzate che dicevano tutti.
<< Posso?! >> Ancora lui, quel ragazzo, Dario, voleva sedersi accanto a me.
<< Mi chiedi il permesso? >>
<< Pensavo fosse occupato. >>
Si mise accanto a me, non lo guardai neanche, sapevo benissimo che era lì per provarci e non avevo proprio intenzione di dargli corda. Tra una parola ed un'altra, però, mi coinvolse nei suoi discorsi ed inevitabilmente cominciai a ridere delle sue battute, dei discorsi strambi di cui parlavano. Per un'ora della mia vita non pensai ad Alex, il suo pensiero sembrava essere lontano, d'altronde...lui era lontano.
La serata si concluse, in fondo mi divertii, era da tanto che non ridevo in quel modo, era da tanto che non uscivo, in generale.
<< Secondo me gli piaci! >> Esclamò la mia amica.
<< Scusa? A chi? >>
<< A Dario! Dai, ti ha guardata tutta la serata, faceva il buffone per fare colpo su di te! >>
<< Non dire sciocchezze e anche se fosse non mi interessa. >>
Cercai di tagliare corto il discorso, ma lei ancora insisteva.
<< Non ti interessa neanche se ti dicessi che, tramite il suo amico, ha chiesto se eri fidanzata? >>
<< A maggior ragione non mi interessa. >> Risposi, infastidita.
<< Se lo dici tu...Ma prima o poi la vita va avanti e se non ti muovi rimarrai sola, non saranno tutti ad aspettare te! >> Quelle parole mi innervosirono.
<< Non ho chiesto io al mondo di aspettarmi!! >> Risposi arrabbiata, scendendo dalla macchina, spattendo lo sportello ed entrando a casa.
Quella notte non andai a letto subito, girovagavo un po' su facebook a guardare il profilo di Alex, non c'era nessuna notizia di lui, solo qualche foto di alcune sue uscite. All'improvviso mi ritrovai la richiesta d'amicizia di Dario, esitai ad accettarla. Se Alex l'avesse vista, cosa avrebbe pensato? Ma non potevo muovermi in funzione di lui e premei impulsivamente il tasto"accetta". Mi contattò subito, parlammo un po' su l'andazzo della serata, guardando un po' il suo profilo mi accorsi che avevamo qualcosa in comune, come la passione per Harry Potter e per Ligabue. Dopo qualche mezz'oretta andai a letto con il mio solito mp3. Quella sera stavo meglio, pensavo ad Alex, ma lui non pensava a me... quindi dovevo andare avanti.
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Ed ecco quì un nuovo protagonista... Che ne pensate a primo impatto di Dario? Riuscirà a far rinascere la nostra protagonista? :)A domani :)
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Paura di amare
RomanceUna coppia nata per caso, invidiata dal mondo, separata dal destino. Due giovani ragazzi vivono la loro storia d'amore affrontando problemi più grandi di loro. Alex era il suo centro del mondo nonostante i genitori contro e l'indesiderata gravidanza...