Cap. 30

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A fine semestre decidemmo di festeggiare tutti insieme in discoteca, comprese le mie amiche, ma essendo che i miei erano un po' tirati di orario non potevo tornare a casa a notte inoltrata, la mia intenzione era quella di dormire a casa di qualche mia amica, ma nessuna di loro aveva letti disponibili. Riferii il problema ai colleghi e solo Gabry si manifestò cordiale.

<< Va bè, puoi rimanere da me. >> Rimanere da lui? Non vorrà mica dire da soli io e lui... Ma vedendo la mia espressione si corresse subito.

<< Cioè non solo io e te, anche gli altri. >> Sorrisi, accettando. Era da molto che non andavo in discoteca per divertirmi solamente, senza l'intenzione di voler bere o di voler scordare Alex.

Trascosi una bellissima serata, più con i colleghi che con le amiche, queste ultime si ritirarono prima del solito, lasciandomi lì con gli altri. Ballammo tutta la serata, notavo che Gabry ballava molto riavvicinato a me, ma senza esagerare con il contatto. C'era imbarazzo tra di noi...Ma lui che volesse me era una probabilità piuttosto bassa. Gabry era il tizio che odiava i sentimenti, odiava l'amore e la prova lampante fu una volta arrivati a casa sua. Faceva abbastanza freddo.

<< Gabry, mi prendi una coperta? >> Chiese uno dei colleghi.

<< Ti alzi e te la prendi! Queste gentilezze neanche per la mia fidanzata le farei. >> A quella frase sorrisi: Gabry era proprio un duro dal cuore tenero.

Ci sedemmo tutti sul divano e guardammo "Il Signore degli Anelli", ma poco dopo gli unici svegli eravamo io e lui. Era seduto accanto a me, con il suo braccio che sfiorava il mio, non mi fece sentire neanche minimamente in imbarazzo, cercava di sdrammatizzare ogni silenzio imbarazzante. Riusciva a farmi divertire.

Verso le cinque del mattino Simone mi mandò un messaggio per assicurarsi che andasse tutto bene. Wow.. era sveglio per me, si preoccupava per me.

<< Ma chi è che ti scrive alle cinque del mattino? >> Domandò Gabry, notando il mio sorrisino sulle labbra.

<< Un mio amico... Si assicurava che andasse tutto bene, sapeva che passavo la notte fuori. >>

<< Uno che si preoccupa per te durante la notte, anziché dormire, non lo chiamerei amico. >> Rispose sarcastico. Non contrabbattei, Gabry non sapeva nulla di me, né tanto meno dell'amicizia mia e del mio migliore amico.

Rimanemmo tutta la notte svegli, aspettando l'alba, seduti sul divano. Il freddo mi aveva fatto ghiacciare mani e piedi, ma non dissi nulla per l'imbarazzo. 

Non appena il resto della truppa si svegliò andammo a fare colazione al bar, ero stanchissima, ma era davvero da molto che non mi divertivo tranquillamente, in quel modo.

<< Ma siete rimasti tutta la notte svegli? Vi stavate portando la testa! >>

<< Noi siamo giovani, non come voi vecchietti! >> Disse Gabry. "Vecchietti"...Quella parola mi rimembrava qualcuno...Alex. Evitai di pensarci, chissà cosa stesse facendo, chissà come stava trascorrendo quei mesi della sua vita. La mia amica non riusciva a dirmi niente di lui, solo che stava bene, usciva, lavorava e andava in palestra. Sembravano uscire spesso insieme, ma lei non riusciva a darmi notizie ogni volta che chiedevo. E poi proprio un tempismo perfetto... Arrivò il messaggio della mia amica:

<< Stasera sono con Alex, ok? >>

Mi avvisava ogni volta, ma le loro uscite diventavano via via sempre più frequenti. Provai un po' di gelosia per la prima volta, ma non potevo riferire nulla, che amicizia è senza fiducia?

Risposi con un semplice: "ok " e posai, in tasca, il telefonino.

Gabry mi accompagnò alla fermata dell'autobus e ne approfittai per chiedere un parere perché la gelosia si faceva sempre più viva nei confronti di Alex e della mia amica.
<< Gabry, posso farti una domanda? Ma tu credi nell'amicizia tra uomo e donna? >>

Lui mi guardò curioso, forse fraintese il discorso e pensò che mi riferivo a me e a lui, ma si sbagliava.

<< No, tra uomo e donna può esserci ammirazione, affetto, ma non amicizia! >> Era così crudo nelle sue risposte che sembrava avercela con il mondo. Sorrisi alla risposa, ricadendo nei miei pensieri. Anche con il mio migliore amico c'era un'amicizia profonda, ma dove stava portando? Forse l'amicizia tra Alex e la mia amica era proprio come quella mia e sua, ma non potevo saperlo. Mi sentivo uno schifo nel pensare quelle cose, lei non mi avrebbe mai tradita...Alex non mi avrebbe mai fatto una cosa del genere.

Paura di amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora