L'idea di Cameron era stata quella di vestirsi elegante e non aveva avuto tutti i torti, visto l'abbigliamento formale degli invitati alla mostra. Mentre saliva lo scalone che portava all'ingresso della Three Chairs Gallery, era Scott quello che si sentiva fuori posto in jeans e maglietta. Non gliene importava, non eccessivamente. Ma doveva riconoscere che Cameron, alto, longilineo e in completo nero accanto a lui faceva una figura di molto migliore.
"Quindi questo... Hunter Williams ti ha preso sotto la sua ala protettiva? Com'è, bravo?"
"Penso che per la tua conoscenza dell'arte contemporanea ti farà tutto schifo, comunque sì, è bravo" rispose Scott tagliando corto la questione. Cameron gli aveva fatto meno domande di quanto si sarebbe atteso. Non sospettava niente, però, riguardo lui e Hunter; forse quella sera si sarebbero verificate situazioni in cui sarebbe stato difficile tenerglielo nascosto, o forse no. In ogni caso, Scott non si preoccupava troppo. Non temeva l'opinione di Cameron. Era già grato che avesse accettato di fargli da più uno per la serata. Nonostante tutto, sapeva essere un amico.
"Tu esponi qualcosa? Hai collaborato a qualcuno dei lavori in mostra?"
"No. Magari! Quando potrai vedermi esporre qui dentro vorrà dire che sarò arrivato, signor Bee" rise. "Magari stasera riesco a insegnarti qualcosa."
"Sono venuto solo per il rinfresco" replicò Cameron ironico.
"Non sarà geloso? Il tuo Jason, che tu abbia accettato di venire qui con me?" domandò allora Scott sibillino, e si fermò poco prima dell'ingresso. Un drappello di persone di mezza età stava sciamando dentro la galleria, le donne ingioiellate e con borse firmate. Al suo livello ormai Hunter aveva ottimi compratori.
Cameron non parve turbato dalla domanda: "No. Gli ho spiegato la situazione. Ormai è tranquillo riguardo a noi."
"E poi non dovrebbe essere geloso, considerato che anche lui non ti è esattamente fedele, giusto?"
"Prima mi spingi tra le sue braccia, e ora fai la morale?"
"Ah, adesso sarebbe mia la responsabilità? Sei tu che lo fai annusare a tutti, Bee, diciamo le cose come stanno."
Si punzecchiavano come al solito, ma la discussione non sfociava in litigio. Si conoscevano abbastanza ormai da non arrivare ad alzare i toni più del dovuto.
"Ti ha detto... che intenzioni ha a riguardo? Oppure ha deciso di prenderti come amante e stop?" domandò Scott dopo una pausa.
Cameron si stupì che fosse preoccupato per lui. Guardò quel minuto ragazzo dalla faccia d'angelo incorniciata dai riccioli neri. Non sapeva se l'avrebbe strozzato oppure se provare una sorta di gratitudine. In ogni caso, gli aveva posto una domanda riguardo un pensiero che scacciava, e si strinse nelle spalle: "Scott, è troppo presto per dirlo. Io..."
Furono però interrotti dalla comparsa di una ragazza sorridente in tubino viola che si avvicinò loro; sembrava conoscere Scott. Lui ci mise un attimo a inquadrarla.
"Ashley!" esclamò sorpreso. In abito da sera, faceva la sua figura – anche se rimaneva una ragazza molto acqua e sapone.
"Scott! Che piacere vederti! Ho sentito parlare tanto di te dopo averti incontrato la prima volta" rispose lei con un sorriso solare. Gli porse la mano e poi la allungò anche a Cameron, gentile: "Lui è un tuo amico?"
"Sì, Cameron. Più che un amico, un... vicino di casa" disse l'artista. "Tu hai portato qualcuno?"
Lei fece uno sbuffo che le spostò l'unico ciuffo di capelli che non era legato a chignon: "Nah. Avrebbe dovuto esserci Brock, il mio ragazzo, ma ci siamo mollati due settimane fa. Meglio così, era una vera palla al piede di recente. Per lui avrei dovuto passare la vita in casa a fare la maglia, e poi non voleva figli."
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I rovi della luna
RomanceCameron è stato appena lasciato, è depresso e pessimista ed è seppellito di lavoro per la nuova stagione de "I rovi della luna", telefilm young adult che tratta amori tra liceali e vampiri e di cui lui è uno degli sceneggiatori, più per gavetta che...