The last time - Parte Seconda

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Dopo tre ore estenuanti di prove, durante le quali Cameron aveva invano sperato che Ryan si annoiasse e li lasciasse finalmente in pace, lo sceneggiatore si ritirò spossato nel proprio ufficio pregando Hanna di non passargli telefonate. Gli girava la testa e desiderava ardentemente concentrarsi sul lavoro svolto, ma era difficile.

Si sedette sulla poltrona e chiuse gli occhi, cercando di rilassarsi. Di ricordarsi che June, al di là delle sue uscite da divetta, gli era comunque simpatica. E che in quella situazione era solo una vittima inconsapevole.

Cercò di concentrarsi su altre cose interessanti, una su tutte i piacevoli fotogrammi della memoria riguardanti le ultime scopate prive di pensieri con Scott, il suo bel corpo, i giochini erotici che lui sapeva mettere in pratica stuzzicando molto bene le sue voglie. Voglio che tu trascorra questa giornata con addosso il calore della mia bocca... Il regalo più premuroso che chiunque gli avesse fatto da tempo, mai come ora percepiva quel calore ed era come una salvezza momentanea. Uno dei pochi pensieri che riusciva a stordirlo e a farlo evadere dalla realtà, ma non durò molto. Prima ancora di abbandonarsi al relax di quelle fantasie, Cameron sentì bussare alla porta dell'ufficio; comparve Hanna dallo spiraglio che gli comunicò con una certa emozione: "C'è qui il signor Kowalski che vorrebbe parlare con lei. Dice che è urgente." Più a bassa voce, aggiunse giuliva: "Lui è quello che sta con June, vero?"

Il sangue nelle vene di Cameron si tramutò in pietra. La prima tentazione fu quella di scattare come una molla e ordinare a Hanna di allontanare immediatamente quella persona da lì, ma poi un piccolo omino della coscienza suggerì allo scrittore che era il momento giusto per mettere le carte in tavola. Sapeva che dargli corda era puro masochismo, ma doveva, voleva capire.

"Fallo entrare" annuì ombroso a Hanna, senza guardarla. Rimase teso per un po' in una posizione immobile fino a che dalla porta non apparve una figura che come al solito sembrava occupare tutto lo spazio attorno. Incerto, Ryan si chiuse con attenzione la porta alle spalle; era evidente che essere lì per lui era peggio che essere costretto a camminare sulle spine. Con ogni probabilità non aveva detto niente a June ed era riuscito nell'impresa con una scusa ben orchestrata.

"Signor Kowalski" lo salutò Cameron senza intonazione alcuna. "Che onore averla nel mio ufficio!"

"Non farmi questo, Cam" esordì Ryan con la schiena premuta contro la porta. La sua espressione era di pura supplica. "Lo so da me che cosa ho combinato..."

"Però la reciti bene la parte del fidanzato premuroso" lo schernì lo scrittore, tenendo gli occhi fissi sulla scrivania e le mani raccolte. "Sei un attore migliore di tutti quei ragazzi messi insieme, lasciatelo dire."

"Mi dispiace!" esclamò Ryan a bassa voce; chiuse il chiavistello della porta per maggiore sicurezza e si decise a fare qualche passo in avanti, smanioso: "Ho combinato un bel casino, io..."

"Spiegami perché" lo interruppe in tono d'accusa Cameron, alzando lo sguardo.

Il modello respirava con affanno. I suoi occhi castani erano completamente sgranati e sembrava cercare in giro le parole per discolparsi, anche se non ne esistevano. Di nuovo, giurò: "Non volevo coinvolgerti... Non... potevo sapere che tu e lei lavoraste insieme, io..."

"Dì un po', lo sa June che scopi con gli uomini?" fece Cameron al colmo del risentimento. Si alzò dalla poltrona, tanto per stare al suo stesso livello d'attacco. "No, vero?"

"Io non scopo con gli uomini!" esclamò Ryan in uno slancio disperato aggrappandosi alla scrivania. "Quella notte è stata solo una volta, l'ultima volta!"

"Che significa?" chiese Cameron.

"Io amo June e voglio stare con lei" spiegò Ryan sincopato. "Davvero! Mi piacciono le donne, solo che... provo... attrazione pure per gli uomini. Ma non voglio che sia quella la mia vita. Io voglio stare con lei. Così ho fatto un patto con me stesso, prima di fidanzarmi ufficialmente mi sono ripromesso di passare un'ultima notte con un ragazzo che mi fosse piaciuto, una storia di una notte e poi basta..."

I rovi della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora