Prendo il telefono dalla mia borsa. Sono le tre del mattino e io non vedo l'ora di andare a casa. Non ce la faccio più a stare con questo vestito e con questi tacchi.
Cerco di dimenticare la scena di prima, dopo tanto tempo ho rivisto Lucky e come temevo il mio cuore è impazzito.. cerco di dimenticarmi per un attimo di ciò che è successo prima e mi faccio spazio tra la genteper andare da mio fratello.
<<Bryan, andiamo?>>
<<Serena! Sono solo le..>> Tira fuori il cellulare dalla borsa. <<Tre!>>
<<Appunto,le tre!>> Allargo le braccia e sbuffo. <<Non ne ho più voglia di stare qui.>> Sbadiglio.
<<Ma vai a berti qualcosa!>> Poi prende una ragazza per i fianchi e iniziano a ballare.
Quando fa così non lo sopporto. Vorrà dire che tornerò a casa da sola.
Esco dalla discoteca e subito mi viene l'istinto di guardarmi intorno, ma lui non c'è.
Inizio a camminare, è sempre bello vedersi attorno i grattacieli illuminati, le luci dei negozi, dei locali, le macchine, i taxi che non si fermano mai..
Manhattan è quel tipo di citta che, nonostante tu ci abiti e la vedi tutti i giorni, non ti stanchi mai di ammirarla perchè in tutta la sua bellezza è unica.
Mi siedo su una panchina, giusto per riposarmi un attimo, mi tolgo le scarpe e le getto a terra. Mentre alzo lo sguardo verso il cielo una presenza accanto a me mi distrae da ogni cosa.
<<Così sei tornata..>> La voce di Lucky è tremante.
Ho i brividi, e non sono causati dall'aria fresca che mi accarezza lapelle. <<Ciao anche a te.>>
<<Pensavo non saresti più tornata..>>
Il suo respiro è accellerato. <<E invece eccomi qua.>>
<<Perchè? Perchè te ne sei andata via da me, Serena?>>
Vorrei insultarlo, urlargli in faccia, ma non ce la faccio. Si meriterebbe di peggio, lo so, ma c'è qualcosa che mi blocca e questa cosa credosia l'amore per lui. Mi ha ferita, e quando qualcuno ti ferisce cambi totalemente. <<Dopo tutto quello che mi avete fatto non avevo altra scelta.>>
Si gira verso di me e improvvisamente sento un brivido lungo tutto il corpo. <<Tu sei tutta la mia vita. Pensi che sia stato facile per me? Volevo spaccare tutto il giorno in cui te ne sei andata. Ogni cosa.>>
<< Lucky per favore. Non so neanche perchè sei qua, ti prego, vattene.>>
<<Serena..>>
<<Vattene.>> Sbotto.
<<Per favore.. ascoltami..>>
<<Lucky basta!>> Non voglio scoppiare a piangere davanti a lui. Non voglio essere sempre debole quando si tratta di lui.
<<Non ne posso più!>> Si alza ed alza la voce. <<Okay, sono stato uno stronzo con te, ti ho fatto male, ma non serve sbattermi in faccia il tuo dolore! Anche io ci sto male! Tu non hai idea di quanto mi faccia male starti lontano, di quanto mi faccia male non poterti baciare o toccare.. si, mi fa male, ma tu questo non lo sai perchè pensi solo ed esclusivamente a te stessa!>>
<<Se sei venuto qui per giudicarmi perchè non te ne vai?>>
<<Perchè ti amo.>> I suoi occhi sono lucidi. Faccio respiri profondi per alleviare il dolore, cerco di mettercela tutta a non piangere.. Non ho mai visto Lucky in queste condizioni.
Davvero, da quando sono andata via io, lui è diventato così debole?
Il ragazzo davanti a me riprende a parlare. <<Perchè fa tutto schifo senza di te, okay?>>
<<Io ti ho dato il mio cuore in mano e tu sei riuscito, non solo a frantumarlo, ma anche a sbattermi i frantumi in faccia!>>
Si passa una mano tra i capelli, agitato, e guarda in basso.
Fissa l'asfalto con impassibilità. So che in questo momento sta male, ma io sto peggio di lui ed è questo che non capisce.
Forse ero troppo sicura su ciò che provava lui per me, e mi concentravo troppo di ciò che io provavo per lui.
<<E'questo che vuoi fare? Evitarmi?>>
<<Voglio che te ne vai!>> Dico schietta, senza farmi problemi. <<Non ti voglio qui!>>
<<Non avevo altra scelta, porca puttana!>> Si alza e tira un calcio alla panchina.
Perchè non capisce ciò che provo? Perchè non si sforza di mettersi nei miei panni?
Vorrei tirargli uno schiaffo così forte da fargli partire la testa. <<Per te sono stata solo una delle tante.>>
<<E più forte di te vero? Non ti ficcherai mai in quella cazzo di testa di ciò che provo per te!>> Dopo avermi guardata si volta e se ne va.
Mi rannicchio sulla panchina e finalmente mi lascio andare ad un pianto liberatorio.
STAI LEGGENDO
A STORM INSIDE ME 2
FanfictionE' scappata da New York per paura. E' scappata perchè non aveva scelta, il dolore l'aveva schiacciata e lei non riusciva più a respirare. I giorni in California passavano ma i ricordi no, non riusciva a farseli scivolare dalla pelle: Lucky era tut...