CAPITOLO 54

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Ferma sotto ai lampioni, distolgo per un attimo lo sguardo e fisso il cielo. Scuro, ricoperto di nuvole nere che sembra vogliano soffocarmi.

Mi lascio andare. Mi siedo per terra e inizio a piangere, urlare..

Copro il mio viso con le mani, le lacrime scendono e i singhiozzi invadono il mio cuore.

<<Perchè?>> Chiedo solamente. Non so bene a cosa possa riferirsi quel 'perchè', ma credo si riferisca a tutto. A tutto quello che è successo e sta succedendo in questo momento.

Il ragazzo accanto a me si inginocchia vicino a me. Mi toglie le mani dal viso e mi guarda preoccupato. <<Non coprirti il viso, okay? Non vergognarti delle tue emozioni.>>

Lo guardo dritto negli occhi. Ha gli occhi lucidi, sta per piangere. <<Nemmeno tu devi vergognarti delle tue emozioni. Se devi piangere fallo.>>

<<Mi dispiace.>> Dice soltanto. <<Mi dispiace che per colpa sua ne risenti tu.>>

Non ho parole, non ce la faccio a chiedergli più nulla.

Mi alzo e cerco di farmi forza. <<Devo andare.>>

<<Ciao Serena.>>

<<Ciao.>> E le nostre strade si dividono. Lui gira l'angolo e io torno indietro.

Le ginocchie mi stanno tremando, e sento il cuore cedere.

Cammino lentamente senza guardare le persone accanto a me. Mi sento sconfitta, lui mi ha sconfitta.

Ho cercato di dare il massimo per Lucky, e lui mi ha tenuto nascosto tutto questo. Mi ha tenuto all'oscuro di tutto!

Non so bene spiegarla questa sensazione, ma è una sensazione strana. Mi sento rotta, a pezzi.

Dopo aver camminato per un po' arrivo a casa. Apro lentamente la porta e non mi sorprendo nel vedere Carter dormire sul divano.

Non dirò niente di quello che mi ha detto quel ragazzo, o almeno, non adesso.

Vado in cucina e bevo un bicchiere d'acqua. Cerco di calmarmi, anche se non ce la faccio.

<<Ehy.>> Sussurra Carter.

<<Ti ho svegliato?>>

<<No tranquilla.>> Si avvicina a me, ma non mi sfiora. <<Dove sei stata?>>

Poso il bicchiere quasi vuoto nel lavandino. <<Ho fatto un giro.>>

<<Va bene.. allora io vado a casa.>>

Lo fermo. Lo voglio qui con me. <<Non te ne andare, ti prego.>>

<<Preferisco andarmene.>>

<<Lo so che ti ho trattato di merda Carter. E mi dispiace, okay?>>

Sospira.<<Sì Serena, va bene. Ora voglio andarmene di qua.>>

Abbasso lo sguardo e avvolgo le braccia al mio corpo. <<Ho bisogno di averti qua Cartrer..>>

<<Serena, non ce la faccio più a vederti così.>> Finalmente appoggia le mani sulle mie guance, asciugandomi le lacrime. <<Io sono qui. Sono sempre qui..>>

<<Stammi vicino, ti prego.>>

<<Sono qua piccola, basta piangere.>> Cerca i miei occhi. <<Guardami.>>

Appena alzo lo sguardo mi bacia.

Un bacio dolce, semplice..

Lo abbraccio, lo stringo forte a me. Poi le nostre labbra si allontanano, ma gli occhi non si perdono. <<Carter.. io..>>

<<Tu?>>

Gli prendo le mani. <<Voglio fare il test.>>

Mi guarda sorpreso. <<Cosa?>>

<<Hai capito bene Carter. Non posso tirarla alle lunghe.. ho bisogno di sapere la verità.>>

<<Quindi tu..>>

<<Sì.>> Gli accarezzo i capelli. <<Credo sia il momento di scoprire cosa ci aspetta.>>


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