CAPITOLO 56

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LUCKY

Seduto su una sedia fisso il pavimento. Guardo solamente in terra senza pensare a niente.

Passano ore, minuti, secondi..

O forse, sono passate solo semplici ore da quando l 'ho vista. Nei suoi occhi leggevo il dolore, e la rabbia verso di me. L'ansia, e lapaura..

Cosa starà facendo?

Mi penserà?

Sarà con lui?

Sto impazzendo.

Mi alzo e tiro un calcio alla sedia.

Mi strattono i capelli, lo so, sono un pazzo, ma senza di lei ci esco di testa.

Tutto quello che volevo fare era prendermi cura di lei. O di noi?

<<Cazzo!>> Urlo, dopo minuti di silenzio.

Mi inginocchio per terra, in un angolo, e chiudo gli occhi.

Davanti a me iniziano a passare tutti i momenti che abbiamo passato insieme e d'istinto mi porto una mano sul cuore come se sentissi male.

Lei mi ha insegnato ad amare. Le devo tutto.

Fuori piove ancora e i tuoni fanno tremare le finestre. In questa stanza ci siamo solo noi: io, e la pioggia che mi crea un grandissimo casino dentro di me.

Qualcuno bussa alla porta.

Una volta.

Due volte.

Tre volte.

Quattro volte.

E poi ripetutamente.

Mi guardo allo specchio. Non mi riconosco più. Ho i capelli disordinati, le occhiaie, e gli occhi rossi.

Apro la porta e davanti a me appare Meryl.

Ci guardiamo mentre le mie lacrime non si fermano. Provo a parlare ma non riesco: non mi escono le parole di bocca.

Lei deglutisce a fatica, nonostante io abbia la vista appannata riesco a vederla molto bene.

<<Lucky..>> Dice solo. A voce bassa, con voce strozzata.

<<Perchè sei qui?>>

L'aria gelata mi accarezza il corpo e mi sposta le lacrime che stanno scivolando lungo le guance.

Guardo fuori, poi in terra, e poi il cielo..

<<Guardami Lucky!>> Esclama lei. Ha la voce rotta.

 La guardo attentamente. Le braccia lungo i fianchi, il respiro lento, occhi tristi, stanchi, e malinconici quasi come imiei.

Hai capelli bagnati e nella mano destra tiene stretta la sua borsa di pelle.

<<Perchè sei qui?>> Chiedo ancora una volta, sperando che stavolta irisponda.

I tuoni squarciano il cielo, e il battito del mio cuore invece di accelerare rallenta.

Meryl continua a stare zitta, non dice una parola, mi guarda solamente.

Vorrei urlarle in faccia di dirmi qualcosa, che questo silenzio è più fastidioso del caos.

Dopo qualche secondo fa cadere a terra la sua borsa.

<<Lucky..>>

<<Cosa c'è?>>

<<Sono stata da Serena poco fa. Mi ha chiamata, era disperata.>>

Appena sento il suo nome il mio cuore inizia a battere più forte.

Lei cotinua a parlare.<<Serena..>> Sospira. <<Lucky, Serena è incinta.>>

E' come se mi avesse sparato dritto al cuore.

Cado a terra come se fossi ubriaco marcio e mi copro il viso con le mani.

Meryl si china davanti a me e mi abbraccia. <<Urla Lucky. Piangi,sfogati!>>

E così urlo.

Urlo per buttare fuori tutto il mio dolore.


A STORM INSIDE ME 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora