CAPITOLO 36

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<<Non ci posso credere, cazzo!>> Sbraita il ragazzo tatuato.

<<Vattene.>> Carter si allontana da me e lo prende per la felpa sbattendolo fuori di casa.

<<Non ho intenzione di andarmene.>>

<<Devo chiamare la polizia?>>

<<Okay, okay, me ne vado.. ma sappi Serena che prima o poi te la farò pagare, sia a te che a quello stronzo del tuo ragazzo..>> Poi aggiunge: <<E anche a te Carter!>>

<<Come no.>> Sorride Carter prendendolo in giro.

Quando se ne va mi sento più tranquilla. Il respiro non è più veloce, ma lento, e il mio cuore non batte più all'impazzata.

<<Ci sediamo un po'? Che dici?>>

Scuoto la testa. <<Portami a casa tua.>>

Aggrotta la fronte, chiaramente confuso. <<A casa mia?>>

<<Sì, per favore. Qui potrebbe arrivare chiunque e ho bisogno di calmarmi..>>

Annuisce. Entriamo in macchina e per tutto il viaggio sto zitta. Chiudo gli occhi e resto ad ascoltare il rumore della pioggia che cade sul vetro della macchina, ripensando a ciò che è successo prima, e a ciò che poteva succedere.

Dopo alcuni minuti Carter imbocca la strada per andare a casa sua.

Entriamo e mi siedo sul divano.

<<Tieni.>> Mi porge un bicchiere d'acqua.

<<Grazie mille.>>

<< Mi dispiace.. sai?>>

Poso il bicchiere sul tavolino. <<Dispiace anche a me.>>

Si siede. E' calmo, fin troppo. Al contrario di me. <<Forse non era il momento di tornare..>>

<<E sentiamo.. quando era veramente il momento?>>

<<Non lo so Serena.. forse.. non so..>> Balbetta, prima di tirare un respiro profondo. <<Forse era meglio non tornare..>>

<<E' solo che..>> Chiudo gli occhi, e una lacrima cade sulla mia guancia. <<Mi sento così sola..>>

Mi accarezza la mano. <<No, non sei sola cazzo. Ci sono io qui..io.. non ti lascerò mai, giuro che resterò sempre al tuo fianco.>>

Mi meraviglio della sua dolcezza. E' sempre stato un ragazzo freddo,menefreghista..

<<Posso chiederti una cosa?>> Chiedo, con tono insicuro.

<<Certo, sì. Dimmi.>>

<<Fa male restare a guardare da lontano la persona che ami? E non poterci fare niente?>>

Carter aggrotta la fronte, ma poi sul suo viso comprare un espressione triste. <<Perchè questa domanda?>>

<<Perchè dovrò iniziare a fare così..>> E' così. Lucky ormai non può più fare parte della mia vita. Mi ha coinvolto in troppe cose, e tutt'ora continua a nascondermi ogni cosa. Io non credo di farcela più a gestire una situazione simile.

<<Comunque sì.>> Carter mi guarda intensamente negli occhi. <<Fa male guardarti e non poter fare nulla.>>

<<Scusa.>> Dico solamente in un sussurro.

Abbasso lo sguardo, perchè so che se incontrassi i suoi occhi, in questo momento, vedrei solo il dolore.

Appoggia l'indice sotto il mio mento, e cerca di guardarmi negli occhi, ma io non glielo permetto.

<<Serena..non mi aiuti sei fai così.>>

<<Cosa devo fare Carter? Cosa?>> Finalmente lo guardo, ma lui non risponde.

Posa una mano sulla mia guancia, mi sposta i capelli dietro l'orecchio e sussurra: <<Ho tanto bisogno di te..>>

E poi, pochi secondi dopo, le nostre labbra si incontrano.


A STORM INSIDE ME 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora