CAPITOLO 30

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Il mio risveglio non potrebbe essere più perfetto. Accanto a me c'è Lucky e le sue braccia sono ancora attorno al mio corpo.

Ha le labbra schiuse, e sta respirando profondamente.

Mi alzo facendo attenzione a non svegliarlo e vado in cucina.

<<Buongiorno!>>

<<Buongiorno.>> Mi siedo accanto a Meryl.

<<Non ti chiedo neanche come hai dormito. Saprei già la risposta!>>

<<Sei molto perspicace!>>

<<Sai vero che sono le due di pomeriggio?>> La mia amica mi mostra l'ora sul suo telefono. <<E' meglio se svegli il principino!>>

<<E' stanco, lascialo dormire.>> Entrambe scoppiamo a ridere e appena sentiamo il campanello suonare Meryl va subito ad aprire. Quando torna il mio umore cambia del tutto.

<<Ciao Bryan.>> Perchè Meryl non mi ha detto che sarebbe venuto?

<<Ah, ecco dov'eri.>>

<<Troverò una sistemazione, di questo non devi preoccuparti.>>

<<Non esagerare adesso. Ero arrabbiato, non volevo dirti quelle cose..>>

<<E' sempre così. Ferisci e poi ti penti. Pensa prima di parlare.>>Le parole sono come coltelli nel cuore, perchè è lì che feriscono. Proprio il cuore.

Lucky appare accanto a noi. E' spettinato e assonnato, quella visione mi fa scappare da ridere.

<<Ah, c'è pure lui.>>

<<Ovvio, non sai che dove c'è tua sorella ci sono anche io?>>

Mio fratello si agita. Fa respiri profondi e chiude e riapre gli occhi.

<<Eravamo migliori amici Bryan, che ti prende?>>

<<Che mi prende? Non ti ricordi più cos'hai fatto a mia sorella?>>

<<Tu ce l'hai con me per ciò che ho fatto a lei, senza alcuna intenzione, e non ce l'hai con Meryl quando è stata lei ha organizzare tutto per fare del male a Serena? Wow, ti credevo più sveglio!>>

<<Lucky, vuoi un pugno vero?>>

<<Assolutamente no!>> Lucky fai una risata nervosa. <<Ti scaldi troppo in fretta.. non te la tocco la tua fidanzatina, anche se l'ho già fatto.>> Gli fa l'occhiolino e poi scoppia a ridere.

Forse Lucky sta esagerando. Gli accarezzo il braccio sussurrandogli all'orecchio un 'basta', ma lui mi fa cenno di no.

Mio fratello si gira dall'altra parte dicendo qualcosa a Meryl sottovoce, in modo da non farsi sentire, ma Lucky proprio non ne vuole sapere di lasciarlo stare.

<<Sì, però se hai da dire qualcosa dillo a me, sono qui.>>

<<No non te lo dico. Perchè tu le cose non le capisci con le parole, ma con le botte, quindi è meglio se sto zitto.>>

<<Ma non farmi ridere!>>

<<La smetti di prendermi per il culo?>>

Il ragazzo biondo si mette le mani in tasca, ora è serio anche lui. <<Non mi fai paura Bryan.>>

<<Non mi abbasso a certi livelli, non preoccuparti.>>

<<Quello che sta ai piani alti qui sono io.>> Lucky si appoggia al muro, indifferente.

Bryan mi prende per un braccio e cerca di trascinarmi via con lui.

<<Cosa stai facendo?>> Chiedo, cercando di allontanarlo.

<<Tu vieni via con me.>>

<<Lasciami Bryan!>> Urlo.

Robert ci raggiunge e inizia a guardarci, sorpreso. <<Che cazzo succede qui?>>

Lucky si mette in mezzo a me e Bryan. <<Se non vuole venire, lasciala stare. Non puoi presentarti così, a casa di Meryl, e cercare di portarla via.>>

<<Lei non ci sta un minuto di più qui con te.>>Dice a denti stretti mio fratello.

Lucky però continua a provocarlo. <<Oh davvero?>> Si allontana da noi e si appoggia alla parete. <<Quindi non ti dispiace se ti dico che stanotte ci sono andato a letto? Ah, e ti assicuro che era bella stretta.>>

L'ansia travolge il mio stomaco. Fisso Meryl e poi Robert, e anche loro sono molto preoccupati.

Cerco di uscire di casa ma appena sento un botto mi giro: Lucky è per terra e mio fratello gli sale sopra continuando a tirargli pugni in faccia.


A STORM INSIDE ME 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora