CAPITOLO 9

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Casa di Antony non è molto lontana dalla mia, ma neanche tanto vicina.

Carter mi ha detto che tarderà un po', se c'è lui, non so perchè, mi sento più tranquilla.

Io fra le sue braccia mi sono sempre sentita al sicuro.. con lui io sono più forte.

Arrivati davanti alla porta, suoniamo.

<<Eccovi! Ciao Serena!>> Antony mi abbraccia e mi fa cenno di entrare.

Ricambio l'abbraccio rivolgendogli un sorriso.

<<Entrate, scusate il casino.>> Ci porge delle bottiglie di birra.<<Prendete ragazzi.>>

<<Grazie mille amico.>> Dave prende la bottiglia e inizia a bere.

Ci sediamo sul divano e iniziamo a parlare della scuola, di come è andata la serata ieri e del college che presto io, Dave e Bryan inizieremo.

Quando sento il campanello suonare, d'istinto mi giro verso la porta. Il cuore inizia ad accellerare e l'agitazione mi sale.

Meryl, Nina, Robert e Lucky entrano e ci raggiungono.

<<Chi si vede, ciao ragazzi!>> Robert si siede accanto a me e mi appoggia una mano sulla gamba. <<Se non ti dispiace mi metto qui.>>

Lucky vicino a lui, non mi rivolge neanche uno sguardo.

Prendo la mano di Robert e la sposto. <<Non toccarmi.>>

<<Che ci raccontate?>> Chiede mio fratello. E' molto nervoso, si vede chiaramente che la loro presenza lo infastidisce.

<<Nulla, voi?>>

<<Lo stesso.>> Risponde Dave. Ogni tanto guardo Lucky, è bellissimo.. bello da morire.

<<Tu Serena? Che ci racconti?>>

<<Avrei tanto da raccontare, ma a voi non ho nulla da dire.>> Sorrido al ragazzo vicino a me.

<<Pensavo ci volessi raccontare di come te la sei spassata con Carter in California.>>

Meryl fa una piccola risata, mi sto trattenendo da non tirarle la mia bottiglia in testa, anche a costo di sprecare la birra.

<<Me la sono spassata bene.>> A quelle parole Lucky fa un respiro profondo e chiude gli occhi.

<<Sai, te ne sei andata via così.>>

<<Me ne sono andata via perchè alcune persone si sono solo prese gioco di me.>> Lo guardo dritto negli occhi. La presenza di Lucky m irende debole.

<<Beh dai Lucky..>> Robert lo guarda sorridendo. <<Almeno te la sei spassata con lei, io manco quello.>>

<<Due al prezzo di una.>> Ribadisce Lucky.

Non posso credere che gli abbia detto questo. Sa benissimo quanto mi fa male..

<<Ieri sera hai detto di amarmi, però.>> Le lacrime stanno per scendere. Mi mordo il labbro inferiore per evitare che cadano.

Lo sguardo di Lucky si fa serio, e Robert scoppia a ridere.

<<Amico, ma che cazzo hai in quella testa?>>

<<Serena ti prego..>> Mio fratello mi sta pregando con lo sguardo di stare calma, e la mia calma si placa proprio quando sento il rumore delle nocche sulla porta. Antony si alza e subito dopo dietro di me appare Carter.

Tiro un sospiro di sollievo.

<<Oh eccolo qui!>> Lo indica Robert. <<Colui che ha giocato alle nostre spalle. Mi chiedo chi si sia divertito di più con Serena tra Lucky e Carter.>>

Subito Carter lo attacca. <<Cosa hai detto scusa?>> Avanza verso di lui.

Lucky si alza. <<Sei sordo?>>

<<Tu non devi dire nulla, dopo tutto quello che le hai fatto devi solo stare zitto. Puoi stare tranquillo però, so che ci muori ancora dietro, ma al suo fianco aveva me e ti assicuro che era al sicuro.>>

Meryl si posiziona accanto a Lucky accarezzandogli la spalla, lui le metteun braccio attorno al fianco.

<<Allora, ti sei divertita con lui?>> Chiedo alla ragazza dai capelli rosa.

<<Sai, mi ha detto che era da un po' che non provava ciò che gli faccio provare io, cara Serena.>>

Mio fratello si alza dal divano. Spinge Lucky e poi comincia a urlargli in faccia. <<Tu ti porti a letto mia sorella e poi vai a dire questo a Meryl?! Ma che faccia di merda hai?>>

<<Inanzitutto non mi toccare.>>

<<Ah, non ti devo toccare? Vuoi vedere che ti spacco direttamente la faccia?>>

Prendo mio fratello per un braccio e cerco, in qualche modo, di calmarlo. <<Non serve arrabbiarsi con persone così Bryan..>>

Robert mi guarda dall'alto al basso. <<Fai proprio ridere Serena. Dai ragazzi, andiamo.>>

Quando si volta per andarsene però non ci vedo più dalla rabbia, così lo prendo per un braccio per farlo voltare e gli tiro un pugno talmenteforte da fargli uscire il sangue dal naso. <<Questo è per tutte quelle volte mi hai fatto soffrire.>> Poi guardo Lucky. <<E di te non me ne frega un cazzo. Non meriti niente.>> Prendo la borsa ed esco dalla porta.

Esco e chiamo l'ascensore, nel mentre la porta si riapre. Lucky appare davanti a me. <<Perchè devi fare così?>>

<<Ma vai via!>> Appena le porte dell'ascensore si aprono, entro.

Lui mi segue.

Schiaccio il piccolo pulsante, e mi appoggio alla parete bianca.

<<Perchè non la smetti di fare la bambina?>>

<<E tu perchè non la smetti di fare lo stronzo? Davanti agli altri mi tratti male e poi quando siamo da soli mi dici che mi ami? Non esiste persona più falsa di te!>>

<<Dio Serena!>> Tira un pugno allo specchio dell'ascensore. Mille pezzi cadono, e tagliano le nocche di Lucky. <<Cazzo che male!>>

Un botto ci fa sussultare e l'ascensore si ferma di colpo.


A STORM INSIDE ME 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora