Il primo giorno del college.
Come sopravviverò a tutto questo?
Mia mamma è tornata a casa finalmente, e quando ha saputo del pugno a Robert mi ha fatto un applauso. Sinceramente, pensavo peggio.
Quando arrivo al college nell'atrio ci sono tutti i professori che fanno discorsi e si presentano. Quando finiscono ci dirigiamo ognuno al proprio corso.
So che io, Lucky, mio fratello e gli altri abbiamo dei corsi in comune e la cosa mi preoccupa un po' ma cerco di non darci peso.
Io e mio fratello abbiamo deciso di non dormire nei dormitori, così come gli altri.. non abitiamo molto lontano dal college, quindi direi che va bene così.
Mi siedo vicino a mio fratello e ignoro la presenza di Lucky che continua a guardarmi.
<<Bene ragazzi! Sono molto felice di vedervi!>> La professoressa ci saluta tutti con un cenno della mano. <<E di conoscervi!>>
Faccio per tirare fuori il necessario ma mi accorgo di aver lasciato l'astuccio e i libri in macchina, mentre riordinavo lo zaino.
Alzo la mano interrompendo la professoressa. <<Ho lasciato il libro e l'astuccio in macchina. Potrei andarli a prendere?>>
La donna davanti alla cattedra annuisce. <<Come ti chiami?>>
<<Serena.>>
<<Okay Serena. Vai pure, ti aspettiamo, non metterci molto.>>
<<Va bene.>> Esco dall'aula e corro all'uscita.
Raggiungo la macchina di mio fratello, apro la portiera, prendo i libri e l'astuccio e poi chiudo.
Con i libri appoggiati al petto cammino lentamente e con la coda dell'occhio noto qualcuno sul grande prato. I miei occhi si spostanoverso di lui, è in piedi appoggiato ad un albero e mi sta guardando intensamente. E' carino, lo ammetto: magro, moro, statura normale, ha un pearcing al labbro e le sue braccia sono piene di tatuaggi.
Mi fermo per un attimo a guardarlo e poi decido di parlare. <<Hai bisogno di qualcosa?>>
Fa'una smorfia e subito dopo un piccolo sorriso malizioso. Mi sta prendendo in giro?
<<Allora?>> Insisto, stavolta con tono un po' arrogante.
Mi guarda dall'alto al basso e poi si volta per andarsene.
Guardo per qualche secondo la scuola, e poi decido di seguirlo. Quando cerco di chiamarlo una voce dietro di me m'impedisce di farlo.
<<Serena.>>
E' Lucky.
<<Cosa vuoi?>>
<<La professoressa mi ha detto di venire..>>
<<Stavo arrivando, ma grazie comunque.>> Lo sorpasso, e quando mi volto per parlargli il suo sguardo è fisso sul ragazzo di prima.
<<Io..>> Scuoto la testa. <<Mi stava fissando, gli ho chiesto se aveva bisogno di qualcosa ma lui non mi ha risposto..>>
Lucky si morde il labbro guardandosi intorno e poi mi cinge in vita facendomi cenno di entrare nell'edificio davanti a noi.
Quando arriviamo in classe mi accomodo al banco e mio fratello si sporge verso di me per parlarmi all'orecchio. <<Va tutto bene?>>
<<Sì, non preoccuparti.>>
Mentre ci presentiamo alla prof, sentiamo un gran casino nell'atrio così tutti ci sporgiamo a vedere cosa succede.
Dei ragazzi passano nel corridoio, lì c'è anche Robert che entra nella classe e si guarda intorno.
<<Dov'è quella stronza?!>> Urla. <<Oh eccola!>> Poi mi indica.
Lo saluto con un cenno di mano, sorridendogli. <<Si, sono qua!>>
<<Sei solo una grandissima stronza! Cos'hai in quella cazzo di testa? Per colpa del tuo pugno il mio naso continuava a sanguinare!>>
Lucky, appoggia i piedi sul banco creando un gran rumore, tutti si girano a guardarlo. <<Calmo amico, non te la puoi prendere così tanto con una ragazza.>>
<<Tu stai zitto!>>
<<Poco nervoso..>> Bisbiglia il ragazzo dietro di me. Io scoppio a ridere e annuisco.
<<Se vuoi ti prendo appuntamento per l'operazione, sai, può essere rotto..>> Guardo Robert dritto negli occhi.
<<Vaffanculo!>>
<<Ma stiamo scherzando?!>> Esclama la donna che continua a guardarci sorpresa.
Mi volto verso il ragazzo, dietro di me, che continua a ridere. <<Non penso che tu sia una bulla, però.. caspita!>>
<<Quando hai a che fare con i tuoi ex odiosi..>>
Mio fratello si gira per parlargli. <<Ti va di mangiare qualcosa con noi?>>
<<Va bene.>> Annuisce.
<<Come hai detto che ti chiami?>>
<<Steve.>> Risponde lui, sorridendo.
Quando mi affaccio alla finestra vedo il ragazzo tatuato. Stavolta è seduto sul prato e i suoi occhi s'incontrano con i miei.
Subito dopo mi volto verso Lucky e non posso fare a meno di notare la sua espressione preoccupata.
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A STORM INSIDE ME 2
FanfictionE' scappata da New York per paura. E' scappata perchè non aveva scelta, il dolore l'aveva schiacciata e lei non riusciva più a respirare. I giorni in California passavano ma i ricordi no, non riusciva a farseli scivolare dalla pelle: Lucky era tut...