Appena uscita dal bar mi dirigo subito verso casa di Carter. Probabilmente non sarà manco a casa, ma ci provo.
So che è arrabbiatissimo con me (senza un motivo) e so che probabilmente non vorrà manco vedermi, ma io non voglio litigare con lui. Con il tempo è diventato una persona importante e l'idea di chiudere i rapporti con Carter per una litigata senza senso mi fa male.
Arrivata, dopo alcuni minuti, davanti casa sua, noto la macchina fuori. Faccio un sospiro di sollievo e suono il campanello.
Apre la porta, mi vede, alza gli occhi al cielo e fa per richiuderla. Velocemente entro in casa e mi posiziono davanti a lui a braccia incrociate.
<<Sai, si chiede permesso.>> Scuote la testa e si va a sedere sul divano.
Lo seguo e mi siedo accanto a lui. <<Puoi evitare di essere arrabbiato con me inutilmente?>>
<<Inutilmente?>> Ride. <<Ma smettila Serena. Risparmiati le parole, tanto sono parole dette al vento. Non mi interessa sentire nulla di ciò che vuoi dirmi.>>
Non mi piace il Carter stronzo. Non mi piace affatto. <<La smetti di parlarmi così?>>
<<Serena, sono mesi che ti conosolo e cerco di farti ragionare, e poi torni qua e ti butti fra le braccia di Lucky dopo quello che ti ha fatto?>> Si accende una sigaretta. <<Continua a vivere nell'illusione.>>
Lo guardo intensamente negli occhi, le sue parole mi provocano un dolore al petto. <<Lui è importante per me, e tu questo lo sai benissimo.>>
<<Non metto in dubbio che lui sia importante per te, ma non voglio vederti soffrire un'altra volta.>>
Mi avvicino a lui. <<Finchè ci sei tu, andrà tutto bene. Tu mi hai salvata da tutto Carter..>>
<<Ti proteggerei sempre e comunque.>> Mi lascia un bacio in fronte. <<Si, ho sbagliato. Non volevo trattarti così, solo che, ti giuro, mi hai fatto incazzare!>>
<<Non voglio litigare con te. Per nessuna ragione al mondo.>>
<<Vieni qui.>> Mi abbraccia forte. Mi sento protetta fra le sue braccia.
Dopo alcuni secondi spezzo il silenzio. <<Carter..>>
<<Dimmi.>> Scioglie l'abbraccio e si accende una sigaretta.
<<Sono un po' preoccupata ecco..>>
Sorride. <<Dai, abbiamo praticamente chiarito. Non preoccuparti.>>
<<Non riguarda la nostra litigata..>>
Aggrotta la fronte. <<E cosa, allora?>>
<<Ti avevo già parlato di questo: c'è un ragazzo che mi sta mettendo davvero ansia..>> E paura.
<<Perchè?>>
<<Lo trovo ovunque. Mi fissa sempre, e ogni volta che gli chiedo se c'è qualche problema non risponde e se ne va.>>
Posa la sigaretta sul portacenere. Il suo respiro accellera. Appoggia una mano sul mio viso e appena apre bocca mi squilla il telefono.
Mi allontano da lui e lo tiro fuori. <<Merda. E' Bryan.>> Mi alzo. <<Ci vediamo okay? Devo rispondere.. sai.. si starà chiedendo dove sono..>>
<<Non farti problemi Serena. Ci vediamo.>>
Annuisco, gli do un bacio sulla guancia ed esco di casa.
Provo a richiamare Bryan ma nulla, non risponde. Cammino velocemente, è tardi e appena arriverò a casa mi farà una scenata..
Mentre digito qualcosa sul telefono con la coda dell'occhio noto qualcuno accanto a me.
Alzo lo sguardo e l'ansia e l'agitazione si impossessano di me.
E' lui. E' appoggiato al muro e sta seguendo con lo sguardo ogni mio movimento.
Ora non me ne sto più zitta.
Mentre mi avvicino, mi guarda con espressione interrogativa.
Cerca di voltarsi ma io lo prendo per la felpa e lui si volta di scatto fulminandomi con lo sguardo.
<<Adesso basta.>> Lo spingo verso il muro. La sua schiena si appoggia alla parete e io mi piazzo davanti a lui. <<Ora dimmi cosa cazzo vuoi da me.>>
Mi spinge delicatamente. <<Oh, ma io non voglio te.>> La sua voce è fredda, troppo intensa..
<<E cosa vuoi allora? Non fai altro che seguirmi!>>
<<Io voglio Lucky. Lo voglio qui.>> Indica il marciapiede. <<Disteso per terra. Lo voglio vedere sputare sangue, io..>> Sul suo viso si dipinge un sorriso vendicativo. <<Io lo voglio vedere morto.>>
Faccio un passo indietro. <<Forse.. forse è meglio se vado..>> Mi guardo intorno.
<<Dovrai sapere prima o poi. E fidati, presto scoprirai ogni cosa.>> E dopo avermi dato una spallata si allontana da me.
Ma chi è? Cosa vuole? Come fa a conoscere Lucky? Troppe domande..
Ho questo presentimento.. lui inizierà a fare parte della mia vita.
STAI LEGGENDO
A STORM INSIDE ME 2
FanfictionE' scappata da New York per paura. E' scappata perchè non aveva scelta, il dolore l'aveva schiacciata e lei non riusciva più a respirare. I giorni in California passavano ma i ricordi no, non riusciva a farseli scivolare dalla pelle: Lucky era tut...