<<Allora? Cosa posso offrirti, bellezza?>>
<<Non voglio niente, o almeno, non da te.>>
Il ragazzo tatuato si siede sullo sgabello accanto a me e fa un sorriso. Non un sorriso gentile, un sorriso malizioso. <<Perchè pensi che io sia il cattivo?>>
<<Non saprei come definirti. Ti sei presentato a casa mia con un coltello l'ultima volta, e mi seguivi. Dimmi, qual'è il tuo problema?>>
<<Te l'ho fatta prima io la domanda.>> Poi ordina due drink al barman.
Mi sistemo. Appoggio una gamba sopra all'altra e raddrizzo la schiena. <<Non ho detto che tu sei il cattivo.. non lo penso, semplicemente non so perchè sei fissato con me.>>
Cambia discorso. <<Cosa ci fai qui tutta sola?>>
<<Avevo bisogno di starmene un po' con me stessa.>>
Il ragazzo dietro al bancone appoggia due cocktail sul ripiano grigio, e poi lascia lo scontrino accanto ai due bicchieri colmi di liquido rosa.
<<Grazie comunque.>> Indico il bicchiere.
<<Non c'è di che.>> Paga e poi inifila il portafoglio nella tasca posteriore dei suoi jeans. <<Quindi sei qua perchè volevi stare sola..>>
<<Già.>>
<<Potresti essere sincera ogni tanto Serena.>>
Quanto mi mette ansia.
<<Comunque bevi.>>
Appoggio le labbra sulla cannuccia ma poi mi blocco. <<Non posso, scusa.>>
<<Nessuno rinuncia mai ad un drink!>> Alza un sopacciglio.
Mi tocco la pancia e spingo il bicchiere verso di lui. <<Bevilo anche tu.>>
<<Sei proprio pazza.>>
Mi faccio forza, e inizio a chiederli tutto quello che avrei voluto chiedergli giorni fa. <<Perchè sei qui? Come fai a conoscermi? A conoscere Lucky? Carter?>>
<<Una domanda per volta.>> Ride e poi si mette a giocherellare con il piercing alla lingua. <<Queste cose dovrebbe dirtele il tuo amato fidanzato. Non io. E' lui che deve decidersi ad essere sincero con te.>>
<<Non siamo fidanzati.>>
<<Dovrebbe essere sincero con te lo stesso.>> Gesticola con le mani.<<Cazzo, vorrei spaccargli la faccia a quel coglione.>>
<<Okay, va bene. Destino vuole che devo restare all'oscuro di tutto.>>
Voglio andarmene via da qua dentro.
Mi alzo e raggiungo la porta, ma il ragazzo tatuato mi ferma. <<Sei molto di compagnia.>>
<<Non ti conosco, okay? Non so chi sei, non so neanche come fai a sapere il mio nome. L'unica cosa che so è che fai parte del passato di Lucky. Questa è l'unica cosa che so. Dimmi, cosa dovrei fare? Restare qui?>>
<<Bene.>> Si siede sullo sgabello accanto alla porta. <<Serena Collins. Avanti. Cosa vuoi sapere?>>
Lo guardo con espressione incerta. Non so chi è, non so se è sincero o meno.
Ma se è qua ci sarà un motivo, no?
Incrocio le braccia e le porto al petto. <<Perchè sei qui?>>
<<Tel'ho già detto. Lucky deve pagarla.>>
<<Perchè segui me se ce l'hai con lui?>> O almeno, seguiva me. Inizialmente mi faceva abbastanza paura, ma ora che ci parlo mi sembra un ragazzo abbastanza.. normale? Non di certo pazzo.
O forse giusto un po', dato che mi aveva puntato un coltello contro.
Comunque sia mi sembra ferito, triste, apatico..
<<Perchè seguo te? Semplice. Solo così riesco ad arrivare a lui.>> Sospira, e poi prende il pacco di sigarette in mano. <<Vuoi una?>>
<<No grazie.>>
Esce fuori dal locale e io lo seguo. L'aria ormai gelida mi fa venire la pelle d'oca.
<<Cosa ti ha fatto? Perchè ce l'hai tanto con lui?>> Chiedo ancora.
<<Sicura che questo vuoi saperlo da me? Non lo guarderai più con gli stessi occhi.>>
Voglio saperlo? Sì, certo che voglio.
<<Dimmi, per favore..>>
<<Come la prenderesti se tu venissi a scoprire che tua sorella è stata uccisa dal tuo migliore amico?>> Fa un tiro di sigaretta, e scioccata guardo il fumo disperdersi.
STAI LEGGENDO
A STORM INSIDE ME 2
FanfictionE' scappata da New York per paura. E' scappata perchè non aveva scelta, il dolore l'aveva schiacciata e lei non riusciva più a respirare. I giorni in California passavano ma i ricordi no, non riusciva a farseli scivolare dalla pelle: Lucky era tut...