CAPITOLO 46

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<<Questo è tuo?>> Continua a chiedermi Lucky.

Non riesco, e non voglio rispondergli. Ho paura, paura di come possa reagire, paura di farlo soffrire.

So come ci si sente quando la persona che ami ti delude, quando la persona che ami fa una determinata cosa che tu mai ti saresti aspettato, e poi te la butta addosso.

Ti senti vuoto, senza nessun sentimento. Sei solo un pezzo di carne che cammina senza sentimenti, completamente vuoto.

Inizi a odiare chiunque, ti senti schiacciato dal mondo e pensi che sia proprio il mondo ad avercela con te.

Vuoi solo scappare, ma non si può scappare dalla realtà, perchè ovunque tu andrai i problemi ti seguiranno, i ricordi, il dolore, il passato, te lo porterai sempre nel cuore. Il mondo è solo una gabbia, e noi non abbiamo valore perchè siamo talmente piccoli che tutti possono schiacciarci.

<<Serena, ho bisogno che tu mi risponda.>>

Finalmente parlo. <<Lucky, posso spiegarti.>>

<<Dimmi se è tuo.>> Tiene ancora la piccola scatolina rosa in mano.Sta tremando.

<<Tu mi devi ascoltare..>> Cerco di calmarlo in qualche modo, anche se è impossibile.

<<Non me ne frega un cazzo ascoltarti o meno. Ciò che hai da dirmi a me non frega. Voglio solo sapere se è tuo.>>

Annuisco. <<Sì.. sì è mio.>>

Lucky mi guarda con espressione stanca, e scuote la testa lentamente. <<Sei andata a letto con qualcun'altro dopo di me?>>

La sua domanda mi spiazza. Sto zitta, e lui continua a parlare. <<O mi vuoi dire che sono io che forse ti ho messo incinta?>>

<<Non è sicuro. Io non l'ho ancota fatto il test.>>

<<Non è questo che ti sto chiedendo cazzo!>> Lancia il test sul letto e poi si avvicina a me. <<Sei andata a letto con qualcuno dopo di me?>>

Cerco di sedermi, ma lui mi prende per il braccio, e mi impedisce di accomordarmi sul letto. <<Rispondimi Serena.>>

<<Sì..sì. Ma era un momento di debolezza, capisci?>> Ho le guance rigate di lacrime, sembro una disperata. <<Non ho fatto questo gesto per ferirti, lo giuro. Era un momento di debolezza, e tu non c'eri accanto a me. Stavo male, e vicino a me c'era Carter..>>

Non mi lascia neanche finire di parlare. <<Con Carter?>> E' furioso. <<Tu sei andata a letto con Carter?>>

<<Sì..sì ma io..>>

<<Non ci credo cazzo!>> Tira un pugno all'armadio e inizia a camminare avanti e indietro.

<<Ti prego calmati..>>

<<Calmarmi? Come cazzo faccio a calmarmi Serena? Mi stai dicendo che sei andata a letto con quel bastardo! Tu sei andata a letto con lui e forse aspetti pure un bambino da lui! Dimmi, come dovrei reagire?>>

<<Non sai quanto ci sto male per questo!>>

Si piazza davanti a me. <<Tu.. tu l'hai fatto apposta.>>

<<No!>> Esclamo, urlando e piangendo. Cerco di prendergli le mani, ma lui non me lo permette. <<Ho pianto dopo, non sai quanto ho pianto. Mi sentivo in colpa per te, mi immaginavo la tua faccia davanti. Lo so, ho sbagliato Lucky, lo so. Ma in quel momento non sopportavo più il dolore che avevo dentro. Ero ferita, soprattutto spaventata perchè quel ragazzo era piombato a casa mia e in mano aveva un coltello..Tu non arrivavi, ed è arrivato lui. Mi ha portato a casa, mi ha consolata..>> Mi tocco il petto, perchè mi fa male. <<Poi ci siamo baciati.. abbiamo fatto l'amore..>>

<<Ti è piaciuto?>> Mi chiede, con sguardo basso.

Ma devo essere sincera, sia con lui che con me stessa, e questo non posso negarlo. <<Sì.>>

Passano secondi e minuti di silenzio. Io davanti a lui a piangere, lui davanti a me con lo sguardo basso e il respiro veloce.

Giurerei di avere sentito il battito del suo cuore rallentare.

<<Ti prego, dimmi qualcosa..>> Dico, tra i singhiozzi.

Dopo un po' lui alza lo sguardo. Ha gli occhi rossi e il viso pieno di lacrime, mi dice solo due parole, e quelle due parole mi distruggono quel poco di cuore che ho ancora: <<Mi hai ucciso.>>


A STORM INSIDE ME 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora