Capitolo Sette

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<< Ahhhhhh>>

Mi sveglio di sopprassalto a causa dell'urlo senza capire che cosa stia succendendo. Mi alzo dal letto e corro verso lo studio della mora situato accanto alla sua camera.

<< Hanji che succede?>> chiedo preoccupato aprendo la porta di botto per poi scoppiare a ridere come non ho fatto da tanto. 

La scena che trovo è troppo esilarante: Hanji, con i capelli più disordinati del solito, gli occhiali traballanti, la canotta rosa leggermente larga che le cade sulla spalla sinistra e i pantaloni lunghi rosa con delle stampe di alcune farfalle, sta saltanto come una matta per tutto lo studio continuando a urlare dei "sì" come una forsennata. Quando alla fine si calma, si accorge della mia presenza e il suo entusiasmo si accende di nuovo. Mi salta addosso ed entrambi finiamo sul pavimento di parquet.

<< Hanji che cosa è successo?>> richiedo dopo che si è alzata da me.

<< Sono stata invitata a un convegno che si terrà in Europa insieme ai migliori psicologi di tutto il mondo per discutere delle nuive ricerche.>> urla con un entusiasmo contagioso facendomi sorridere. Poi ad un tratto il suo volto assume un'espressione seria cancellando ogni traccia di quel momento di gioia.

<< Qualche problema?>> 

<< Si... Dovrò stare via per un mese>> dice sedendosi su una sedia. 

<< E quindi?>>

<< E quindi non posso lasciarti solo>> risponde dopo alcuni minuti di silenzio e guardandomi negli occhi.

<< Non sono un bambino!>>

<< Lo so che non sei un bambino ma non puoi stare da solo per un mese. Ho una settimana per vedere chi ti potrà ospitare...>> 

Si alza dalla sedia, prende la sua agenda a fantasia floreale e il cellulare ed inizia a sfogliarla.

<< Ma...>>

<< Niente ma Eren. Ho deciso. Ora torna a letto tra qualche ora devi andare a scuola e cerca di dormire.>> E così dicendo mi sbatte fuori dalla stanza.

Stava scherzado, vero? 

Non può farlo! Sono un ragazzo maggiorenne che può benissimo cavarsela da solo - beh diciamo che nelle maggior parti delle cose riesco a cavarmela alla bene e meglio -!

Rassegnato ritorno in camera mia e mi infilo sotto le coperte cercando di riposare almeno per un po'.

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Sono con Armin e Marco al solito bar per la pausa pranzo. Oggi gli altri non potevano rimanere non so per quale motivo, ma è meglio così.

<< Allora non hai ancora nessuna intenzione nell'entrare nel corso di disegno?>> chiede Marco sorridendo.

Ancora con questa storia! Da quando Armin ha mostrato quel disegno a tutto il gruppo non fanno altro che continuare ad incitarmi ad entrare nel corso di disegno, ma io non voglio. Anzi non posso.

<< Già, quant'è che entrerai?>> chiede Jean Faccia di Cavallo - già a quanto pare fa parte del gruppo -

<< Non sono affari tuoi Faccia di Cavallo e poi non dovresti lavorare?>>  

<< Mi sono preso una pausa idiota.>>

Ah gia: io e Jean non ci sopportiamo. Siamo come... cane e gatto - forse è meglio dire cane e cavallo. -

Save Me From The DarknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora