Tredicesimo giorno di convivenza all'interno della casa Ackerman: la lotta per la sopravvivenza continua.
O almeno per me.
E' da una settimana che non gli parlo - come se prima ci fosse mai stato una sorta di dialogo tra di noi - e non ho alcuna intenzione di farlo dopo quello che ha fatto. Ogni volta che ci troviamo nella stessa stanza nessuno dei due parla.
Come ora per esempio.
Levi, con una canotta nera leggera e dei pantaloni di una tuta nera, se ne va in giro per la stanza con dei fogli in mano facendomi innervosire.
E' vero che, di tacito accordo, abbiamo deciso di ignorarci a vicenda ma così è troppo.
Non ha neanche pensato alle possibili conseguenze che il suo gesto potrebbe aver avuto su di me.
Conseguenze molto pesanti d'altronde.
Finisco di mangiare la mia colazione e, come un razzo, prendo il mio zaino a tracolla e vado dritto al bar.
Sono così stanco.
In questi giorni avrò dormito si è no una ventina di ore.
Forse dovrei seguire in consiglio di Hanji e del perfido nanetto.
... Nah. Non metterò mai in pratica un consiglio datomi da Brontolo.
Arrivato al bar, vado nella stanza sul retro e mi cambio per poi iniziare il mio turno. In questo periodo sto cercando di fare più straordinari possibile speranzo di avere un aumento con cui spero di riuscire ad affittare un appartamento decente qui a New York. Avevo pensato alla possibilità di ritornare il Germania ma è molto probabile che ritornando lì chiunque mi abbia rapito mi trovi. Quindi per il momento la cosa migliore da fare e rimanere qui.
<< Eren sei in anticipo. >> osserva Connie appena mi vede.
<< Ehm già non avevo niente da fare così ho pensato di iniziare il mio turno in anticipo. >> rispondo mettendo in mostra uno dei miei migliori sorrisi falsi.
Per tutta risposta il ragazzo annuisce, convinto della mia risposta, e se ne va. Inizio il mio turno come sempre: faccio accomodare le numerose clienti - aumentate dal mio arrivo al bar -, le servo con uno dei miei migliori sorrisi e loro, dopo aver consumato la loro consumazione, mi ringraziano lasciandomi una cospicua mancia lasciando il locale dopo un mio saluto.
E poi tutto da capo.
Dopo un'ora e mezza la stanchezza di questi giorni si fa sentire rendendo i miei movimenti più lenti ed impacciati. Inizia a girarmi la testa e davanti ai miei occhi iniziano a comparire delle macchie nere.
Non è un buon segno.
Lascio momentaneamente il mio turno e mi dirigo subito sul retro.
Mi accascio a terra: sento le forze abbandonarmi...
La testa gira più di prima: forse è meglio assecondarla...
Il nero ha quasi dominato completamente la mia vista: forse è meglio lasciarglielo fare...
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Apro gli occhi e uno strano senso di déjà-vu mi percuote.
Sono disteso su un letto di un ospedale e la prima cosa che vedo è un soffitto bianco illuminato da una forte luce.
Provo ad alzarmi ma un senso di vertigini mi costringono immediatamente a tornare disteso.
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Save Me From The Darkness
FanfictionERERI/RIREN BOYXBOY TU CHE STAI PER AVVENTURARTI QUI DENTRO SAPPI CHE QUESTA È UNA ERERI CIOÈ STORIA YAOI [BOYXBOY] SE NON TI PIACE QUELLA È LA STRADA PER IL RITORNO, LA STESSA CHE HAI PRESO PER VENIRE QUI. PRIMA ERERI SCRITTA IMMERSA IN ALTRE PRE...