Capitolo Quaranta

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ANGOLO AUTRICE.

Hola people! Si mi sono anticipata prima io perché devo ho delle importanti cose da dirvi, poi vi lascio con il capitolo promesso.

Prima: come va [ per me è d'obbligo chiederlo sempre]

Seconda: solo a me wattpad da ancora problemi per il conteggio delle parole?

Terza: vi piace la nuova copertina?

QUARTA [LA PIù IMPORTANTE]: dovete sapere che il 6 io parto per Parigi per il concerto dei BTS (sto facendo il countdown da un mese ormai) e torno in Italia il 12. Ora arriva il problema: non potrò aggiornare da Parigi quindi mi chiedevo se aggiornare con un nuovo capitolo entro il 5 oppure lasciarvi con la suspance fino al mio ritorno? A voi la scelta, ma fate in fretta.

Ed ora vi lascio con in capitolo

Byeeeeeeeeeeeeeeeeeee

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<< Sei proprio sicuro di dovertene andare? >>  insisto per l'ennesima volta al corvino con la voce infantile. Siamo in camera sua: io seduto a gambe incrociate in prossimità del bordo del letto mentre il corvino va avanti ed indietro per la camera raccogliendo le sue cose per finire di sistemare la valigia.

<< Si Eren, per l'ennesima volta ne sono sicuro. Te l'ho detto. >> sospira per l'ennesima volta piegando con cura le sue camicie.

<< Ma perché te ne vai? E non dirmi perché sì >> continuo.

Sbuffa leggermente, finisce di sistemare la valigia e infine la chiude per poi posarla a terra. Si siede sul letto, appoggia la schiena alla testiera e con un cenno della mano mi invita a sedermi sulle sue gambe.

Non me lo faccio ripetere due volte e così gattonando lo raggiungo per poi occupare la zona da lui indicata. Mi stringe i fianchi costringendomi ad avvicinarmi ancora di più a lui e facendomi finire seduto sopra il bacino. Velocemente le sue labbra attaccano le mie impreparate facendomi perdere immediatamente il ritmo della danza imposta. Pochissimi secondi dopo le nostre labbra tornano a danzare insieme incitate anche dalle nostre lingue vogliose di incontrarsi. Le mie mani guizzano tra le ciocche corvine tirandoli leggermente mentre le sue mani scivolano sui miei glutei stringendoli leggermente.

Sobbalzo in modo impercettibile.

È la prima volta che fa così.

<< Prometti di non fare il bambino se ti dico il motivo. >> mormora sulle mie labbra per poi spostare la sua bocca sulla pelle esposta del mio collo. Una scia di umidi e veloci baci segna la pelle esposta per poi soffermarsi su un punto preciso: la porzione di carne esposta tra il collo e la spalla. Annuisco nel preciso istante in cui sento i suoi denti sfiorare la mia pelle. Un lieve sospiro lascia le mie labbra quando i suoi denti si attaccano con delicatezza al lembo di pelle.

È la prima volta che prova a farmi un succhiotto.

È la prima volta che mi sento così bene.

Istintivamente chiudo gli occhi portando la testa in dietro così da lasciargli più spazio mentre le mie mani non lasciano nemmeno per un secondo i suoi capelli. La mano sinistra mi spinge a scontrare, in un modo perfetto, il suo petto contro il mio, per poi tornare a stringere la mia natica destra, mentre la destra finisce dietro la nuca accarezzandola, stringendola in una presa delicata e lieve. La lingua passa lentamente facendomi fremere leggermente mentre un altro sospiro, leggermente più pesante del precedente, si forma sulle mie labbra per poi succhiare delicatamente. E così continua alternandosi tra leccare, baciare, mordere e succhiare quel pezzo di pelle ormai alla sua mercé.

Save Me From The DarknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora