Capitolo Cinquantuno

144 11 13
                                    

🙂ANGOLOAUTRICECHESIANTICIPAPERCHE'SI🙂

Hey! come va? 

Lo so vi ho lasciato in sospeso per troppo tempo, ma ho avuto dei problemi personali e i più ho incontrato quel dannato blocco dello scrittore che mi fa visita un po' troppe volte. 

Mi sto facendo perdonare però: il capitolo credo mi sia uscito più lungo di quello a cui io stessa sono abituata🤔. 

You know fatemi sapere cosa ne pensate🥺

Ora passiamo alle cose serie: gente veramente come state? come state vivendo questa quarantena? 

Really gente state fermi in casa. Non fate come i miei vicini 🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬che ospitano pranzi domenicali a famiglia e company con tanto di karaoke.

Basta mi fermo qui. 

Vi lascio al capitolo and remember: I want your opinion❤️

BYEEEEEEEEEEEEEEE

💜💜💜💜💜💜💜💜💜💜💜💜💜💜









«Come ti senti?» sussurra tra i miei capelli lasciando di tanto in tanto qualche leggero bacio mentre mi stringe forte a sé.

Siamo in camera sua, distesi sul suo letto, avvinghiati l'uno all'altro, entrambi con i capelli ancora fradici e i vestiti – io una felpa larga grigia e dei pantaloni di un pigiama che avevo lasciato nella mia vecchia camera mentre lui dei pantaloni di una vecchia tuta – leggermente bagnati, reduci di una doccia fredda per calmare gli ormoni.

«Sto bene, non preoccuparti» lo rassicuro sorridendo sistemando meglio la mia testa sul suo petto. È così caldo. Il suono del suo cuore è così rilassante che potrei stare così per ore solo per sentirne il ritmo. Vorrei restare così per sempre. Le sue braccia che mi stringono incapaci di lasciarmi andare. Il suo respiro che si posa delicatamente tra le ciocche ribelle dei miei capelli. Il suo corpo che mi dona quel calore così piacevole che il mio corpo si sente costretto a donarne un po' del suo non volendo spegnerlo. L'odore della sua pelle che viaggia nelle mie narici.

Non credo di aver mai provato un senso di pace così assoluta mai in vita mia se non con lui. Solo ed esclusivamente con lui. «Sembra che il tuo cuore stia facendo una maratona per quanto batte forte» ridacchio tracciando con molta delicatezza il punto in cui si nasconde l'organo nominato.

«Hm.» stende il braccio sinistro verso il comodino accanto a lui e raccoglie il bacchetto di sigarette. Ne estrae una, la stringe tra le labbra, l'accende e ne aspira il contenuto per poi liberarlo dalla sua bocca. «E' colpa tua. Prenditi le tue responsabilità Eren.» sussurra con voce rosa e bassa all'orecchio per poi mordere lievemente la punta.

È possibile uccidere una persona solo grazie alla voce? Solo grazie a una manciata di parole che prese singolarmente non hanno alcun significato?

Mi manca l'aria. Il cuore, con molta probabilità, avrà saltato qualche battito. Il corpo sta andando a fuoco. Perché riesce sempre a mandarmi in tilt con così tanta facilità?

Save Me From The DarknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora