Save Me From The Darkness

Capitolo Undici

Apro la porta e non posso credere a ciò che vedo.

Levi è immobilizzato, bloccato al muro da un uomo dalla presenta dominante, molto più alto di lui -e di me -, dai capelli biondi, dagli occhi azzurro ghiacciati contornati da grosse sopracciglia e da un'espressione molto calma sul viso che mette a dosso una certa inquietudine.

Mi sento male.

<< Ehm... scusate se vi ho disturbato ma Petra mi ha chiesto di portarti questo.>> dico posando il caffè e il sacchetto sulla sua scrivania per poi uscire dall'ufficio sbattendo involontariamente la porta.

Inizio a correre a perdifiato per i corridoi fino ad uscire dall'ospedale. Mi guardo intorno per poi decidere di ritornare a casa. Per tutto il tragitto cerco di non pensare a ciò che è successo ma mi riesce quasi impossibile . Arrivato alla mia destinazione, entro in casa e mi rinchiudo in camera mia completamente buia.

Dio quanto mi odio! Perchè ho fatto una cosa del genere?!

Perchè sono scappato in quel modo?

Mi sento male

Prendo il cellulare con attivo la modalità offline e gli auricolari, faccio partire la musica e mi accascio nell'angolo tra il comodino e il letto.

Perchè... Perchè... Perchè...

Perchè sto reagendo in questo modo per qualcosa che non ha nulla a che fare con me?

Questo non significa che alla fine anche lui ha un cuore?

Inconsciamente dagli miei occhi fuoriesce un fiume di lacrime che li rende rossi e solca il mio viso.

Sono stanco di sentirmi costantemente così...

Mi sento sempre stanco...

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Levi's Pov.

Dannato moccioso! Se non lo avessi trovato immerso in un miscuglio di acqua e sangue ora non sarei qui a chiedermi dove cavolo è!

<< Chi era quel ragazzino?>>

<< Nessuno e ora togliti di dosso, Smith!>>

<< Ma perchè? Ci stavamo divertendo così tanto.>>

<< Divertendo? Stai scherzando! Questo che stai facendo si chiama abuso sessuale e ti conviene sparire dalla mia vista se non vuoi che finisca male!>> dico allontango l'uomo da me e facendolo uscire dall'ufficio.

Ora troviamo il moccioso...

Dannata la Quattrocchi che mi ha affidato un caso disperato!

Prendole mie cose e il cellulare per poi comporre immediatamnte il numero di Petra che dopo qualche squillo risponde.

<< Non mi interessa cosa stai facendo vieni immediatamente qui ed occupati dei pazienti! Io vengo subito.>> dico uscendo dall'ospedale e mi guardo intorno.