<< Eren ma mi stai ascoltando? >>
È la voce di Armin che mi interrompe dal far continuare alla mia mente uno dei suo tanti viaggi dalle destinazioni sconosciute.
È domenica mattina e, sotto le continue intimidazioni da parte della "psicologa " Hanji, sono uscito per distrarmi. Ed eccomi qui infatti in un bar dallo stile rustico già addobbato per il Natale vicino a Central Park, a prendere un caffè con il biondino invece che nel mio letto caldo. Quando l'ho chiamato per questa uscita era rimasto molto sorpreso e io non posso dargli che perfettamente ragione. È molto, molto, raro che io esca ed è quasi surreale che sia io a proporre un'uscita, ma d'altronde questo è il nuovo Eren non quello vecchio...
Se devo essere sincero non avevo nessuna voglia di uscire - non ce l'ho tuttora -. L'unica cosa che volevo fare era rimanere in camera mia con le cuffie al massimo e non uscire da lì salvo tragitto scuola - casa/casa - scuola. Ho dovuto lasciare il lavoro per ora dato che secondo Levi non è sicuro. Mi sono dovuto inventare una scusa abbastanza credibile da dire a Samantha e, per mia fortuna, lei ci ha creduto assicurandomi, addirittura, che non appena avrò risolto con questo mio imprevisto mi avrebbe ridato il posto.
Quella donna è fatta di pura bontà....
In questo periodo il corvino mi è sempre stato accanto sopportandomi in questo mio stato di depressione in cui sono ricaduto. Stessa cosa ha provato a fare la castana, ma le è un po' difficile tra il nuovo lavoro come psicologa di sostegno nell'ospedale stesso ospedale di Levi e il fatto che da poco è tornata a casa sua lasciandomi qui con il corvino poiché, a detta sua, lui sarebbe perfettamente in grado di fermarmi in una mia crisi, diminuite anche grazie all'uso degli antidepressivi che la castana mi ha obbligato ad usare.
<< Scusami Armin non stavo ascoltando. Di cosa stavi parlando? >> dico cercando di sembrare il più sincero possibile. Sospira per poi abbassare lo sguardo sulla sua cioccolata calda.
Mi sento in colpa nei suoi confronti. Non voglio che pensi che io lo tratti male o cosa... Non voglio comportarmi così con lui... Non voglio allontanarlo dalla mia vita...
Ah, quante cose non vorrei fare in questo periodo...
<< Eren perché mi hai chiesto di incontrarci? >>
Dalla sua voce si percepisce perfettamente quella nota di delusione che in qualche modo cerca di mascherare con un debole sorriso.
Sapevo che prima o poi me lo avrebbe chiesto, ma fa male vederlo così.
Devo smetterla. È arrivato il momento che sappia la verità sull'Eren che ha conosciuto.
<< A che ora hai detto che devo tornare a casa?>> gli chiedo sistemandomi comodamente sulla sedia ed avvisando il corvino con un messaggio del mio probabile ritardo. Sono abbastanza sicuro che ci metteremo molto tempo.
<< Verso l'ora di pranzo, ma ora che c'entra? >>
<< Ti conviene avvisare che farai tardi. Voglio raccontarti delle cose e so vorrà abbastanza tempo. >>
Il biondo mi guarda stranito dalla mia affermazione per poi fare ciò che gli ho detto.
Ok Eren ce la possiamo fare....
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<<.... Ed ora sai tutta la verità. Credo che tu ora possa capire il mio comportamento e, davvero, scusami se in qualche modo ti ho ferito. Non l'ho fatto intenzionalmente. >>
E con questo ho finito. Gli ho raccontato, grossolanamente, saltando alcune cose decisamente troppo forti e violenti, di me: della Germania e di come vivevo lì, di quel giorno in cui cambio totalmente la mia vita, del mio periodo di segregazione, delle violenze, delle torture, di mia madre, del mio risveglio a New York, di Hanji, di come l'ho incontrata, di Levi e della convivenza "forzata", dei miei incubi, del mio autolesionismo, dei miei tentativi di suicidi, dei sonniferi e dei antidepressivi, della lettera minatoria, degli avvenimenti recenti, del mio attuale stato mentale e di come Levi riesca a proteggermi durante le mie crisi.
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Save Me From The Darkness
FanfictionERERI/RIREN BOYXBOY TU CHE STAI PER AVVENTURARTI QUI DENTRO SAPPI CHE QUESTA È UNA ERERI CIOÈ STORIA YAOI [BOYXBOY] SE NON TI PIACE QUELLA È LA STRADA PER IL RITORNO, LA STESSA CHE HAI PRESO PER VENIRE QUI. PRIMA ERERI SCRITTA IMMERSA IN ALTRE PRE...