《 La ringrazio signor Jeager. Può lasciare il banco dei testimoni. 》 mi congeda il giudice. Annuisco in modo impercettibile per poi alzarmi e tornare a sedermi accanto a Levi.
Il tutto senza che lo sguardo di Reiner e Bertholdt si spostasse dalla mia figura.
L'udienza è iniziata da un bel po'. I primi a essere stato chiamati sul banco dei testimoni sono stati l'agente Yin e Schultz e lo psicologo criminale.
Per ora tutto è contro di loro. In realtà l'intera udienza è contro di loro. Non hanno modo per provare il contrario.
Dopo aver chiamato la polizia hanno chiamato Levi, visto che è stato lui a chiamare la polizia, Armin, conosceva da più tempo di me quei due e la giuria aveva bisogno di farsi un'idea di loro a detta dell'avvocato della difesa. Hanno chiamato Hanje, vittima dell'aggressione, Levi, testimone e colui che aveva chiamato la polizia al momento dell'aggressione, e infine me.
L'avvocato della difesa, MinJun Hana, è una vera stronza. Qualsiasi cosa dicessimo cercava di portare le nostre parole a suo vantaggio. Non per questo è uno dei migliori avvocati di New York. Ha fatto passare Levi per un violento dato che all'intervento della polizia il suo cliente era indifeso. Inoltre era riuscita quasi a farmi crollare. Stava per tirare fuori il mio passato e devo ringraziare solo ed esclusivamente l'avvocato Jeker che è riuscito a fermarla. Credo che se non fosse stato per quell'uomo sarei ancora seduto sul banco dei testimoni, completamente impanicato e piangente. All'inizio, in realtà, avrei voluto mettere in mezzo ciò che mi è successo, ma l'avvocato mi ha fermato. Non avevamo prove certe e non potevamo basarci solo sui miei ricordi o su ciò che ho sentito. Servivano prove concrete. In più non potevamo azzardare niente. Hanno mia madre e se mai avessi provato a fare qualcosa molto probabilmente mi avrebbero ricattato mettendo a rischio la sua vita.
E credo che loro due abbiano puntato su questa cosa per questo processo. L'avevo capito quando sono dovuto andare a incontrarli qualche giorno fa...
flashback
Sono al centro penitenziario in una specie di sala degli interrogatori. La polizia, qualche giorno fa, mi ha chiamato per incontrare i miei aggressori. Levi e Hanje sono con me a farmi da supporto e mi stanno aspettando fuori dalla stanza osservandomi attraverso una specie di pannello di vetro. Il corvino era così preoccupato per questa situazione che per poco non litigavamo. Era contrario che facessi questa cosa e credo che lo sia tuttora. Gli do ragione però: è semplicemente preoccupato per me.
Sono qui dentro da qualche minuto, credo, e non so cosa fare. Sono completamente solo qui dentro. Se escludiamo la presenza di Hoover e Braun. Sia gli agenti che l'avvocato della difesa e dell'accusa sono fuori ad aspettarci.
E mi chiedo ancora che cosa si aspettano che io faccia. Non sono stupidi questi due. Sapranno perfettamente che li stanno osservando. Non si faranno sfuggire niente.
Per la prima volta da quando sono entrato qui dentro li guardo in volto. Il loro volto sembra stanco e leggermente deturpato.
Forse non se la cavano tanto bene qui dentro...
Incrocio il loro sguardo.
È freddo e impassibile. È come se fossero fatti di tante lame appuntite pronti a ferirti...
《 Wie geht es deiner Mutter? ( Allora come sta tua madre?) 》 parla di punto in bianco il biondo con un sorriso prepotente. Sta parlando in tedesco per non farsi capire dagli agenti e dagli avvocati.
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Save Me From The Darkness
FanficERERI/RIREN BOYXBOY TU CHE STAI PER AVVENTURARTI QUI DENTRO SAPPI CHE QUESTA È UNA ERERI CIOÈ STORIA YAOI [BOYXBOY] SE NON TI PIACE QUELLA È LA STRADA PER IL RITORNO, LA STESSA CHE HAI PRESO PER VENIRE QUI. PRIMA ERERI SCRITTA IMMERSA IN ALTRE PRE...