Capitolo Ventiquattro

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<< Come cazzo fai a non ricordarti dove cazzo hai messo le chiavi, stupida Quattrocchi di merda?! >> esclama il corvino ormai al suo limite di sopportazione.

Siamo davanti all'appartamento di Hanje da tipo dieci minuti e la proprietaria ha svuotato la borsa e la valigia per cercare le chiavi di casa che a quanto pare ha perso.

<< Eren tu hai una copia vero? >> chiede la donna con voce supplichevole.

<< Ce l'ho ma sono dentro casa anche quelle. >> dico ormai seduto da un po' davanti all'ingresso.

<< Non ci posso credere! Pure tu ti sei rincretinito come questa Quattrocchi qua? >>

<< Mi spieghi perchè cavolo avrei dovuto portarmi le chiavi di casa se tanto poi andavo a vivere da te? Erano inutili. >> dico facendo spallucce ormai esasperato.

Intanto Hanje si è arresa in questa ricerca e ora sta risistemando le sue cose nella valigia e nella borsa.

<< Ed ora? >> chiedo alzandomi ed andando ad aiutarla.

<< Ora Levi ci ospiterà per un altro po' finché non chiamo qualcuno e non recupero le chiavi. >> esclama tutta entusiasta la castana alzandosi da terra tutta entusiasta.

<< Col cazzo che ti faccio stare a casa mia. Eren può restare se vuole, tanto con lui non ho problemi, ma tu non ci metti piede in casa mia. Me la rovinerai di sicuro. >>

<< Eddai sono la tua migliore amica. Dovresti aiutarmi. >>

<< Tu sei una sanguisuga occhialuta di merda. >>

<< Eddai! Eddai! >> lo supplica Hanje abbracciandolo fortemente.


Questa è la scena più divertente a cui io abbia mai visto. È divertente vedere come Hanje, più alta del corvino, cerchi di abbracciarlo ma quest'ultimo le rende le cose impossibili allontanandola ogni volta che questa prova ad avvicinarsi a lui.

Non mi stancherò mai di ripeterlo ma questa donna per poter coltivare un'amicizia con una persona così fredda e scorbutica come Levi ne ha avuto di pazienza.

Chissà da quanto tempo si conoscono quei due... Forse da un bel po'...Sono sicuro che lui sa tutto di lei come lei sa tutto di lui.

E questo mi dà leggermente fastidio.

Cioè, lo so perfettamente che non dovrei provare questa "cosa ", ma è più forte di me. È normale che Hanje sappia più cose su Levi rispetto a me che sono un perfetto sconosciuto – no solo uno sconosciuto – ma, nonostante ci provi con tutte le mie forze, non ci riesco proprio a fermarlo.

Volente o non volente Levi, alla fine, è venuto a conoscenza qualcosa riguardante me, una parte del mio passato e questo mi sembra...ecco, non so... ingiusto.

Non chiedo di sapere tutta la trama della sua vita. Mi basta venire a conoscenza anche di una goccia, un frammento di quella che è la sua storia...

Oh Dio di cosa mi vado a lamentare a fare se non so neanche che cosa siamo noi due!

Basta mi devo mettere il cuore in pace e cercare di godermi questi istanti.

<< Allora Eren? >> mi richiama Hanje riportandomi alla realtà. Il mio sguardo cade prima su di lei per poi puntare il corvino che non smette di fissarmi nemmeno per un secondo in un modo che non riesco a capire. Intimorito, riporto lo sguardo sulla castana che mi sorride dolcemente.

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