Alla ricerca del passato perduto

206 13 2
                                    

Mandy tornò a casa di corsa e fece attenzione a non fare rumore con le chiavi.
Zampettò al piano di sopra cercando di non farsi sentire dai suoi genitori, che erano in cucina a discutere su quanto caldo dovesse fare per poter cucinare la minestra.

Raggiunse la propria camera, entrò e chiuse la porta dietro di sé.
Ci si appoggiò con la schiena e si lasciò scivolare lentamente finché non raggiunse il pavimento col sedere.
Tirò un respiro di sollievo e si accorse solo allora di non aver praticamente respirato per tutto il tragitto da casa di Roxana fino a lí.
Il pensiero di ciò che aveva visto la fece rabbrividire.
Chiuse gli occhi e le immagini le scorsero davanti esattamente come nella sua visione.

Litri e litri di sangue sparsi per terra, il corpo insepolto di quella donna che giaceva ancora laggiú, sul pavimento. Le crepe sul piano cottura, a provare la violenza con cui il cranio fosse stato sbattuto piú volte, prima di rompersi. Le sedie, e il tavolo ai lati della stanza, quasi in grado di descrivere il percorso che la vittima aveva compiuto nel suo ultimo viaggio nella sua cucina.
Si strofinò gli occhi e li riaprí.

Forse aveva fatto male a non accettare l'invito di Celine: le avrebbe fatto bene stare in compagnia quella sera.
Ma la sua mania del far finta di stare bene aveva vinto anche stavolta, e ora sarebbe dovuta resistere da sola.
Il nome "Mandy" scritto su un coltello sporco di sangue non era esattamente incoraggiante.

'Il mio nome' tentò di ragionare 'perché avrebbe dovuto scriverlo?'
Il vetro della finestra tremò, o almeno cosí le sembrò.
Si alzò per andare a controllare e scoprí di non averne la forza.

'Coraggio Mandy' si disse 'non é niente' forse, se se lo fosse ripetuto abbastanza volte, alla fine ci avrebbe anche creduto.
Si avvicinò alla finestra trattenendo il respiro.
Scostò le tende e guardo in basso: niente.
Proprio come aveva immaginato.

Dentro di sé sapeva che c'era qualcosa che non andava, ma decise di mantenere la calma e non allarmarsi ad ogni minimo spostamento d'aria.
'Forse sto diventando paranoica' ipotizzò.

Ma quando la tua piú acerrima nemica, nonché ragazza demone figlia di Satana (o qualcosa di molto simile) minaccia di ucciderti mentre cucini, non si chiama "paranoia".
Si chiama "avere lecitamente paura di essere squartata nel sonno".

Ma perché scriverlo?
Mandy già lo sapeva di essere odiata da Roxana.
Perché avvertirla?

'Oh ma certo!" si stupí quasi della propria lentezza a compredere "Per spaventarmi'.
Dopotutto Roxana non conosceva abbastanza bene Mandy da sapere che sarebbe bastato molto meno per incuterle timore.
La ragazza chiuse ermeticamente le tende e si sedette sul letto.

'Perché ce l'ha tanto con me?'
Non ci mise molto a capire, questa volta.
Connor. Chi sennò?
Ma qual era il problema? Ora stavano di nuovo insieme, lei si era tolta di mezzo, a Connor non era mai interessata, e glielo aveva già fatto capire... o forse no?

'Che casino' pensò sprofondando nei cuscini.
E aveva ragione: era proprio un bel casino.

Comunque Roxana non era l'unico problema.
Celine si sarebbe indaffarata a capire qualcosa riguardo le origini della pazza senza cuore; mentre lei avrebbe indagato sulle proprie.
A malincuore dovette ammettere a se stessa che c'erano ben pochi modi per farlo.

Scese le scale fingendo noncuranza, e salutò i suoi genitori.
-Oh eccoti qui! Ci stavamo giusto chiedendo quando saresti arrivata- esclamò Magnus.
-Grazie papà- rispose sommessamente Mandy, poi, accortasi dell'espressione interdetta del padre, rinvigorí il tono -Allora cosa c'é per cena?-
-Zuppa- rispose Alexander, vagamente seccato.
Gli occhi felini dello stregone saettarono su di lui, che scrollò leggermente spalle e rivolse in sorriso gentile a Mandy.
'Falso come Giuda' pensò mentre prendeva un piatto dalla mensola per riempirselo.
-Dammi, faccio io- disse Alec sfilandole il mestolo dalla piccola mano.
E per un attimo, solo per un attimo, le sembrò quasi che in fondo non fosse poi cosí apatico.
Cosa ci avesse trovato in lui suo padre, comunque, continuava a non capirlo.

Shadowhunters - Città delle mezze veritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora