Confondere

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-Oh eccoti qua! Te la sei presa comoda stamattina eh?- Celine era decisamente scocciata.
-Scusa, non... non mi sono svegliata- rispose Mandy avvicinandosi all'amica, che la squadrò severa dall'alto al basso.

-Sí, e io sono la Fatina dei Dentini- fece poi la rossa portandosi le mani ai fianchi.
L'altra sospirò e strinse le spalle -Dico davvero, ho dormito male stanotte...-
-O forse non hai dormito affatto-
Mandy strabuzzò gli occhi.

-Magnus ha detto che non eri a letto stamattina. É venuto apposta a casa nostra chiedendomi se sapessi dove fossi-
-E tu cosa hai detto?- chiese la bionda allarmata.
-Ti ho coperta, naturalmente-
Lo sguardo di Mandy si rilassó immediatamente.

-"Serata tra donne: Jane Austen, brillantini e succhi di frutta" credo se la sia bevuta. Ma hey, tutto questo stupore?- fece poi, offesa -Sospettavi il contrario? Sono Celine Herondale, non tradisco facilmente-

Mandy la guardò sorridente -Ti devo un favore-
Celine scosse la testa -Avrò mentito per te sí e no 3 volte nella mia vita. Mentre tu mi hai coperta... diciamo... un numero a 3 cifre?-
Mandy rise -Forse 4-
-Appunto, quindi niente debiti-
-Niente debiti- ribatté l'altra.

Fece per varcare la porta della Sala degli Allenamenti, quando si sentí afferrare da dietro e bloccare con il passo in sospeso.
Si voltò ritrovandosi una Celine con il sopracciglio alzato.

-Cece, mollami- si scrollò goffamente la mano della compagna di dosso, che continuò a fissarla in attesa di spiegazioni.

-Che c'é?-
-Dove sei stata?-
-Da nessuna parte- fece piano lei.
Celine incrociò le braccia e cominciò a battere ritmicamente il piede per terra come a segnare il tempo.
Passarono una ventina di secondi buoni.

-... possiamo andare, ora?-
-Prima rispondi alla domanda-
-Sono stata fuori casa, un po' di là e un po' qua-
La breve pausa che seguí portò Mandy ha credere di averla convinta, quando a un tratto -Sai che non entreremo finché non me lo dirai, vero?-
-Te l'ho già detto! Non riuscivo a dormire e ho fatto un giro. Ho solo preso un po' d'aria-

Mandy sosteneva lo sguardo di Celine come poteva, ma era piuttosto difficile quando eri una schiappa a mentire.
E stavi mentendo alla tua migliore amica.
E non eri nemmeno ben sicura del perché stessi mentendo.

-Io... la verità é che non me lo ricordo bene. O meglio, mi ricordo dove sono andata ma non so perché lo abbia fatto-
-Dove sei andata?-
-Cece... non é importante...-
-Invece sí-

Mandy la guardò supplichevole.
Celine mantenne lo sguardo infuocato, poi sospirò di colpo.
Non era fisicamente possibile restare arrabbiati con Mandy per piú di 10 minuti.
A un certo punto cominciavi a credere che l'avresti uccisa, e non era la migliore delle prospettive, se era la tua Parabatai.

-Sono tutti preoccupati per te. Dalla scenata che hai fatto a casa mia... hanno capito che c'é qualcosa che non va, ma non sanno cosa. E lo sai come diventano gli adulti quando non capiscono cosa ci succede-
Mandy annuí.
-Magnus non mi ha "chiesto" dove fossi. Me lo ha urlato in faccia, senza trattenersi, come se gli stessero strappando via una parte del corpo-
Il paragone rendeva l'idea in modo chiaro e orribile.
-Lo stai mandando fuori di testa, Mimi. E so che non é colpa tua, ma se non la smetti di fingere come dovremmo fare a scoprire che c'é che non va?-

Le parole di Celine erano dolci e dure allo stesso tempo, e sicuramente erano andate molto vicine al punto.
Il centro del bersaglio però, lo colpí la frase che seguí.

-Alec é distrutto-
Mandy alzò lo sguardo su di lei, come alla ricerca di altre informazioni, ma lo distolse subito.
-Gli hai dato proprio una bella lezione, questo é certo-
-Non volevo ferirlo-
-L'altro giorno, mentre gli urlavi che "lui era il tuo problema", sembrava di sí-
-Non volevo ferirlo troppo- si corresse.
Celine fece un piccolo sorriso -Sí, capisco-

Shadowhunters - Città delle mezze veritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora