Una famiglia complicata

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-Non tirare il... no, Adam... fermo!- Mandy si abbassò e il vaso di fiori si ruppe sul muro dietro di lei. Adam rise soddisfatto, mentre il suo gemello Jordan spazzolava i capelli a Celine ai piedi del letto.
-Cece dammi una mano con Adam!- esclamò la ragazzina raccogliendo i cocci di ceramica, ricevendosi uno sbuffo divertito di tutta risposta
-Eddai, te la stai cavando piuttosto bene. Mi sbaglio?- rispose la rossa ridacchiando serenamente.
-Non é divertente- disse in tono fermo Mandy, rialzandosi da terra.
Adam continuava ad urlettare e a lanciare oggetti per la stanza, quando la porta si aprí.

Entrarono due uomini, uno vestito in maniera piú che stravagante, i capelli pieni di gel, anelli di ogni genere alle dita. Al suo seguito uno Shadowhunter in tenuta, con gli occhi blu, e i capelli nero carbone. Celine li riconobbe subito e scattò in piedi, mentre Jordan saltava addosso allo stregone -Tio Magnus e tio Alec!- strillò abbracciando prima uno e poi l'altro. I due risposero con un sorriso.

Poi il piú avanti dei due punto su Adam gli occhi di gatto -Non so se la tua mamma e il tuo papà sarebbero felici di vederti mentre salti sul loro letto, ma tranquillo- fece un occhiolino -sarà il nostro piccolo segreto- il bambino lo guardò con i grandi occhi nocciola e fece un sorriso malefico. Per quanto malefico potesse essere il sorriso di un bimbo di sei anni appena.

Lo sguardo di Magnus si spostò su Celine, che si limitò ad un gesto di saluto. L'uomo ricambiò il gesto e si girò verso l'ultima persona rimasta nella stanza.
Mandy.
-Ciao- disse la ragazza, con un tono di voce talmente timido con il quale non avrebbe dimostrato piú di dieci anni.
-Non vieni ad abbracciarmi?- chiese Magnus con un sorriso a trentatré denti. Non fece in tempo a rendersi conto di quel che stava succedendo che la figlia lo assalí e lo strinse forte.
-Mi sei mancato- disse la ragazzina, che, avvolta dalle braccia dello stregone, non sembrava avere molto ossigeno. Dopo qualche secondo i due si staccarono, e lei guardò a sinistra: Jordan era ancora aggrappato ad Alec, ma mollò la presa non appena si accorse dell'incrocio di sguardi sopra di lui.

-Ciao Mandy- disse Alec. La piccola accennò un mezzo sorriso, che pareva piú una smorfia, e i due si avvicinarono senza toccarsi.
-Il viaggio é... é andato bene?- chiese sommessamente lei -Sí, ti ringrazio-. Accortasi dell'improvviso imbarazzo che era calato nella stanza, Celine non esitò un attimo e si intromise nel silenzio -Allora, dato che siamo tutti insieme, chi ha voglia di una pizza?- un coro di "io" si levò in aria e Magnus e i gemelli si guardarono ridendo -Allora forza, andiamo a chiamare gli altri vecchi!- gridò Celine come se stesse incitando ad una battaglia, e uscí dalla stanza seguita dai bambini e dall' "uomo dei glitter" (cosí lo aveva soprannominato), il quale si fermò un attimo a fissare Alec e Mandy.

Non seppe ben dire cosa vedeva.

Due delle persone piú importanti della sua vita, che si sarebbero dovute amare in modo naturale. E invece eccole là. Fredde. Con un contatto visivo che gli faceva gelare il sangue nelle vene.
Potevano esserci mille ragioni per avercela con una persona, lui lo sapeva bene, ma tra Alexander e Mandy c'era qualcosa di diverso. Un distacco insensato, pensava. Una lastra di ghiaccio che forse, un giorno, si sarebbe potuta sciogliere.
I due uscirono, e lo stregone, ancora immerso nei suoi pensieri, chiuse la porta alle loro spalle.

Shadowhunters - Città delle mezze veritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora