Scomparsa

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Dopo qualche minuto passato ridendo e raccontandosi storie, la porta del bar si aprì, e un nuovo cliente fece il suo ingresso.

Mandy lo vide per prima, e la sua espressione mutò drasticamente
-Edward?-

Connor si girò appena in tempo per ritrovarselo davanti -Hai bisogno di qualcosa?- gli chiese, sforzandosi di non apparire scontroso.

-Sì, di lei- rispose apatico il ragazzo, passandosi una mano tra i capelli scuri, per poi posare gli occhi blu su Mandy.

-Di cosa hai bisogno?- chiese subito lei, e gli sembrò quasi preoccupata.
'Perchè ti interessa? Non è mica tuo amico'

-Devi dirmi dov'è Celine-
Mandy alzò le spalle -Non lo so, penso sia a casa sua. Perchè la cerchi?-
-Non è casa sua e non sono l'unico a cercarla. I suoi genitori la stavano chiamando nella Piazza dell'Angelo pochi minuti fa-

Connor ebbe un fremito.
Lui sapeva dov'era Celine.

La ragazza corrugò la fronte -Come fai a essere qui se eri in Piazza pochi minuti fa?-
-Ho il passo svelto- la liquidò lui
-Allora, intendi dirmi dov'è o no?-
-Ti ha già detto che non lo sa- la difese Connor mettendosi in piedi tra i due.

Edward rimase impassibile -Sto parlando con lei, non sono affari tuoi-
-È la mia ragazza, quindi sì, sono affari miei-

L'altro alzò gli occhi al cielo e lo spinse a sedere spingendolo verso il basso con una mano.
-Ah! Vacci piano amico-
'Sono fuori allenamento. Che figura di..'

-Non sono tuo amico-
-Beh, vacci piano comunque, John Cena-

Mandy intanto aveva mantenuto un'aria pensierosa, come se stesse elaborando dei dati.

-Non la vedo da ieri- ragionò -Volevo andare da lei oggi e scusarmi per quello che ho fatto durante il combattimento-

-Quindi non hai idea di dove possa essere?-
-In effetti un posto ci sarebbe, ma non vuole che si sappia in giro..-

Edward battè la mano sul tavolo -Mi devi ancora un favore, quindi muoviti a vuotare il sacco- le ordinò in tono minanccioso.

Connor non ci vide più e si alzò di scatto tirandogli un pugno in faccia.
-Non ti azzardare a parlarle così!- gli gridò.
Il ragazzo si tenne il naso, da cui uscì una goccia di sangue.

-Che succede qui!?- chiese Patricia arrivando di corsa.

Edward lanciò uno sguardo gelido a entrambi i ragazzi, per poi correre via senza aggiungere altro.

-Tutto bene?- chiese Patty preoccupata -Chi era quello?-
-Sì, tutto a posto, era solo un nostro amico con poco autocontrollo- rispose Connor, massaggiandosi le nocchie della mano, e Mandy annuì.
-Va bene- disse la donna, poco convinta, per poi tornare verso il bancone.

-Come faceva a sapere che eravamo qui?- chiese Mandy sottovoce.
-Non lo so, ci avrà seguiti- ipotizzò lui.

Lei non aggiunse nulla per un po', poi si alzò di scatto e si rimise l'arco in spalla -Sarà meglio andare a cercarla-
-Cercare chi?-
-Celine- gli rispose con fare ovvio -Dai, usciamo da qui-

Lui la seguì fino alla porta, salutando Patty con un cenno.
Uscì e proseguì guardandosi la mano, che ancora pizzicava.

Si bloccò di colpo quando si accorse che Mandy si era fermata.
Alzò lo sguardo e rimpianse la conversazione con Edward.
-Mamma?-

Lilian Rightway era in piedi davanti ai due, con in mano un pezzo di carta.
Ci mise poco a riconoscerlo.

-Hai una grafia davvero deliziosa, Mandy- disse la donna senza spostare lo sguardo da Connor.
Poi stropicciò il biglietto e lo lasciò cadere per terra.

Shadowhunters - Città delle mezze veritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora