Shadowhunters - Città delle mezze verità

Permesso accordato

-Ecco quindi la parte della cerimonia che più stavamo aspettando: la consegna dei premi!- esclamò il signor Redsnow, fingendo una certa eccitazione.

Che compito ingrato il suo: premiare i vincitori di una competizione nella quale suo figlio si era classificato ultimo.
Fu comunque piuttosto bravo a non lasciar sfumare l'emozione generale.

-È stato deciso che quest'anno, approffittando dell'onorevole presenza della Console Penhallow nella giuria, il premio per i vincitori sarà quello di porgere una richiesta al Conclave, così che si possa lavorare per realizzarla-

Il pubblico sembrava colpito e interessato.
I 4 ragazzi lo erano altrettanto.

-Quindi il premio non varia a seconda della posizione?- chiese Celine, a metà tra l'irritato e il sollevato.
-No. Sembra che quest'anno siano molto attenti al rispetto dei valori, o qualcosa del genere-
L'altra sbuffò -Che idiozia. Comunque non mi interessa-
Mandy ridacchiò sotto i baffi.

Zac Starkweather fu il primo, e chiese a Jia di poter avere accesso all'armeria dell'Istituto di Barcellona, una delle più grandi e ben fornite esistenti.
Si necessitava di un permesso speciale per entrarvi, e soprattutto per poter utilizzare le armi al suo interno.

Il permesso fu accordato, a patto che il ragazzo venisse sempre supervisionato dai guardiani dell'armeria.

Il giovane non impiegò più di 10 secondi a formulare la richiesta. Doveva essere stato un suo sogno nel cassetto da tanto tempo.

Poi fu il turno di Celine.
Passare davanti a Edward la fece fumare di rabbia, ma mantenne il contegno e avanzò con chiarezza la propria richiesta.

-Dal momento che tutte le armi sono state confiscate al Popolo Fatato, al momento le Corti Seelie e Unseelie si trovano senza un esercito- fornì un'introduzione -Voglio avere a carico la gestione della sicurezza nel Regno delle Fate. In particolare voglio occuparmi di sedare le rivolte interne-

La sala entrò in subbuglio.
Lo sguardo di Maryse si fece più tetro.
Il signor Waterstone prese parola.
-Signorina Herondale, comprendiamo il suo desiderio, ma non crede sarebbe meglio orientarsi verso qualcosa di meno..-
-D'accordo- disse Jia, interrompendo il fastidioso vociare.

-Console Penhallow..- provò a fermarla Waterstone, invano.
-Ha detto bene: Console. Rispetterete la mia decisione.
Questa ragazza ha le idee chiare su ciò che vuole, e ha già dimostrato in più di un'occasione di avere le competenze necessarie per gestire anche le situazioni più complesse. Sarà messa a capo delle squadre che operano nel Regno delle Fate e avrà la nostra massima fiducia
Il pubblico appaludì entusiasta.
Celine regalò loro una smorfia di soddisfazione.

-Tuttavia- aggiunse Jia subito dopo -sarà necessario che qualcuno l'aiuti-
-Ma non ha appena detto che ho la vostra massima fiducia?- sbottò Celine.
-È così, ma come ben sai le Corti sono due, e in caso di necessità non ti sarà possibile essere presente in entrambi i luoghi. Per questo ti affiancheremo ad un altro Shadowhunter-
-E sarebbe?-
-Vedremo di prendere la decisione più adeguata e te lo comunicheremo il prima poss..-
-Sarò io-

Celine sentì di voler dare un pugno a qualcuno.
In particolare a colui che aveva appena parlato, rovinando i suoi piani.

-Ravenbreath, ne è sicuro?-
-Assolutamente- rispose lui, avanzando di un passo.
Così facendo andò a posizionarsi esattamente di fianco a Celine, che si spostò di lato per scollarselo di dosso.

-Io non sono d'accordo- si oppose lei.
-Mi dispiace Herondale, ma la decisione è presa. Lei e il signor Ravenbreath siete idonei al ruolo, e sono certa collaborerete come necessario. Questa è la decisione del Conclave-

Edward porse la mano a Celine
-Colleghi?-
La ragazza alzò gli occhi al cielo e incrociò le braccia -Nei tuoi sogni più selvaggi-
Detto questo, se ne andò.

-Non vi deluderemo- assicurò Edward, per poi scomparire dietro alla sua nuova collaboratrice.

Tutti i presenti avevano ormai da un po' perso il focus dell'attenzione, e facevano per andasene.
Questo permise a Mandy di porgere la propria richiesta con più discrezione.

I giudici ne discussero per qualche minuto, poi il permesso fu accordato.