Non opporre resistenza

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-Stai lontano da me! Non avvicinarti- Urlò per l'ennesima volta la ragazza, schiacciandosi contro la parete della cella.

-Non devi temermi, Mandy- rispose l'uomo in tono rassicurante, sfoggiando il suo miglior sorriso
-Andrà tutto bene, devi solo fidarti di me-

-Non sono una stupida, non mi fiderei mai di te. Neanche se fossi l'ultima persona rimasta sulla Terra!- rispose disgustata.
Asmodeo sogghignò -Se vuoi, potrei diventarlo davvero-

Un'espressione di orrore si formò sulla faccia della ragazza -Saresti disposto ad eliminare l'umanità per i tuoi scopi. Sei un essere orribile-

Lui rise -No, non lo farei. Non potrei mai uccidere la mia fonte primaria di energia-
-Le sofferenze degli uomini- affermò lei.
-La stessa razza umana- la corresse gentilmente.
Mandy non disse nulla.

-Suvvia, ragazza, sappiamo entrambi che non ti servirà opporre resistenza-
-Parla per te- sibilò tra i denti.

-Non ti vedi?- chiese ridendo
-Avresti risposto così fino a due mesi fa?-
-Certo che avrei..- la mascella della ragazza si rilassò leggermente, mentre realizzava di star mentendo.

Non avrebbe mai avuto quel coraggio, fino a prima che tutto cambiasse.
-... io non... non lo so e non mi importa!-

Asmodeo ridacchiò, si appoggiò alle sbarre della cella e si lasciò scivolare per terra -Siediti- le disse.

Lo stomaco di Mandy ebbe una contrazione, e le fece sentire il bisogno di imitare quel movimento.
'Mi sta manipolando'

-Smettila con i tuoi giochetti. Puoi aver vinto fino ad ora, ma non cadrò nella tua trappola- lo minacciò, cercando di convincere se stessa di quelle parole.

-Oh, piccola Mandy, hai ancora così tanto da imparare-
-Mi credi una stolta, ma non lo sono, e non farò niente delle malvagità che mi chiedi, stupido demone!-

Asmodeo si scurì in volto e la sua voce divenne più cupa -Come osi chiamare stupido chi ti ha dato alla luce?-
-Non sei stato tu- ribattè stringendo le mani, in modo che tremassero meno.
-No, non concretamente, ma tua madre...- assunse un'aria malinconica -Oh, Teresa. Povera donna...-

Mandy sentì la rabbia ribollirle dentro.
Non le capitava spesso di sentirsi così.

-Non hai il diritto di pronunciare il suo nome-

Una risata più sonora di quelle precendenti le traforò le orecchie -E perchè mai? Siamo stati così bene insieme- raccontò con tono sognante, mentre continuava a ridere.
-Mi fai schifo-

Asmodeo tornò serio in un lampo -Io? Ah, è così? Ti faccio schifo- si portò una mano al mento, pensieroso -E dire che avrei giurato che fossi stata tu a calpestare il cuore di tutti coloro che ti conoscono-
-Solo perchè TU mi hai obbligata!- si difese lei.
Ma sapeva che non era del tutto vero.

-Andiamo, Mandy. Sai anche tu che non è così- disse in tono giocoso -Io ho solo lasciato che i tuoi pensieri vagassero liberi.
Ho rotto le catene che tenevano le tue emozioni ancorate al fondo del tuo cuore.
Ho sciolto la lingua alle tue idee, rimaste mute per così tanto tempo, che quasi ti eri dimenticata di averne.
Sei sempre stata così abituata ad ascoltare le opinioni altrui, che non credevi che le tue potessero contare qualcosa-

Mandy ascoltava immobile, senza sbattere le ciglia, nè respirare.
Sentire quelle parole era una meritata agonia, pensò.
Era tutto così dannatamente vero...

-Tutto quello che hai fatto, tutto quello che hai detto- continuò lui
-Non c'è una singola cosa che io abbia inventato per te. Se hai ferito chi ami lo hai fatto con armi che ti sei costruita da sola, io ti ho solo spronata ad usarle-

Shadowhunters - Città delle mezze veritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora