Il fiore del male

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Faceva freddo, nonostante la calda stagione. La stanza reale era triste e grigia: la carta da parati strappata, i fiori che decoravano il grande letto appassiti.
La donna stava sdraiata supina, senza emettere alcun suono.

La porta si aprí, ed entrò un centauro armato -Sua Maestà,- lei si accorse appena di lui -l'abbiamo trovata-

Una scintilla di luce si accese negli occhi della donna, che si mise piano a sedere. Sospirò. Poi disse qualcosa in latino. L'uomo non la capí -Temo di non avere compreso...-

La Fata si alzò lentamente, e uscí a fatica dalla penombra -Portatemela qui- sussurò con voce roca -Ho detto portatemela qui- fece ancora un passo e si accasciò a terra tossendo. Il cavaliere si piegò per aiutarla, ma lei distese un braccio con la mano aperta -Va' a prenderla. E portamela qui- detto questo si lasciò cadere completamente sul freddo pavimento.
I vestiti strappati, la corona incastrata nella massa di capelli rossi. Il viso cupo e sfregiato.

Doveva essere stata bella, un tempo, ma ora era come se qualcuno avesse strappato quel bel fiore, e lo stesse facendo seccare.
Lentamente.
Al buio.

Shadowhunters - Città delle mezze veritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora