Shadowhunters - Città delle mezze verità

Nascondino con il morto

-Mandy!- chiamò Celine ad alta voce.
-Mandy, andiamo- fece esasperata.
Corse per le vie di Alicante per minuti, se non ore.

-Non hai fatto niente di grave, diamine!- in effetti non lo pensava davvero.
Aveva distrutto la Sala degli Allenamenti, e aveva praticamente minacciato di morte l'Inquisitore.
-So che sei qui, quindi ora esci fuori e ne parliamo civilmente- proclamò, ma non era sicura nemmeno di quello.

Mandy sarebbe uscita allo scoperto quasi subito (non le piaceva molto giocare a nascondino), ma quella ragazza lí, che aveva nella testa chissà cosa a farla impazzire ogni giorno; quella forse non era come Mimi.
Forse a lei piaceva giocare a nascondino.

Celine si fermò e appoggiò le mani sui propri fianchi 'Ma dimmi solo se devo mettermi a giocare a acchiapparella a 15 anni'
Iniziò a pensare che Mandy fosse tornata a casa.
Stava valutando l'idea di smettere di cercare e andarsene, quando le venne un'illuminazione.

Corse come se avesse avuto un'orda di demoni alle calcagna... anche se in quel caso sarebbe corsa verso i demoni per attaccarli, non il contrario, ma il concetto é lo stesso.

Mise un piede dopo l'altro, saltando gli scalini ed entrando in scivolata nelle viuzze secondarie.
Prese male un angolo e quasi inciampò, ma in una mossa fulminea si ritrovò accovacciata.
Si ritirò su agilmente ed arrivò alla sua meta dopo qualche passo soltanto.
Il suo posto segreto, la parte abbandonata di Alicante.

Stava per chiamare Mandy a gran voce, ma non ce ne fu bisogno.

Una piccola figura stava seduta a terra, appoggiata al portone di una vecchia abitazione.
Si torceva le maniche, tirandosele giú fino alle nocchie delle mani.
Aveva il viso rosso come se se lo fosse sfregato con la cartapesta.
Gli occhi erano segnati, e Celine si rese conto solo avvicinandosi di quanto fossero spaventose le occhiaie blu che li contornavano.

-Mandy?- richiamò la sua attenzione.
L'altra si accorse di lei e si scosse un po' per riprendersi.
-Ciao Cece- la salutò con la sua voce flebile.

Celine sospirò e si sedette a fianco a lei -Un bel macello insomma- commentò, cercando di suonare il piú delicata possibile.
Mandy annuí -Come hai fatto a trovarmi?-

-Questo é il mio posto felice, ma sai che te lo presto quando vuoi stare sola, perciò...- rispose l'altra.

Mandy sorrise debolmente, e Celine ebbe l'impressione che facesse fatica anche solo ad alzare gli angoli della bocca.

-Dobbiamo trovare una soluzione e subito-
La bionda scosse la testa -Non so cosa fare, non riesco a capire cosa mi stia succedendo-
Mentiva.

Una parte di lei sapeva benissimo da cosa dipendesse il suo comportamento, ma era anche la stessa parte che la faceva tacere.

-Parliamone a Magnus- propose la riccia. L'altrà fece svelta di no col capo -Non servirebbe a nulla. Non può aiutarmi-
-Potrebbe provarci- insistette la rossa sollevando le spalle dal muro, ma incrociò lo sguardo di Mandy, e comprese che sarebbe stato superfluo insistere.
Sbuffò e si ributtò all'indietro.

-L'Inquisitore mi denuncerà?- chiese Mandy con una calma controllata che la rese molto, molto inquietante.
-Non lo so- ammise Celine -Non credo voglia altri problemi, soprattutto con te. L'hai spaventato, e non poco-

Mandy si strinse nelle spalle -Stavo per ucciderlo-
-Sai che perdita-
-Celine!- le tirò un debole pugno sulla spalla.
-Scusa- fece l'altra -Comunque non l'hai ammazzato alla fine, e questo é un bel dato positivo- trasparí un velo di sarcasmo.
Sospirarono entrambe guardando davanti a loro.

Poi Celine si irrigidí di colpo.

-Che cosa stavi per dirmi prima, quando Edward ci ha interrotte?-
-Tutto bene?- si informò l'altra, notando il suo improvviso cambio di umore.
-Sí sí, ma... cosa ha detto Roxana esattamente?-
-Riguardo a cosa?-
-Sua madre-
-Oh sí- Mandy si incupí -Quello...-
-Allora?-
-Ha detto che é invisibile a causa di un incantesimo, che può essere annullato solo al contatto-
-Cioé dobbiamo toccare il cadavere?-
-A quanto pare-
-Non sembra difficile-
-Se solo sapessimo dove si trova-