Sono rientrata in stanza quasi subito dopo il mio piccolo sfogo personale con la mia amica. Da una parte mi sento sollevata per averle raccontato di Harrison.
Le sue ultime parole riecheggiano nella mia mente facendomi scoprire una piacevole verità: non sono più Heaven quella ragazza timida e impacciata che vedeva solo Harrison Stone, e non sono più nemmeno Heaven il brutto anatroccolo. Sono una persona tutta nuova da scoprire. Anche se poi, lui non mi ha mai conosciuta, ne ha avuto interesse nel farlo! Mi ricordo mentalmente.
Dentro di me, brucia il desiderio di fargli vedere che cosa ha perso. Quindi mi impegno in tutti i modi per essere veramente bellissima. Okay, forse non proprio bellissima, ma almeno carina.
Prendo il vestito che ho appoggiato accuratamente sul letto. Un regalo di Lexie, forse un po' troppo azzardato ma allo stesso tempo elegante. Il tessuto leggero è di colore bianco con delle frange, una profonda scollatura e lungo più o meno fin sopra al ginocchio. Prendo un respiro profondo e lo indosso dopo aver finito di truccarmi leggermente e aver legato i miei capelli in una coda alta.
La mia testa è piena di lacca e ovviamente domani dovrò lavare di nuovo i capelli, ma non importa.Quando vado davanti allo specchio e mi guardo non sembro nemmeno io.
Ogni mia curva è messa in risalto grazie a quest'abito.Devo dire che mi piace. E parecchio anche. L'unico pensiero che ho in testa è quello di attirare l'attenzione di Harry così da farlo pentire amaramente.
Sempre che mi veda. Non è sicuro nemmeno che io possa fargli qualche effetto a dire la verità...Scaccio subito questi pensieri dalla testa e cerco di pensare in positivo. Oltre a lui, lo scopo principale della serata è divertirmi insieme alla mia amica.
Comunque vada questa serata, sono sicura che mi divertirò! Mi ripeto mentalmente per autoconvincermi.
***
Quando esco dal campus Lexie è appena arrivata, giusto il tempo di farmi salire in macchina che lei è già pronta a ripartire. Inutile dire che appena mi vede... a momenti sviene.
«Heaven!» esclama stupita. «Ti sta benissimo! Vedrai che a quello la verranno i vermi!» mi assicura ed io annuisco semplicemente, borbottando qualche parola di ringraziamento.
Spero che tu abbia ragione Lex...«Voglio proprio vedere cosa succederà stasera! Solo cose belle spero.» Dice con molta tranquillità mentre continua a guidare guardando la strada avanti a sè.
«La calma prima della tempesta?» Sorrido io.
«Proprio così» sorride di rimando.
La confraternita è proprio come la ricordavo: bicchieri rossi sparsi per il giardino e per la casa, studenti ubriachi, studenti ubriachi che rigettano sul prato e non vado avanti.
Mentre avanzo verso l'interno della casa noto alcuni ragazzi, che vedo spesso nei corridoi fissarmi con approvazione: uno di loro mi fa perfino il pollice in su con la mano. Scuoto la testa e solo in questo momento la mia insicurezza prende la meglio su di me e mi fa pentire di non aver indossato un semplice paio di jeans; ma guardandomi attorno riesco un po' a tranquillizzarmi osservando le disgrazie altrui: ci sono alcune ragazze vestite decisamente peggio.
In confronto a loro, il mio vestito è una tunica, penso.«Non sono passati ancora 10 minuti da quando siamo qui e tu hai già un fottuto bicchiere in mano?» Dico con aria di rimprovero a Lexie.
Lei mi guarda e alza le spalle.«Heaven, non sei mia madre!» Risponde evidentemente brilla. «Dacci un taglio e divertiti anche tu!» Mi rimprovera con un dito alzato in aria.
Non posso fare a meno di ridere guardandola. Perché non posso essere come lei? Spensierata e... felice.
Quando tolgo l'attenzione dai miei pensieri mi rendo conto di essere al centro del salotto, immobile come una statua. Lexie è sparita come per magia. Nessuno fa caso a me, il mondo continua ad andare avanti come se io non esistessi.
Come è sempre stato, poi...Faccio un respiro profondo e mi giro per andare fuori a prendere una boccata d'aria fresca.
La scena che mi trovo davanti non è come quando sono arrivata, fortunatamente oramai sono quasi tutti all'interno della confraternita a fare baldoria, mentre io sono sola qui fuori. È sempre stato così.
Mi siedo sul muretto di mattoni posto attorno alla casa e continuo a guardarmi intorno in cerca di qualcosa da fare."No, ho detto che non verrò" sento una voce poco più avanti a me. "Non insistere, non serve con me e lo sai benissimo. Quindi non rompermi le palle! Questa è già la terza volta che mi chiami oggi. Lo vuoi capire che non posso tornare ĺì, adesso?" Continua il ragazzo.
La voce ha un qualcosa di vagamente familiare, ma non vedo il suo aspetto.
"Porca puttana sì sono ubriaco e tu mi stai rovinando la serata, lo sai questo? Sono venuto quì per fare una cosa, quindi evita di rompere le palle. Ciao!" Riattacca.
Che caratterino! Penso trattenendo un sorrisetto.
Sento dei passi arrivare verso di me e quando il buio finisce, finalmente quel poco di luce svela il suo viso facendomi fare un sussulto.
Harrison.
Questa è la prima volta che ho l'occasione di guardarlo più attentamente. I capelli che prima erano corti, ora gli arrivano all'altezza delle spalle, sempre con i suoi boccoli. Il suo viso non è cambiato per niente, e i suoi occhi sono magnetici proprio come li ricordavo.
«Ti ho spaventata?» Chiede lui senza degnarmi di uno sguardo mentre avanza verso di me e cerca di sfilare dalla tasca dei suoi jeans una sigaretta. «Hai da accendere per caso?» Mi chiede mentre io rimango a fissarlo.
Non riesco a pronunciare una parola, è come se la voce mi fosse morta in gola. Rivederlo dopo tutto questo tempo sembra così surreale che mi viene da dubitare che questa sia la realtà.
E se stessi solamente sognando?Lui alza il suo sguardo su di me e spalanca gli occhi.
«Heaven?» Sussurra stupito.
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EVENING
Romance[COMPLETA] Vincitore di #UnseenGemsAward 🏆 EVENING Se dovessi incontrarmi di nuovo? Una sera come le altre. Una sorpresa inaspettata. Sentimenti mai spariti. Situazioni mai state risolte. Questo è quello che è successo ad Heaven Dion, occhi ve...