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Sbianco davanti alla scena che mi ritrovo davanti. Mio padre, zio Freddy e lui: Adrian, il mio caro cuginetto.

«Heaven qualsiasi cosa tu abbia visto me la dirai dopo. Dobbiamo andarcene!» sbotta Harry afferrandomi il braccio e trascinandomi dalla parte sbagliata.

«È dall'altra parte! Quelli sono i bagni!» urlo facendolo fermare.

Un cameriere sta aprendo la porta per poter uscire a buttare un sacco dell'immondizia. Adesso che facciamo?

Guardo Harry e mentre lo invito ad uscire fuori gli faccio l'occhiolino.

«Finalmente un po' d'aria fresca» Recito io, sventolando una mano vicino al mio viso.

Il cameriere ci guarda aggrottando le sopracciglia.
«Signori, permettetemi di informarvi che questa uscita può essere usata solamente dal personale. Per uscire dovete passare da dove siete entrati» ci spiega abbassando il viso.

Mentre sto per ribattere Harry mi precede.

«Ci scusi tanto, non lo sapevamo. Vede, mia moglie è incinta di un mese e sa com'è... ha sempre la nausea. Aveva bisogno di un po' d'aria e quando abbiamo visto questa uscita siamo usciti qui fuori» mormora Harry proprio come un vero attore.

«Oh, capisco. In ogni modo, la porta può essere aperta solamente dall'interno, potete rimanere qui finché la sua signora non si sarà ripresa, lascerò la porta socchiusa. Vi chiedo solo per favore di non farne parola con nessuno. Le regole sono regole e potrei venire licenziato, signori...» ci comunica.

Noi lo ringraziamo sorridendo e appena l'uomo si volta per rientrare lasciando la porta socchiusa, Harry ed io iniziamo a correre velocemente e sento l'aria mancarmi nei polmoni quando vediamo la macchina di Logan.

Ci affrettiamo a salire mentre Logan e Lexie si guardano attorno.

«Ce l'avete fatta!» esclama Logan sorridendo, mentre io, seduta sul sedile posteriore dell'auto cerco di fare tornare il mio respiro normale. Il cuore mi batte fortissimo per la corsa appena fatta.

«Heaven ha visto qualcosa» mormora Harry tranquillo aspettando che io sputi il rospo.

«Quando stavamo andando via, al centro della sala ho intravisto la sagoma di un ragazzo. Era mio cugino Adrian, il figlio di zio Freddy» spiego ai tre.

Harry stringe i pugni e la sua mascella è talmente contratta che ho paura che si spacchi i denti.

«Figlio di puttana!» ringhia Harry.

«State pensando a quello che penso io?» ci domanda Logan.

Aggrotto la fronte confusa, cosa sta dicendo?

«A cosa staresti pensando?» gli domando con una smorfia.

«Ora capisco perché ti vogliono morta, Hev!» esclama Lexie, «se tu muori, Adrian è l'unico erede che potrebbe mandare avanti la Dion's. È un Dion ed è un maschio» ci comunica schioccando le dita.

«Proprio quello che pensavo» sbotta Harry e Logan annuisce.

Non riesco più a trattenermi e do il via ad un pianto liberatorio. Non ce la faccio più. Mi sento inutile, una nullità. Perché non sono riuscita a farmi volere bene da mio padre? Perché mia madre mi ha sempre trattata male? Perché sono nata?

Harry si fionda su di me e mi stringe tra le braccia mentre io come impazzita scaglio dei pugni contro al suo solido petto e continuo a piangere.
Lui non dice niente. Mi tiene stretta con un braccio e con l'altro mi accarezza i capelli aspettando che io mi sia calmata. Le lacrime continuano a scendere e non c'è modo di fermarle. Vorrei tanto trovare un modo per levarmi da dosso questo macigno che sta diventando sempre più grande e pesante giorno dopo giorno. Io non ho le spalle abbastanza forti per riuscire a camminare con tutto questo peso addosso e me ne vergogno.

«Heaven?» bisbiglia Harry al mio orecchio dopo un tempo che mi sembra infinito.

«Mmh?» riesco a rispondere.

«Come stai?»

«Mi sento una merda, Harry.» Sospiro.
«Perchè sento che tutto questo è colpa mia.»

«Non lo dire nemmeno per scherzo, Heaven! Tu non c'entri assolutamente nulla. Tuo padre è malato.» Mormora tra i denti. «Lo sto odiando ancora di più in questo momento perchè ti sta facendo sentire così. È questo che lui vuole, hai passato tutta la vita a sentirti così e non puoi di certo dargliela vinta ora che sai la verità» mi rimprovera.

«Non ho nessuno Harry» sussurro con gli occhi lucidi.

«Hai tutti noi. Hai me. Mi avrai sempre, Heaven» dice guardandomi negli occhi. «Non ti lascerò mai da sola.»

«E non lo faremo nemmeno noi» mi sorride rassicurante Logan.

«Grazie ragazzi» mormoro guardandoli tutti. Le loro parole ed il momento riescono a scaldarmi il cuore. In questo momento è come se la mia vita fosse sempre stata così, insieme a loro. È strano come a volte nella vita ci si possa sentire più in famiglia tra amici che con le persone che hanno il tuo stesso sangue.
Un giorno ti svegli ed esci, incontri queste persone casualmente e sempre casualmente poco a poco iniziano a diventare un pilastro, una parte importante della tua vita.

«Faccio una bella cioccolata calda? Che dite?» ci propone Lexie sorridendo.

«Questa è la mia ragazza!» esclama Logan battendo le mani.

Gli occhi di Lexie di illuminano appena sente la frase di Logan e questo mi fa sorridere lievemente.

«Non dite che è un po' troppo presto per questo? Siamo solamente quasi ad Ottobre» mormora Harry guadagnandosi un'occhiataccia da parte di Logan.

«Beh, noi la vogliamo. Se tu non la vuoi, amico, non c'è nessun problema» lo punzecchia Logan.

Harry alza gli occhi al cielo e sorride scuotendo la testa, «ok, beviamoci questa cioccolata» dice guardandomi e sorridendo subito dopo.

Logan prende Lexie e la bacia con amore fregandosene della nostra presenza. Subito penso al perché Harry non faccia la stessa cosa con me, anche se io e lui non so nemmeno cosa siamo.
Stiamo insieme?
È ancora troppo presto per dirlo.
È ancora troppo presto per decidere.

Per il momento decido di lasciar perdere e di continuare ad inspirare a pieni polmoni il profumo di Harry mentre sono ancora stretta a lui.
Nel frattempo Logan e Lexie sono già saliti in casa mentre io ed il riccio siamo ancora stretti in macchina.

«Allora... volevi essere baciata anche tu così. Non è vero?» sussurra sfiorando le mie labbra con l'indice.

«Che cosa te lo fa pensare?» ribatto io stando al suo gioco.
Anche se è così palese il fatto che mi piacerebbe essere baciata da lui.

«Intuito, o forse ti conosco bene ormai» ghigna. «Non amo dare spettacolo davanti agli altri. Ma ti confesso che ho una gran voglia di baciarti» mi confida e subito dopo preme le sue labbra calde sulle mie fredde.

I suoi baci bruciano come le fiamme ardenti dell'inferno, mi porta in un'altra dimensione dove esistiamo solamente io e lui. Mi sento come Icaro, sto volando troppo vicino al sole.
Ma voglio bruciarmi.
Voglio bruciarmi, se questo significa stare con lui.

«Non sarai mai sola. Tu mi avrai sempre.» Bisbiglia contro alle mie labbra prima di riprendere a baciarmi.

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