EVENING

15

È sempre un trauma alzarsi la mattina presto, ma questa mattina è diverso.
Ho l'ansia al pensiero di me ed Harry a New York. Il mio cervello non ha ancora assimilato tutte le cose e le informazioni ricevute ieri, decisamente troppe e scandalizzanti per essere digerite tutte in una sola notte. Nonostante ci fosse lui con me, questa notte l'ho passata a pensare. Mi sembra di non aver più nessun controllo sulla mia mente. Penso solamente al pericolo che incombe e ho paura che qualcuno possa farsi male a causa mia. Non me lo perdonerei mai.

Sospiro e mi alzo dal letto. Harry è già sveglio da un po', lo sento dagli sportelli della cucina che sbattono e dal letto che ho trovato vuoto al mio risveglio. Mi avvio verso il bagno per una doccia calda e spero dal profondo del cuore che riesca ad alleviare almeno un po' la mia ansia.

Friziono i capelli e mi vesto raggiungendo Harry in cucina. La scena che mi trovo davanti mi fa sorridere: Harry a petto nudo intento a versare attentamente il caffè in due tazze.

«Ti godi la scena?» Mormora lui ancora girato di spalle.

L'imbarazzo si impossessa di me.

«Sono appena arrivata» mento.

«Farò finta di crederci.» Mormora voltandosi e il mio sguardo ricade sui suoi tatuaggi. «Mmh, caffè e rossore sulle tue guancie. Questo si che è un buongiorno per me!» esclama ridacchiando facendomi sorridere come un'ebete.

«Buongiorno Harry» sospiro mentre prendo posto al bancone.

Harry posa una tazza fumante di caffè davanti a me e mi sorride lievemente.

«Mangi qualcosa?» mi domanda. «Dovrebbero esserci le merendine di Logan dentro alla mensola proprio dietro di te. Ma non ne sono sicuro...» comunica mordendosi il labbro inferiore, trattenendo una risata.

«Il caffè va bene, grazie.» Rispondo più fredda di quanto volessi.

Perché sono così fredda con lui?

«Qualcosa non va?» Mi chiede aggrottando la fronte. «Non è da te essere così. Sembri fatta di ghiaccio stamattina» sussurra.

«È solo...» sospiro. «Quello che ho scoperto ieri mi ha lasciata incredibilmente scossa, non ho ancora assimilato il tutto. Mi dispiace per essere così stamattina, ma ti confesso che sono anche agitata per il viaggio» ammetto, ed è la verità.

Lui sembra capire e addolcisce lo sguardo.

«Sta' tranquilla Heaven. Andrà tutto bene» mi rassicura. «Ma ora, bevi il tuo caffè e vai ad asciugarti i capelli se non vuoi prenderti un malanno. Nel frattempo vado a svegliare i due piccioncini. Sono sicuro che vorrai salutare la tua amica» Mi dice sorridendo ed io annuisco.

Dopo aver controllato per più volte la valigia sono pronta a trascinarla in soggiorno. Tutti gli occhi sono puntati su di me. Harry è sullo stipite della porta con la sua valigia mentre aspetta che io saluti i ragazzi.

«Mi mancherai...» piagnucola Lexie.

«Non starò via molto!» ridacchio io. «Mi mancherai anche tu, Lex» le dico poi.

«Harry, se ti comporterai male con lei, giuro che ti taglierò le palle» gli dice la mia amica fulminandolo con lo sguardo.

Lui in tutta risposta si lascia scappare una risatina.

«Beh Lexie, più che altro voi non dateci dentro. Non vorrei avere sorprese quando ritorneremo» sorride beffardo Harry.

Lexie lo guarda a bocca aperta ed io trattengo un sorriso.
Colpita e affondata.

«Ok, ok» alza le mani Logan visibilmente in imbarazzo. «Fate buon viaggio. Harry sono sicuro che ti prenderai cura di Heaven, proprio come io farò con l'uragano Lexie»