EVENING

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Ho sempre avuto questa abitudine: le pulizie del sabato. Il sabato, per me, è il giorno dove si recuperano tutte le cose che non si è riusciti a fare durante la settimana.

Ho appena finito di stirare i vestiti e sto andando in camera da letto per sistemarli dentro all'armadio. Spero davvero che Harry lo abbia lasciato come l'avevo sistemato l'ultima volta dato che è abbastanza disordinato.

Apro piano la porta della nostra stanza e l'immagine che mi si para davanti mi fa sciogliere il cuore: Harry è sdraiato sul letto e Darcy dorme sopra di lui con la testolina appoggiata alla sua spalla.

Lo sguardo attento e sereno di Harry è puntato sulla piccola creatura che abbiamo messo al mondo qualche mese fa. Darcy ha completamente cambiato la nostra vita, in meglio.
Harry ed io ci sentiamo completi, adesso che siamo una famiglia. Se prima non potevo vivere senza di lui, ora non potrei vivere senza di loro.

«Si è addormentata da poco» mi sorride Harry mentre accarezza delicatamente Darcy sul viso.

«È già abituata a dormire sul suo papà» mormoro felice, con un sorriso a trentadue denti.

«Già, ho sempre fatto questo effetto alle donne» scherza.

Lo guardo ed alzo un sopracciglio.
«Quali donne?»

«Oh, così tante Heaven» dice strizzandomi l'occhio.

So che sta solamente scherzando, ma la cosa mi infastidisce. Non ho mai sentito il bisogno di pensare ai trascorsi di Harry con le altre ragazze, ma mi da fastidio il fatto che me lo abbia appena ricordato, seppur scherzando mi da fastidio sentire che lui ha avuto altre prima di me.
Do le spalle a Harry e apro l'armadio per mettere via i vestiti che ho stirato, quando sento due braccia cingermi in vita.

«Ho sempre avuto questo effetto sulle donne, ma ce ne solamente una che fa lo stesso effetto a me: in questo momento è proprio davanti ai miei occhi e la sto per baciare» mormora prima di avventarsi sulle mie labbra.

Quando ci stacchiamo dal bacio, entrambi guardiamo verso il letto e Darcy dorme ancora fortunatamente.

«Non devi essere gelosa, io sono tuo. Non prendertela okay? Stavo solo scherzando» mi rassicura.

«Lo so Harry, ma non posso farne a meno» ammetto.

Lui mi alza il mento con due dita e mi guarda negli occhi.

«Hey, non potrei mai lasciarti. Non potrei mai desiderare di meglio Heaven. Abbiamo combattuto con le unghie e con i denti per arrivare dove siamo ora. Abbiamo una figlia e porti un anello al dito, sai che significa? Che sei mia per sempre.»

Lo guardo e mi esce un sorriso sincero, Harry ha ragione e sento la veridicità di ogni singola parola che ha appena pronunciato.

«Tu e nostra figlia siete le cose più importanti della mia vita Harry. Non so cosa farei senza di voi» ammetto.

«Ma noi siamo qui, non ci perderemo mai» mi assicura guardandomi negli occhi e riuscendo a darmi sicurezza come solo lui sa fare.

Lo amo.
Lo amo davvero tanto.

Annuisco mentre la sua mano è intenta ad accarezzarmi il viso.

Appena mi volto nuovamente verso l'armadio mi accorgo di aver lasciato le ante aperte, quindi vado a richiederlo. Quando ormai sono di fronte al grande armadio della nostra stanza pronta per chiuderlo, trovo un pacco e lo riconosco subito: il pacco che mi aveva dato mia madre il giorno in cui è nata Darcy.

Mi sento così stupida per averlo dimenticato!

«Tutto bene lì?» mi domanda Harry guardandomi confuso.

«Sì, avevo dimenticato di aprire questo pacco» gli spiego.

Mi piego per prenderlo e lo appoggio sulla scrivania sotto agli occhi attenti di Harry.

«Oh, sì ora ricordo! È da parte di tua madre giusto?» mi domanda.

Annuisco sorridendogli.

«Se è personale vado di là» mi dice.

«No Harry, voglio che tu rimanga con me. Per favore» lo supplico e non so nemmeno il perché. Ho forse paura?

Lui annuisce e viene vicino a me mentre cerco di togliere la carta dalla scatola.

Una volta che il nastro e la carta sono stati tirati via, quello che rimane davanti a me è una semplice scatola a fiori. Rimango ad osservarla sotto allo sguardo attento di Harry.

«Non la apri?» mi domanda.

Annuisco e tiro su il coperchio della scatola rimanendo a bocca aperta.