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Rimango per un po' fissa su di lui cercando di capire se quello che ha detto sia reale o se è solamente frutto della mia immaginazione.

«Veramente non avevo mai pensato a questo. Pensavo che tu, insomma, fino a ieri sera credevo che tu mi avessi invitata al Prom solamente per farmi fare una figuraccia davanti agli altri» ammetto mordendomi il labbro inferiore.

«Beh, non posso biasimarti.» Sospira passandosi una mano fra i capelli. «Ero uno stronzo a quei tempi. Lo sono ancora, se è per questo. Ma non con te» sussurra.

«Perché ti faccio pena?» mi azzardo a chiedergli.

«Davvero Heaven? Dici sul serio?» ribatte sgranando gli occhi.

«Non lo so.» Ammetto posando una mano sulla fronte. «Sono così confusa da tutto questo, non so cosa pensare Harry...» gli dico sospirando.

«Non pensare mai una cosa del genere. Tu non mi fai pena, proprio perché tutto questo non è colpa tua. Anzi, ti ammiro e sai perché? Perché probabilmente un'altra nella tua situazione si sarebbe chiusa con il mondo. Ma tu sei diversa, Heaven, tu sei forte. Non lasciare che questi pensieri prendano la meglio su di te.»
Mi dice ed io annuisco.

L'aria inizia a farsi sempre più fredda ed oramai ho perso la condizione del tempo con lui. Non so da quanto siamo quassù. Se potessi, fermerei la mia vita in questo istante e lo farei ripetere all'infinito, ma non glielo dico. Questo ragazzo rischierebbe la sua vita per me e sta perdendo del tempo che potrebbe vivere in un altro modo. Ma è solo grazie a lui se adesso so la verità. So cosa ha fatto mio padre, so che persone orribili sono lui e mio zio. Tutto questo per cosa?
Hanno tutto quello che si potrebbe desiderare: soldi, potere e una famiglia. Peccato che quest'ultima per loro con conti nulla. Vorrei entrare nella testa di mio padre e capire il motivo che lo ha spinto ad uccidere la sorella del ragazzo che adesso sta al mio fianco, a fissare la città ai suoi piedi. Vorrei urlargli contro tutta la rabbia che provo in questo momento, vorrei fargli sentire tutto il dolore che Harry e la sua famiglia si portano dentro.

«Vuoi tornare in hotel? Inizia a fare freschino» mormora Harry alzandosi in piedi.

«Sì andiamo» dico alzandomi anche io, mi passo una mano sul retro dei miei jeans per togliere la polvere che sicuramente si è attaccata ad essi.

Nessuno dei due dice una parola per tutto il tragitto verso l'hotel, ma camminiamo conunque fianco a fianco.

Harry apre la porta della stanza e fa entrare me per prima, proprio come ha fatto stasera al ristorante Italiano.

«È tutto a posto?» mi domanda togliendosi la giacca in pelle.

«Sto bene» affermo semplicemente alzando le spalle.

«Sono qui per te, Heaven. Non ti lascio sola» mi dice improvvisamente Harry. Forse questo ragazzo riesce a capire i miei stati d'animo senza che io gli dica niente.

«Perché fai tutto questo per me?» gli chiedo facendomi coraggio.

«Perché voglio proteggerti a tutti i costi. Sei importante per me» sussurra guardandomi.

«Ho paura che possa succederti qualcosa, che mio padre possa farti del male. E se capitasse questo io ne sarei la colpevole, non me lo perdonerei mai» dico fissandolo negli occhi.

«Ucciderò chiunque provi a separarci. Lo giuro sulla mia vita» dice baciandomi il dorso della mano.
Questa è una promessa.
Lui me lo sta promettendo.

Mille brividi si espandono in tutto il mio corpo dal punto in cui lui ha appoggiato lievemente le sue labbra calde. Continuiamo a guardarci negli occhi finché non decido di fare il primo passo: lo bacio.

Allaccio le mani dietro al suo collo e mi siedo sopra alle sue ginocchia baciandolo come se fosse una questione di vita o di morte.
Sento ogni parte di me andare letteralmente a fuoco. Lui sorride tra un bacio e un altro e mi morde il labbro inferiore mandandomi in fibrillazione. Scende sul mio collo lasciandomi lievi baci che portano altri brividi in ogni parte del corpo.

«Heaven...» dice con il fiatone. «Mandami via o non riuscirò a fermarmi. Stiamo giocando ad un gioco molto pericoloso io e te in questo momento» sussurra contro le mie labbra.

«Non voglio che ti fermi Harry» mi lascio scappare dalle labbra.

Voglio essere sua.
Solamente sua.
Ho aspettato lui. L'ho aspettato anche quando ormai ero convinta che non tornasse, che non lo avrei mai più rivisto. Questa sera ho dato il mio primo bacio, il bacio che tanto aspettavo. Nessuno prima d'ora ha mai saputo che sapore avessero le mie labbra apparte lui.

«Sei sicura?» mi chiede lui facendo scontrare i nostri nasi.

Come risposta gli poso un bacio sulle labbra e gli sorrido.

«Heaven, stasera ho già rubato il tuo primo bacio, vuoi davvero che io mi prenda anche il tuo corpo?»

«Sì» mormoro sicura.

«Lo sai che non tornerai più indietro poi? Se te ne pentirai le cose rimarranno così...»

Lo zittisco posandogli un dito sulle labbra.

«Voglio te, Harry. Ho sempre voluto te. Non mi importa del resto perché mai potrei pentirmene» gli dico. E lo penso veramente.

«Sarai completamente mia. Non avrai mai più nessun'altro. È come se tu stia facendo un patto con il diavolo...»
bisbiglia al mio orecchio.

«Non potrei avere nessun'altro. Perché il ragazzo che voglio è proprio davanti a me in questo momento. Preferisco morire sapendo di essermi donata completamente a te, che vivere sapendo di aver rinunciato alla cosa che più desidero in questo momento»

Lui mi prende il viso e mi bacia con trasporto fino a che la mia schiena non si trova contro il materasso ed il suo corpo sopra al mio. Gli sfilo la maglia e gli lascio un bacio sul collo.
Il suo petto è caldo contro la mia pelle, caldo come le fiamme dell'inferno.
Lo voglio veramente. Per la prima volta nella mia vita desidero fare l'amore con qualcuno.

«Non possiamo...» mormora infine, staccandosi dal mio corpo.

«Perché no?» chiedo delusa.

«Perché ora non è il momento, Heaven» ribatte serio.

«Ma allora sei proprio uno stronzo!» sbotto.

«Che cosa? Io sarei uno stronzo perché non voglio prendermi il tuo corpo stanotte?» chiede irritato.

«Perché non possiamo?» insisto.

«Perché adesso non è il momento. Abbiamo altre cose da sbrigare...»

«Non possiamo sapere come andrà a finire! Se uno dei due morirà rimarremo con il rimpianto!» gli dico pensando al peggio.
Non voglio che succeda.

«Non moriremo. Se qualcuno dovesse farti del male mi occuperò personalmente di far cessare la sua vita» sussurra.

Abbasso la testa e calde lacrime scivolano dalle mie guancie.
Lui mi alza il mento per guardarmi negli occhi e mi bacia le labbra dolcemente.

«Se dovesse accadere qualcosa ti cercherò fino in capo al mondo. Quando tutto questo sarà finito, tu sarai mia» sussurra stringendomi forte a sé mentre la città è invasa dall'incessante rumore della pioggia.

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