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You should've been there,
Should've burst through the door,
With that 'baby I'm right here' smile,
And it would've felt like,
A million little shining stars had just aligned,
And I would've been so happy.

You should've been there,Should've burst through the door,With that 'baby I'm right here' smile,And it would've felt like,A million little shining stars had just aligned,And I would've been so happy

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Dopo aver salutato mia madre ed averla stretta in un abbraccio pieno d'affetto, mi ritrovo in macchina per tornare a casa, la macchina di Harry per la precisione.


Una volta arrivata davanti all'appartamento ho il magone. Anche se è da qualche mese che oramai abito quì, non mi sono ancora abituata.
Ogni cosa mi ricorda lui.
Guardo dall'altra parte della strada e vedo il bar in cui quella mattina ero stata male ed Harry era andato a prendermi le gocce omeopatiche in farmacia.
Asciugo le lacrime ed esco dall'auto.

Lexie e Logan riescono sempre a farmi sentire bene, con loro, sembra che io possa mettere da parte per un momento questo grosso macigno che mi porto sempre dietro, chiamato dolore.

«Come è andata?» mi domanda la mia amica venendo ad abbracciarmi.

«È... andata» le rispondo alzando le spalle, senza il minimo entusiasmo.

«Heaven, giovane donna in affari!» scherza Logan abbracciandomi anche lui.

«La gestirà mia madre, io non ne sarei in grado. E poi, voglio continuare gli studi, per ora è l'unica cosa che mi importa» spiego ad entrambi.

Logan guarda Lexie e lei annuisce sorridendo lievemente.
Lui sfila qualcosa dai suoi pantaloni, un foglio spiegazzato che mi porge.

«Cos'è?» chiedo aggrottando la fronte.

«Lui vorrebbe che tu la leggessi» mormora Logan con le lacrime agli occhi.

Percorro con le dita il contorno del foglio così delicatamente come se avessi paura che potrebbe rompersi ed i miei occhi si inumidiscono da soli.

«Grazie, Logan» gli sorrido con gli occhi lucidi prima di andare nella mia stanza, quella che prima era stata sua.
Non ho toccato nulla, i suoi vestiti sono ancora tutti perfettamente piegati nel suo armadio, ogni notte uso una delle sue magliette a mezze maniche per dormire.
Hanno il suo odore, ma ho tremendamente paura che da un giorno all'altro possa svanire, ho paura di non riuscire più ad aggrapparmi a nulla di concreto che mi tenga vicina a lui.

Faccio un respiro profondo prima di sedermi sul letto e aprire il foglio che ho tra le mani.

C'era una volta, due anni fa, un ragazzo che si chiamava Harrison Stone. Quel ragazzo, amava ridere, amava scherzare e amava essere uno stronzo di prima categoria. Quel ragazzo ero io. Mi sono fatto quasi tutte le ragazze del liceo, ho fumato erba e ho rubato più volte nei negozi solo per puro divertimento. La mia vita mi annoiava, sempre così monotona.
Un giorno, il mio sguardo si è posato per sbaglio su una ragazza, il suo nome è Heaven. Aveva dei lunghi capelli castani, due occhioni verdi ed un fisico asciutto e carino. Ai miei occhi era perfetta. Sorrideva sempre, anche se dentro ai suoi occhi vedevo tanto dolore. Mi sono fatto coraggio e all'ultimo anno di liceo le ho chiesto se volesse venire con me al Prom. Ero deciso, la volevo.
Ma non la volevo per portarmela a letto, la volevo per renderla felice.
Finalmente avevo trovato la ragazza che pensavo fosse giusta per me, quella ragazza che preferiva guardarmi da lontano, invece che sbavarmi addosso come tutte le altre. Il suo sorriso quando l'ho invitata ce l'ho ancora impresso nella mente... Ma il destino ha voluto separarci.
Quando tutto sembrava andare per il verso giusto, qualcuno ha voluto portarmi via il mio angelo, Jennifer.
Dopo la storia di Jen, ho voluto indagare a fondo, perché ero convinto che mia sorella non si fosse suicidata, non era possibile. Dopo varie informazioni mi sono ritrovato alla UCLA insieme a Logan per ritrovare quella ragazza che mi aveva incasinato la testa. Una sera nel parcheggio con degli altri ragazzi, il destino ha voluto che proprio la ragazza che stavo cercando mi passasse davanti agli occhi. Ma è stato quando mi ha guardato che ho smesso di respirare, i nostri sguardi erano persi l'uno nell'altra.
Può esistere cosa più pura?
Heaven, stiamo affrontando questa battaglia insieme, non mollare.
Non sei solo un bel faccino, sei tutto quello che ho sempre desiderato e anche meglio. Adoro quando arrossisci solo per me e sei timida, e al contempo ammiro la tua forza e la tua determinazione in ogni occasione, questo piccolo grande mix del tuo carattere è letale per il mio cervello e per il mio cuore, ma lo amo. Sei la ragazza più forte che io abbia mai conosciuto e questo è solamente uno dei piccoli motivi per cui mi sento così fortunato ad averti.
Per te rinuncerei alla mia stessa vita, mi strapperei il cuore dal petto se servisse a renderti felice.
Ti ricordi quella notte a New York?
Il nostro primo bacio, ma anche il tuo primo bacio a 19 anni. Mi sono sentito così felice nel sapere che le tue labbra non erano mai state toccate da nessun'altro oltre a me.
Oggi ti sei donata a me completamente e per la prima volta nella mia vita ho fatto l'amore.
Non riesco a spiegare cosa siamo.
Non riesco a spiegarti cosa sei per me.
Quello che sento quando mi stai vicino non è possibile spiegarlo a parole.
Una volta che avremo vinto la nostra battaglia, staremo insieme per sempre. Saremo felici, magari ti sposerò e avremo dei bambini se vorrai.
Se dovessi perderti andrei fino in capo al mondo per trovarti.
Per sempre tuo.
Harry

Una lacrima cade sulla lettera di Harry ed io la stringo forte proprio sul cuore, dove lui sarà per sempre.

Apro la finestra e mi siedo sul davanzale con una sigaretta in mano.
Mentre aspiro il fumo che brucia i miei polmoni e allo stesso tempo mi da sollievo, guardo il cielo e continuo a piangere ancora.
Perché proprio tu, Harry?
Dovevamo essere felici insieme, noi due.

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