62

1.3K 45 0
                                    


Lo guardo negli occhi, vedo tutto il dolore che sta provando e in fondo... io lo capisco. Ho passato il suo stesso dolore e ancora non è passato del tutto, continuerà a fare male.

Hanno ragione quando dicono che la verità fa male, soprattutto se è una verità che sembra provenire da una dimensione parallela.
Chi penserebbe mai che il proprio padre sia un assassino? O che sia coinvolto in un'omicidio?
È una di quelle cose a cui non vorremmo mai credere.
Ti ripensi da bambino, quando tuo padre ti spingeva mentre eri sull'altalena o quando ti aiutava a sconfiggere i mostri sotto al letto prima di dormire. Pensavi che fosse il tuo eroe, ma alla fine, tutte le cose che avevi costruito con cura sono crollate in un istante. Non c'è modo di rimettere insieme i pezzi: una volta che si sono frantumati, restano tali per sempre.

Alla famiglia Dion è capitato proprio questo.

«Adrian, voglio perdonarti per quello che hai fatto» mormoro sicura provando ad incrociare il suo sguardo.

Io credo a lui.
Credo a quello che ho appena visto.
Credo all'orgoglio che ho appena visto distruggersi dentro a mio cugino.
Credo alle sue lacrime.
Credo nella sua rabbia.
E spero con tutto il cuore che un giorno possa stare bene, e che possa trovare dentro di sè la forza di andare avanti.

«Dici sul serio?» mi domanda con gli occhi spalancati ed un sorriso sincero.

«Certo. Ti credo, Adrian» gli assicuro.

***

Quando torniamo in cucina Harry sta preparando il caffè, anche se oramai è tardi.

«Tutto bene?» domanda Harry davanti a tutti.

Annuisco e gli sorrido.
Appena Harry vede il mio sorriso, capisce subito e sorride anche lui felice.

«Mi dispiace per tutto, ragazzi» mormora visibilmente a disagio mio cugino, guardandoci tutti.

«Se Heaven ti ha perdonato, non vedo perché non possiamo farlo anche noi» alza le spalle Logan. «Ma se ti azzardi a fare qualcosa un'altra volta ti spezzo il collo» gli punta il dito Logan.

«Sei perdonato» gli sorride Lexie.

Tutti guardiamo Harry, manca solamente lui. Incrocio le dita e spero che capisca ogni cosa.

Lo vedo passarsi una mano fra i capelli e alla fine viene verso di noi.
Mentre mi preparo al peggio, Harry stringe Adrian in un abbraccio.

Tutti tiriamo un sospiro di sollievo.

«Come lo vuoi il caffè?» gli domanda alzando un sopracciglio.

«Due cucchiaini di zucchero, grazie» gli risponde mio cugino, ancora un po' sconvolto.

Logan ci fa cenno di sederci al tavolo insieme a lui e Lexie e facciamo come dice.

«Stai male?» gli domanda Lexie.

«Direi...» sbotta ironicamente Adrian, alzando gli occhi al cielo.

«Vedi di tirarti su, Adrian. Accettalo e basta senza rimuginarci troppo» gli consiglia Logan. «o finirai per impazzire»

«Ha ragione» intervengo io.

«Lo so, avete ragione. Ma è difficile... fino ad oggi credevo... e invece ora... ah!» sbuffa scuotendo la testa.

«Ti capisco» sussurro, «ma non vuol dire che la nostra vita sia finita. Personalmente mi sento molto più al sicuro con loro due dentro» mormoro e lui annuisce.

«Cambiamo argomento, non vedete che ci sta male?» interviene Harry posando sul tavolo le tazze di caffè.
Si siede tra me e Adrian.

«Heaven sei sicura che puoi bere così tanto caffè?» mi domanda Lexie.

«Perché?» interviene Adrian confuso.

Gli sorrido. «Sono incinta.»

Adrian rimane a bocca aperta e mi fissa. Poi gira lo sguardo verso Harry per chiedere conferma.

«Okay, per oggi ho scoperto troppe verità» sbuffa. «Ma... sono felice per voi due» dice semplicemente.

«Grazie, ma ti assicuro che se mio figlio sarebbe stato in pericolo dopo la tua furbata di oggi, saresti sotto terra in questo momento» dice minaccioso Harry per poi sorridere e dargli una pacca sulla spalla.

«Giusto» mormora Adrian.

***

«Io vado allora, ma teniamoci in contatto, okay?» mi domanda speranzoso ed io annuisco prima di abbracciarlo.

«Adrian, torna a trovarci quando vuoi. Sei il benvenuto» gli assicura Harry sorridente e Adrian lo ringrazia.

Dopo ulteriori saluti Adrian va via ed io mi sento come se mi fossi tolta un enorme peso da dosso.

La cosa a cui non posso fare a meno di pensare è a quanto Harry abbia un cuore grande, anche se lo nasconde e lo nega il più delle volte. Ha perdonato mio cugino e gli ha addirittura detto che può tornare qui quando vuole. Sorrido e scuoto la testa: Harry non finirà mai di stupirmi.

«Posso sedermi con te?» mi domanda lui.
È in piedi con le mani nelle tasche dei suoi pantaloni e mi guarda.

«Da quando Harrison Stone domanda il permesso in casa sua?» domando ironica facendolo sorridere.

«Da quando ci sei tu» alza le spalle sedendosi.

Gli passo una mano fra i ricci morbidi e al mio tocco lui sembra rilassarsi.
Penso a tutto ciò che è accaduto oggi e trattengo un sorriso.

«Hey! Perché hai smesso?» protesta Harry come un bambino.

Alzo gli occhi al cielo scherzosamente e torno ad affondargli la mano fra i ricci.

«Sei arrabbiata con me?» mi domanda dopo qualche minuto.

«Dovrei?» gli domando alzando un sopracciglio.

«Be', ti ho mentito...» borbotta confuso.

Oh, quello!

«Mi hai mentito per farmi stare male?» gli chiedo, anche se so già la risposta.

Alza lo sguardo verso di me con gli occhi spalancati.

«Cosa? No! Heaven, sai che non farei mai nulla per farti stare male di proposito!» mormora allarmato.

«Allora no, non sono arrabbiata con te» gli sorrido.

I suoi lineamenti si ammorbidiscono, doveva essere proprio preoccupato. Trattengo un sorriso al pensiero.

«Posso... ehm... toccarti la pancia?» mi domanda imbarazzato.

Gli sorrido e annuisco alzandomi la maglia. Harry guarda la mia pancia come se fosse incantato. Sorride scuotendo la testa e le fossette che gli si formano ai lati della bocca sono adorabili.

«So che sei incinta solo da un mese, ma adesso che lo sappiamo, noto che ti sei gonfiata un po' proprio qui.» Afferma sorridente toccando delicatamente la piccola protuberanza per poi lasciarci un bacio.

Forse pensa che io non lo abbia sentito, ma ha sussurrato un ti amo prima di avvicinarsi con le labbra sulla mia pancia.

EVENING Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora