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Dopo una doccia bollente siamo tutti seduti sui divani in salotto.
Lexie e Logan su un divano, Harry ed io nell'altro. Finalmente, dopo tanto tempo, sembra che tutto sia ritornato alla normalità. Harry, che ha finalmente recuperato la memoria, ci racconta tutto per filo e per segno di ciò che è accaduto quando noi lo credevamo morto.

«Okay, questo è veramente strano ma... ci può anche stare. Ma che mi dite della bara e del finto funerale?» domanda Lexie con un pacco di patatine in mano.

«Be', Lexie penso che questo rimarrà un mistero. E sapete una cosa? Non mi importa perché io sono qui, sono vivo e finalmente posso tornare a rompervi le palle!» esulta Harry.

Tutti noi scoppiamo a ridere, se mesi fa ci avessero detto che Harry sarebbe stato di nuovo qui con noi a ridere, sicuramente non ci avremmo creduto.

Logan e Lexie, decidono di andare a prendere qualcosa d'asporto da mangiare per stasera, lasciando me ed Harry da soli: so che lo hanno fatto di proposito.

«Perchè mi hai lasciato quella lettera?» domando ad Harry una volta che siamo rimasti da soli.

In effetti me lo sono chiesta molto spesso il motivo. Forse lui se lo sentiva che qualcosa sarebbe andato storto quella notte.

«Perchè pensavo che avremmo avuto qualche difficoltà. E infatti così è stato, ma non potevo andare all'altro mondo senza farti sapere ciò che eri e sei per me» mormora guardandomi dritto negli occhi.

Le sue gemme verdi sono ancora più belle di come le ricordavo. Mi è mancato da morire. Mi basta guardarlo negli occhi e respirare il suo odore per dimenticare tutto il dolore che ho provato.

«Ho rispettato la mia promessa» mi sorride. «Ti avevo promesso che sarei tornato da te»

Gli sorrido. «Lo hai fatto» annuisco.

«Anche se fossi andato all'inferno, avrei trovato sicuramente un modo per tornare da te»

«Ti amo Harry» gli dico.
Sento il bisogno di dirglielo, sento il bisogno che lui lo sappia per davvero.

«Ti amo, Heaven. Ti amo davvero tanto. Penso di amarti da quando andavamo al liceo» mi confessa con un sorrisetto.

«Non importa. Ciò che importa è che mi ami adesso, in questo istante» sussurro.

Harry mi prende la mano e la fa combaciare sulla sua, poi se la porta alle labbra e ci lascia un bacio.

Sento le sue mani fredde sul mio viso, scendono ad accarezzarmi la nuca. Harry mi guarda confuso appena tocca la catenina attorno ad esso, tira fuori dalla mia maglietta il ciondolo che porto al collo: la sua collana.

«L'hai sempre tenuta?» mi domanda sorpreso.

«Ogni giorno» sospiro.

«Ricordi quando te la diedi?» mi domanda sorridendo.

«Certo! Come posso dimenticare quel giorno?» gli sorrido.

«Io di certo non lo dimenticherò mai. Questa collana era un regalo speciale, sono contento che la tenga tu. L'aeroplanino di carta è sempre stato molto significativo per me»

Ci guardiamo negli occhi, Harry prende il mio viso avvicinandolo pericolosamente al suo ed io mi sento andare a fuoco. Lo voglio e ora.
Posa le sue labbra sulle mie per un bacio lento e dolce, che dopo un po' si trasforma in qualcosa di più passionale. Mi solleva per le gambe e mi porta in camera chiudendo a chiave la porta.

***

«Questa pizza è davvero la fine del mondo!» mormora estasiato Logan.

Harry ridacchia e Lexie annuisce.

«Te lo credo Logan, sono italiani» lo informo.

«Anche io so fare la pizza in questo modo, forse sarebbe anche più buona la mia» si vanta Lexie mentre è intenta ad addentare un pezzo di pizza.

Harry, Logan ed io ci fissiamo trattenendo le risate: sappiamo tutti delle doti culinarie di Lexie.
Lexie e cucinare, non vanno proprio bene nella stessa frase.

«Che avete da ridere?» ci fulmina con lo sguardo appena nota i nostri sorrisetti complici.

Logan a momenti si strozza con il boccone di pizza che ha in bocca.
Beve la birra dal suo bicchiere per non morire soffocato.

«L'ultima volta che hai cucinato, Lexie, in questa casa sembrava che ci fosse una nube» dice calmo Harry mentre gesticola.

Lei lo fulmina con lo sguardo ma poi sorride e noi facciamo lo stesso, perché tutti ci rendiamo conto che lui è tornato lo stesso Harry di sempre.
Il nostro Harry. Il mio Harry.

«Sono felice Harry che ricordi proprio tutto, davvero. Ma, se oggi non fossimo tutti qua felici seduti in cucina a mangiare della pizza, ti avrei strozzato con le mie mani. Ma per oggi, posso solo dirti: bentornato a casa» gli sorride Lexie alzandosi per abbracciarlo e lui ricambia sorridendo.

«Grazie Lexie, ti voglio bene. Ma questo non cambia la mia opinione sulla tua pessima cucina. Davvero, è veramente pessima» ghigna Harry.

E tutti scoppiamo a ridere un'altra volta, Lexie compresa.

In questo momento siamo tornati quelli che eravamo una volta: una famiglia. Forse tutto il dolore che abbiamo passato non è stato invano.
Lo passerei altre mille volte, se avessi la certezza che poi mi troverei di nuovo qui, con tutti loro.

Dopo cena Lexie e Logan si offrono di sistemare la cucina. Harry ed io usciamo sul balcone per fumare una sigaretta. Il divano in vimini e il tavolino sono completamente asciutti grazie alla tettoia. Il diluvio è uno spettacolo visto da qua fuori, e se prima di Harry tutto questo mi spaventava, dopo di Harry tutto questo mi rende felice.

Avvicina l'accendino alla mia sigaretta e dopo avermela accesa mi fa sedere sulle sue gambe.

«Posso sedermi anche di fianco a te, il divano è abbastanza grande per entrambi» gli faccio notare sorridendogli.

Guardo le sue labbra mentre aspira e butta fuori il fumo disegnando dei piccoli cerchi che vengono distrutti all'istante dal vento.

«Lo so, ma sono stato così tanto tempo lontano da te, che adesso voglio averti il più vicina possibile» mi confessa con un gran sorriso.

D'istinto abbasso la testa e arrossisco.

«Certe cose non cambiano mai» scuote la testa ridendo.

«Tipo cosa?» gli domando.

«Tipo le tue guance che vanno a fuoco. E tipo che ti amo» mormora.

«Ti amo anch'io, Harry» gli dico sinceramente.

Lui sorride ed entrambi rimaniamo in silenzio ad ascoltare il rumore della pioggia. Appoggio la testa sul suo petto caldo coperto solamente da una maglietta a mezze maniche grigia, mentre la sua mano mi accarezza dolcemente il braccio.

«A cosa pensi?» mi domanda.

«A New York» ammetto. «E tu?»

«Che finalmente, ora niente e nessuno potrà più dividerci» sussurra.

Appoggia le sue labbra calde sulle mie e niente è paragonabile a questo momento perfetto.
Qui, tra le sue braccia: questo è il posto dove voglio stare per sempre.

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Con questo capitolo si conclude la SECONDA PARTE di EVENING!
Mi scuso per l'attesa ma avevo un esame molto importante da fare e di conseguenza ho aggiornato poco!
Ci vediamo prestissimo con la PARTE TERZA insieme a nuovi personaggi e altre sorprese ♥️

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