(past)
Per quella che deve essere la tredicesima volta da quando mi sono svegliato, entro con il cellulare in rubrica e seleziono il nuovo contatto di Jimin. Come le volte precedenti, la chiamata non parte nemmeno.
Non lascio il tempo alla voce robotica di iniziare a dire di essere spiacente che la taglio sul nascere e mollo il telefono sul tavolino del bar a cui io e mio padre stiamo facendo colazione. O meglio, dove lui sta facendo colazione. Io mi limito a guardare la mia tazza di cappuccino che ormai a smesso di fumare i suoi vapori aromatici da un pezzo. Ci do una mescolata con il cucchiaino di tanto in tanto.
Il bar è ancora mezzo vuoto, per nostra fortuna. L'atmosfera è tranquilla e rilassata tra i clienti silenziosi e forse un po' assonnati. Qualcuno di loro, come noi, ha le valigie schiacciate sotto il tavolo. Dal bancone provengono i tipici suoni delle stoviglie che si prendono contro, dell'acqua che scorre nei lavandini, della macchinetta del caffè. Il tutto è ripreso da un signore e dalla sua modesta videocamera, preceduto da un secondo uomo armato di microfono, probabilmente un giornalista, che si accinge a intervistare il proprietario del locale. A quanto pare siamo capitati durante un anniversario di apertura.
Mio padre solleva la testa dal giornale locale che sta leggendo. E' domenica, ma dato che la mamma non è qui per rimproverarlo non si è rasato la barba come suo solito. In questo locale piccolo e essenziale, tutto colori turchesi, legno bianco e conchiglie, potrebbe essere scambiato per un marinaio un po' fuori rotta con i suoi abiti comodi da viaggio.
Finalmente si torna a casa. Dopo due infinite settimane rivedrò la mia città.
Non ci sarebbe pensiero più felice al momento, se solo Jimin rispondesse alle mie telefonate.
Ieri sera alla fine non ci siamo più visti. Non che mio padre sia il tipo da gridarti contro, ma ha lasciato intendere molto chiaramente che sarebbe stato meglio per me se non fossi uscito di nuovo dopo avergli portato le chiavi dell'appartamento. Ovviamente da un lato aveva ragione, dato che oggi siamo in partenza, ma dall'altra avrei almeno voluto dire a Jimin di non aspettarmi in centro.
Qualsiasi cosa io facessi per distrarmi e cercar di far scorrere le lancette dell'orologio, l'immagine di lui, bagnato fradicio, tutto intirizzito ad aspettarmi contro la parete di un qualche bar, non faceva altro che tornarmi in mente. Mi ha già detto di avermi aspettato per delle ore in spiaggia la mattina. Magari, non vedendomi, ha addirittura percorso a ritroso la scorciatoia di cui mi aveva detto che collega il centro e lo strapiombo.
E poi c'è la questione aperta della scommessa.
Non devo attenermici davvero, giusto? Non posso fare una cosa come chiedere a mio padre di partire senza di me, o chiedergli di prendere un'altra settimana di permesso, o di buttare via i soldi del mio biglietto aereo e quello del treno. Ma figuriamoci, non esiste. Non si può fare. Lo deve sapere di per certo anche Jimin; lo avrà proposto tanto per. Come io sapevo che gli avrei restituito la collana l'istante successivo, lui avrà saputo che mi avrebbe lasciato andare senza tante storie alla fine.
Eppure la sensazione è la stessa. Sono consapevole del fatto che non esista la benché minima possibilità di prolungare il mio pernottamento qui, ma mi sento sulle spine esattamente come se lo dovessi chiedere davvero. Che faccio, glielo dico? O no?
Magari poi lo chiedo a papà, lui mi dice di sì e poi scopro che Jimin mi stava prendendo in giro.
E se solo rispondesse al dannatissimo cellulare lo potrei scoprire.
Ma non glielo avevo detto che il mio treno parte alle nove? Forse pensava che intendessi di sera.
Papà ha detto che per le otto e trenta vuole essere in stazione. Sono le otto meno dieci.
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Inghiottito dal Mare, Rapito dalla Luna - UNDERNEATH THE MIRROR (BTS Yoonmin)
Hayran Kurgu[Il cartaceo di "Inghiottito dal Mare, Rapito dalla Luna" è già disponibile su Amazon!] Yoongi è costretto dalla madre a frequentare una psicologa da quando i suoi comportamenti lasciano intendere che in lui ci sia qualcosa di profondamente sbagliat...