Capitolo 5

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I passi svelti di Rachel si udirono fin lì, Lara uscì dalla camera di Ethan e vide la donna chiudere la porta alle spalle di un ragazzino alto quasi quanto lei; doveva essere James, il fratello di Ethan. Aveva la sua stessa corporatura, ma era leggermente più magro, i capelli, invece, li aveva copiati dalla madre, anche se presentavano qualche sfumatura di nero; gli occhi non erano di ghiaccio, ma di un nocciola intenso.
«Ciao.» la salutò non appena la vide.
«Ciao.» gli sorrise e si avvicinò a lui nel salone. Aveva ancora lo zaino sulle spalle e il giubbotto.

La ragazza strinse la mano al ragazzino.
«Tu dovresti essere Lara.» la sua presa era salda.
«E tu dovresti essere James.» gli sorrise.
«Esatto.» ricambiò «Vieni, Lara, ti faccio vedere camera mia.» si tolse lo zaino.
Rachel, che stava preparando la cena mentre i genitori di Lara sistemavano le ultime cose, sorrise nel vedere il figlio comportarsi da vero gentiluomo.
«D'accordo, fammi strada.» gli rispose.
«Camera mia è molto meglio di quella di mio fratello.»
Lara sorrise, ma quando James aprì la porta capì quello che volesse intendere. La camera di James era molto più spaziosa perché il letto, più piccolo, era disposto in un angolo; inoltre la finestra era ampia e rendeva la stanza molto luminosa.

Se Ethan amava la musica, James, dal canto suo preferiva lo sport: le mensole erano piene zeppe di trofei e medaglie vinte con la squadra di calcio della scuola.
«Wow, sei un campione!» esclamò.
«Non lo metto in dubbio.»
Poi l'espressione di James cambiò «Sai, con me puoi parlare.» disse serio.
Lara incrociò le sopracciglia «Stiamo già parlando, no?»
«No, intendevo che non devi preoccuparti di cosa io possa risponderti perché non posso svelarti nulla del tuo passato.»
Lara quasi rise a causa dell'enfasi e dell'espressività con la quale in ragazzino aveva sottolineato la parola "svelarti". Per essere così giovane era alquanto sveglio ed intelligente.
«Non ci siamo mai visti prima?» gli chiese.
James scosse la testa «No. Questo è il nostro primo incontro, ci siamo appena conosciuti. Con me puoi essere te stessa. Con me, qualunque cosa tu dica non sbaglierai mai.»
Wow. Quel ragazzino era davvero in gamba. Aveva un'ottima parlantina e ci sapeva fare.

Lara sorrise «Grazie, James.»
«Non ringraziarmi. È una cosa del tutto normale.»
Perdere la memoria non era proprio da tutti i giorni, questo la faceva sentire molto a disagio, ma James aveva ragione: forse bastava solo essere sé stessa. La sé stessa di adesso.

«Quanti anni hai, James?»
«Dodici, perché?»
«Sei molto intelligente e maturo per un ragazzino della tua età.»
«Grazie. Tu sei molto simpatica.»

James le piaceva un sacco. Le sarebbe piaciuto avere un fratello.
«Tu, invece, quanti anni hai?» le chiese.
Lara fece per rispondere. Ma si bloccò. Non lo sapeva.
«Non è carino chiedere l'età alle donne.»
Lara sussultò sentendo alle sue spalle la voce di Ethan.
«Ciao, fratello.» James lo salutò con un cenno della testa.
Ethan raggiunse Lara e la affiancò.
«Lui può chiedermelo, ci stiamo conoscendo.» lo informò.
Non era stata una buona idea rispondere in quel modo. Adesso che gli avrebbe detto?
«Lara compirà diciotto anni il 20 Luglio.» Lara guardò Ethan affascinata, lui la conosceva meglio di quanto immaginasse.
«Come lo sai?» gli chiese.
«Ho sentito la tua data di nascita in ospedale.»
Gli occhi di Ethan tremarono, Lara ebbe l'impressione che avesse mentito. Di nuovo, la voce nella sua testa le suggerì che lei ed Ethan si conoscevano bene. Avrebbe dovuto dare ascolto a quella vocina, ipotizzò che fosse la sua memoria del passato che desiderava riaffiorare.

«Allora sei di poco più giovane di Ethan.»
James distrasse la ragazza dai suoi pensieri.
«Davvero?» chiese «Quando compirai gli anni?» continuò rivolgendosi ad Ethan.
Lui abbassò lo sguardo «Tra qualche settimana.»
«Già. Vecchio.» scherzò James.
Lara sorrise.
«Lo sai?» il ragazzino guardò Lara fisso negli occhi, serio in volto «Hai proprio un bel sorriso.»
«Oh, ma che gentiluomo, grazie!» sorrise ancora.
«Già.» continuò James «Lo aveva detto, Ethan, che tu fossi una bella ragazza.»
«Ok, basta così, James!» Ethan sollevò il fratello dal pavimento, lo caricò sulla spalla e lo portò via.

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