Unforgettable

Capitolo 19

La mattina del lunedì, i corridoi della scuola brulicavano di persone.
Generalmente non si respirava tanto entusiasmo nell'aria, soprattutto di lunedì, ma quella settimana sarebbero iniziati i preparativi per la festa primaverile che si teneva nel loro istituto ogni anno.

Lara aveva appreso, mediante Christine, che il comitato studentesco, di cui la ragazza faceva parte, organizzava quella festa anche per celebrare il termine della stagione di football, di cui gli studenti andavano molto fieri.

A Lara il lunedì piaceva per ben altri motivi: il lunedì seguiva inglese insieme ad Ethan.
Sebbene non parlassero quasi per niente, Lara sapeva che Ethan non la lasciava andare neanche per un secondo con lo sguardo.

A metà lezione si girò nella sua direzione. Come si sarebbe aspettata, lui la stava guardando.
Gli occhi di lui la sciolsero con un solo sguardo, il suo sorriso ebbe lo stesso effetto.
Lara non poté trattenersi dal ricambiare il sorriso.

Dietro di lei, Christine diede un calcio alla sua sedia, costringendola a tornare alla realtà.
L'amica mimò un: "Che stai facendo?" con le labbra.
Tutti e tre tornarono a seguire la lezione.

*

«Avanti Lara, sputa il rospo: quello cos'era?» l'accento francese di Christine riecheggiò nel pensiero di Lara.
La ragazza stava sistemando i libri nel suo armadietto, alla fine della lunga giornata scolastica e Lara le faceva compagnia.
Passare il tempo con la rossa era la cosa più vicina alla normalità che Lara potesse fare.
«"Quello" cosa?» ribatté.
Christine le lanciò uno sguardo di ovvietà «Lo scambio di sguardi con mister musicista.»
Lara arrossì «Niente.» sussurrò.

Christine chiuse sonoramente l'armadietto e tutti i ragazzi vicini a loro si voltarono, spaventati.
Lara le fece cenno di fare meno rumore.
«Niente!? Da quando mi dici le bugie, signorina?» la rimproverò l'amica.
Lara alzò le spalle.
Si incamminarono verso l'uscita, in silenzio.
Poi Christine le canticchiò in un orecchio «Qualcuno qui si è preso una bella cotta per il padrone di casa.» 
Lara si girò di scatto, zittendo con una mano l'amica.
«Non è così.» sussurrò.

Sotto la sua mano, la bocca della ragazza si schiuse in una risata «E come sarebbe, scusa?» riuscì a dire, non appena Lara la liberò.

Oh, no.
Christine si sbagliava: non era solo una cotta.
«Beh...»
D'un tratto Lara inciampò nei piedi dell'amica che le si era parata di fronte e che le impediva di proseguire «Lara, andiamo dritte al punto. Tu ed Ethan siete mai rimasti soli a casa?»
Di tutta risposta Lara arrossì, lasciando che l'amica fosse in grado di dedurre la risposta.

Riprese a camminare, mentre Christine saltellava al suo fianco «Bene, bene...  E l'avete fatto?»
Lara si bloccò di scatto, avvampando «Christine, ma cosa dici?» urlò.
La ragazza rise di gusto alla reazione di lei «Andiamo, Lara, sai a cosa mi riferisco... Insomma, hai perso la memoria, non sei mica tornata ad avere cinque anni!»
«No... Intendevo ... Ma come ti è venuto in mente?»
Christine, dal canto suo, continuava a ridere «Rilassati, sto solo scherzando.»

I lineamenti del volto di Lara si rilassarono. Non era veramente arrabbiata con lei.
Le due continuarono a camminare, osservando il gruppo di arte che appendeva i manifesti del ballo sui muri e all'ingresso.
«Con chi ci andrai? Il bel musicista o il rude giocatore di football?»
Lara sbuffò «Ethan non me lo chiederebbe mai.» ammise con una vena di tristezza «Mark, invece, non lo ha ancora fatto. Ma se lo facesse non sono sicura di voler accettare.»
«Perché?»
Lara scosse la testa «Non sono sicura nemmeno di voler partecipare al ballo...»
«E perché? »

Lara stava per rispondere all'amica, quando sentì una voce chiamare il suo nome dal fondo del corridoio.
Kim e Kate correvano nella loro direzione, portando su loro stesse lo sguardo di tutti i ragazzi che si apprestavano ad uscire da scuola.
«Ragazze, vi abbiamo cercate ovunque.» ansimò Kate.
«Prendete fiato.» suggerì Christine.
«Io e Kate pensavamo di andare tutte insieme a cercare il vestito per il ballo di primavera domani sera, che ne dite?»