Capitolo 33

226 18 2
                                    

Il martedì era il giorno di riposo settimanale del locale in cui Ethan suonava. Quel martedì, però, a detta di Michael, era il compleanno della figlia del proprietario, quindi avrebbero organizzato una grande festa, alla quale i musicisti migliori del locale si sarebbero esibiti.
Lara non rimase sorpresa dal fatto che Ethan facesse parte di quel gruppo di persone; da quando lo aveva sentito suonare aveva capito che il ragazzo era dotato di un talento indiscutibile.

«Sai? Mi sembra di aver visto la sua auto nel parcheggio della scuola.» Michael camminava al suo fianco; quel commento la distolse dai suoi pensieri.
«Sul serio?» borbottò, dedicandogli la sua completa attenzione.
Il ragazzo prese a ridere, scalciando un ciottolo con la punta della scarpa da ginnastica «Hai finalmente ascoltato qualcosa che ho detto, ragazzina!»
Lara scosse la testa, sospirando.

In realtà aveva ascoltato ogni parola del discorso di Mike: le aveva chiesto se, in cambio del favore che le stava facendo, lei avesse potuto mettere una buona parola sul suo conto con Christine.

Lara era tentata di dirgli che non ce ne fosse bisogno, che la sua amica si era presa da tempo una bella cotta per lui. In realtà, Christine non sapeva che Lara lo aveva capito, d'altra parte come avrebbe non potuto?

«Mike, perché non le chiedi solo di uscire?»
Mike alzò un sopracciglio «Allora mi hai ascoltato per davvero?»
Lara gli lanciò un'occhiataccia «Perché ti stupisci? Stiamo parlando, io ascolto te e tu ascolti me.»
Mike scosse la testa, sorridendo «Credevo fossi immersa nei tuoi pensieri...»
Era vero, il volto di Ethan, i suoi gesti, le sue parole, erano un chiodo fisso nei suoi pensieri, eppure, ci si era talmente abituata, da riuscire a pensare anche ad altro, ad ascoltare altri discorsi sebbene continuasse a tenerlo in testa.

«Allora, le chiederai di uscire?» insistette.
Il ragazzo guardò davanti a sé «Per ora pensiamo a risolvere la tua questione.» disse.
«Hai davvero visto la sua auto nel parcheggio?» chiese, abbassando gli occhi al suolo, imbarazzata. Non voleva passare per quella che non pensava ad altro al di fuori di un ragazzo che le stava dando problemi.
«Sì, l'ho vista davvero.»
Inclinò la testa da un lato «Credi che mi stia evitando.»
«Credo che, ultimamente, Ethan non sia tanto in sé. Qualunque cosa sia successa, lo ha mandato fuori di testa.»
Lara avvertì una morsa allo stomaco, sentendo di essere la causa del malessere del ragazzo «Non avrei mai dovuto forzarlo a...»
Michael le posò una mano sulla spalla, obbligandola a guardarlo negli occhi «Non è colpa tua. Ethan è fatto così, tiene tutto dentro e quando non può più sopportare il peso delle cose, esplode, fa scelte sbagliate e si autodistrugge. È già successo in passato.»
Mike si riferiva al "padre" di Ethan e James; lui voleva solo rassicurarla, Lara lo sapeva, ma non poté fare a meno di pensare che aveva causato ad Ethan uno sconforto tale da comportarsi come quando aveva aveva sofferto a causa del padre. Si sentì disgustata da sé stessa, consapevole di essere capace di fare del male alla persona che amava.

Interruppe il flusso dei suoi pensieri quando Mike si fermò improvvisamente, fissando una moto nera e lucida. Lara non ne capiva niente, ma le piaceva in quanto ad estetica.
Michael porse un casco a Lara, che aveva tirato fuori da chissà dove, o forse lo aveva sempre avuto con sé, ma Lara era troppo distratta per rendersene conto.
Sgranò lo sguardo «È tua?» indicò la moto col pollice.
Doveva aver messo su un'espressione buffa, perché Michael iniziò a ridere «Mai salita su una moto?»

Adesso che i ricordi erano finalmente tornati ad abitare la sua memoria, Lara si sentì in un certo senso orgogliosa di conoscere la risposta vera «No, non l'ho mai fatto.»
«Indossa il casco, non sono spericolato, sta' tranquilla.»

Lara obbedì, mentre Michael era già alla guida e aveva avviato il motore; montò dietro al ragazzo, terrorizzata e curiosa allo stesso tempo «Non ti facevo tipo da moto.»

UnforgettableDove le storie prendono vita. Scoprilo ora