Capitolo 43

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«Che sfortuna, non posso crederci!» erano almeno due ore che Christine si lamentava a causa delle notizie fresche che provenivano dal consiglio studentesco.

Lara poté soltanto sorridere delle espressioni dell'amica che si disperava, mentre sorseggiava un tè freddo al bar del centro commerciale.
«Come possono ritardare il ballo alla settimana dopo il diploma?» piagnucolò.

Mike, seduto al suo fianco, le accarezzò la schiena «Chris, che altro avrebbero potuto fare? Sei stata tu a proporre di organizzare il ballo all'aperto, non puoi far nulla contro le previsioni del meteo. Preferiresti che il temporale guasti il tuo splendido abito?» la provocò.

Erano appena usciti dal negozio dove Christine avevo comprato il suo vestito e Mike aveva ragione nel dire che fosse splendido.
Mike ci sapeva proprio fare con Christine, sembrava fatto a posta per lei, riusciva a calmare i suoi capricci e a prendersi cura di lei.

«No, hai ragione.» sbuffò alla fine.
Mike sorrise soddisfatto di sé stesso e Lara si stupì del fatto che la sua amica avesse ceduto e messo da parte il suo orgoglio.

«La vera tragedia, qui, è che il giorno della cerimonia del diploma coincide con il mio compleanno.» aggiunse il ragazzo.

Christine e Lara si scambiarono un sorriso «Quindi niente festa?»
«La festa si farà.»
Per un animale da festa come Mike, era difficile dover accettare il fatto che la sera del suo compleanno sarebbe stata la stessa della cerimonia del diploma.

Ma conoscendolo, aveva già escogitato un piano per attirare più persone alla sua festa piuttosto che a qualsiasi altro party che si sarebbe tenuto.
«Ti prego, Mike, dicci di più.» Christine usò una voce dolciastra che ricordava tanto quella di Kim, ma ebbe comunque effetto su Mike.
«E va bene, ma tenete la bocca chiusa, deve essere una sorpresa ancora per un po', così la gente si incuriosirà.»

Le due ragazze mimarono di chiudere una zip sulle labbra facendo sorridere e sospirare Michael.

«La festa sarà a casa di Pablo.» disse.
Lara incrociò le sopracciglia «Credevo che Pablo vivesse in Spagna.»
Mike annuì «È così, ma hanno ancora la loro vecchia casa qui.» sorrise «Non è poi così vecchia... È una modernissima casa con una fantastica piscina.»

Gli occhi di Christine presero a brillare come due stelle, incapace di contenere il suo entusiasmo «Festa in piscina!» urlò.
In preda all'euforia si voltò verso Mike e gli stampò un bacio sulle labbra, lasciandolo di stucco.

Lara sorrise alla dimostrazione d'affetto e abbassò lo sguardo sul suo caffè, concedendo ai due un attimo di privacy.
Nonostante stesse facendo uno sforzo immane per non pensarci, l'immagine di Ethan la tormentava ogni volta che vedeva due persone scambiarsi effusioni.
Morse l'interno del labbro per cercare di focalizzarsi sul dolore e non sul volto del ragazzo.

«Tu non sei contenta, Lara?» Christine prese le mani dell'amica nelle sue e le strinse, facendo in modo che lei tornasse a guardarla.
Lara sorrise e annuì «Certo! Ma credo di dover comprare un costume ... Quindi grazie per avermelo detto, Mike.»
Il ragazzo abbassò il capo leggermente, in risposta.

Christine, invece, la guardò sospettosa.
Lara alzò le spalle «Che c'è?»
La rossa si abbandonò allo schienale della sedia e incrociò le braccia sul petto.

Oh no...
Quando Christine assumeva quella posizione significava solo una cosa: interrogatorio.

«C'è qualcosa che non va in te. A cosa stai pensando?» sbottò, premendo le sue labbra color ciliegia l'una contro l'altra.

Ecco.

Lara sospirò sconfitta e fece per arrendersi allo sguardo investigativo della sua migliore amica, ma Mike bloccò la sua risposta sul nascere e parlò al posto suo.

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