Capitolo 44

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Il giorno del diploma sembrò arrivare prima del previsto, ma Lara aveva già avuto un regalo fantastico: nel fine settimana la sua famiglia avrebbe finalmente traslocato nella loro vecchia, nuova casa che era stata ricostruita a partire da zero.

«Lara, sbrigati! Faremo tardi!» l'urlo di Claire si udì in tutto l'edificio.
Lara sospirò e si lasciò scappare un sorriso al pensiero che sua madre non vedesse l'ora di arrivare alla cerimonia; quindi prese la toga e il cappello e uscì dalla sua stanza.

Claire si era preoccupata di legare i capelli della figlia in uno chignon basso, così che il cappello le fosse calzato a pennello, avendo però cura di lasciare alcuni riccioli biondi a contornarle il volto; aveva, senza dubbio, un aspetto professionale.

I suoi genitori insistettero per scattarle delle fotografie prima di arrivare a scuola.

La cerimonia si sarebbe tenuta nell'auditorium della scuola, dove i ragazzi del gruppo di teatro mettevano in scena le loro opere a fine anno. La stanza era abbastanza grande da contenere tutti i diplomandi e le loro famiglie.
D'altra parte, l'Istituto non era fra i più grandi dello stato, perciò non erano molti i ragazzi che quel giorno avrebbero lanciato in aria il tocco.

Lara salutò i suoi genitori che andarono a sedersi dove erano accomodati tutti gli altri partenti, cercò Christine tra gli studenti e quando la trovò indossarono le loro toghe e andarono a sedersi dove era previsto.

Christine era stata scelta dal comitato studentesco per recitare il discorso ai diplomandi.
L'avevano scelta per il suo carisma, per la sua voce squillante e anche per la sua faccia tosta.
La rossa aveva provato con Lara il discorso un miliardo di volte, ma quella fu la prima volta in cui Lara udì la voce dell'amica trapelare di emozione.

Quando ebbe terminato, sia gli studenti che il resto dei presenti applaudirono vigorosamente finché Christine non lasciò il microfono e tornò al suo posto.

L'emozione che aleggiava nell'aria aveva portato alcune persone a commuoversi, Lara non avrebbe pianto, né lo avrebbe fatto Christine; loro due sarebbero state amiche anche dopo il diploma, la fine della scuola non le avrebbe separate, perciò non avrebbero pianto. La scuola non aveva fatto altro che unirle, perciò nel loro cuore non vi era altro al di fuori della gioia e della gratitudine.

Dopo la consegna dei diplomi i ragazzi si riunirono con le famiglie nel cortile della scuola.
Claire e John sembravano semplicemente entusiasti dell'evento; per un istante Lara si chiese quanto le cose sarebbero state diverse se l'incidente non fosse mai successo.

Mark sarebbe stato ancora il suo fidanzato?
I suoi genitori avrebbero avuto cura di lei allo stesso modo?
Dal momento che prima erano troppo presi dal loro lavoro per darle attenzioni...
Ma, cosa più importante, cosa sarebbe successo con Ethan?

Lui le aveva confessato di desiderare il rapporto che avevano prima dell'incidente.
Ma che tipo di rapporto era?
Lara ricordava solo di essersi aperta con lui poco prima dell'incendio... Ma poi?

C'era qualcosa che le mancava.
L'ultimo tassello che le serviva per completare il puzzle della sua memoria, probabilmente se lo avesse trovato sarebbe stata in grado di comprendere il comportamento di Ethan.

Il suo flusso incontrollabile di pensieri fu placato dal sorriso smagliante di Christine che la raggiunse saltellando e canticchiando il suo nome.

«Lara! È finita!» cantilenò stringendo la sua amica in un abbraccio stretto.
«Ora pensiamo alle vacanze!»
«Un po' di meritato riposo. Sarà fantastico.»

Le due ragazze sciolsero l'abbraccio quando i genitori di Lara si avvicinarono.
«Ciao, Christine. Congratulazioni.» salutò John.
«Grazie, John.»
«Il tuo discorso è stato impeccabile! Era impossibile non prestare attenzione.» aggiunse.
«È vero, Christine. Erano davvero parole tue?» Claire la stuzzicò, tipico di sua madre.

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