Unforgettable

Capitolo 45

Christine era stranamente in ritardo.

Dopo la cerimonia del diploma erano tornati tutti a casa, Lara si era concessa una doccia, uno shampoo, così che i suoi capelli potessero cadere liberi e morbidi sulla sua schiena, aveva indossato il costume da bagno e il vestito che aveva comprato con Christine.
Insomma, era pronta, ma Christine non si era ancora fatta viva.
La festa era iniziata da quasi un'ora, perciò immaginò che Mike dovesse essere alquanto scocciato dal fatto che la sua ragazza non lo avesse ancora raggiunto.

Il cellulare squillò per qualche secondo, permettendo a Lara di capire che Christine la stava aspettando in auto.
Afferrò il regalo per Michael, la borsa con l'occorrente per la notte e salutò i suoi genitori.

Christine era impeccabile, come al solito: indossava un top bianco e dei pantaloncini di jeans e i suoi capelli rossi davano un tocco di colore alla sua figura.
Quando vide Lara aprire il cofano dell'auto e lanciare il borsone al suo interno la guardò confusa.
Mise in moto l'auto e inizio a guidare.
«Che hai lì dentro?»
«Il pigiama, lo spazzolino e le altre cose... Hai già dimenticato di avermi invitata a casa tua stanotte?»
Christine alzò un sopracciglio divertita «Stanotte dormiremo da Michael.»
«Cosa?» Lara spalancò la bocca sotto shock, ricevendo in risposta una sonora risata.
«A quanto pare la casa di Pablo ha abbastanza camere per gli ospiti.»

Era seria?
«Ok, chiariamo le cose: tu dormirai con Michael, io tornerò a casa e dirò ai miei che hai preso l'influenza e che abbiamo rimandato il pigiama party.»
«Ti prego, Lara. Ho bisogno che tu mi copra. Per favore.» Christine la supplicò.
Scosse la testa «Non se ne parla. Cosa vuoi che faccia? Non voglio passare la notte nella stessa casa di ... Pablo...» pronunciò il suo nome con più enfasi di quanto pensasse.

Christine rise ancora un volta «Non credo che il tuo sexy musicista abbia il coraggio di lasciarti sola con "Pablo".» pronunciò il nome nello stesso modo dell'amica, facendole il verso «Neanche dopo tutto quello che è successo.» aggiunse.

Lara alzò un sopracciglio «Dimentichi che Ethan andrà via con Jane.»
«Mike non l'ha invitata.»
La bionda scosse la testa ancora una volta «Cosa? Perché?»
«Perché non vuole rovinarsi la festa, suppongo.» si girò a guardarla, poi riprese ad osservare la strada «Allora? Resterai con me, stanotte? Ti prego?!» Christine mise su una faccia da cucciolo che avrebbe fatto invidia al Gatto con gli stivali di Shrek.

Ma Lara sbuffò «Non credo che sia una buona idea. Ma posso comunque restare sveglia per l'intera notte.»
«Sì! Grazie, Lara! Ti adoro!» l'urlo di Christine avrebbe dato fastidio alle orecchie di un cane.
Saltellò su e giù sul sedile.
«Però fa' attenzione mentre guidi, non voglio rimetterci la vita. Mi devi un favore, d'accordo?»
«Anche più di uno.»

*

La casa di Pablo non era una casa...
Era un villa moderna su due piani, situata nella periferia della città, distante dalle altre abitazioni, perciò la musica alta non avrebbe disturbato nessuno.
Pablo, come Mike, doveva avere la mania di fare le cose in grande, perché aveva disposto dei faretti colorati che si muovevano illuminando la casa bianca e finendo di volta in volta nel cielo scuro.
Quando Lara e Christine entrarono, furono condotte dal flusso di persone nella parte posteriore della villa, ovvero un ampio salone addobbato a bar, con sgabelli e divanetti posizionati poco distanti da un'enorme vetrata che dava direttamente sulla piscina.
Lo spazio esterno era pavimentato e doveva essere veramente largo per contenere un tal numero di persone.
Sul lato più piccolo della piscina era stata allestita una postazione da deejay dove un ragazzo stava già dando sfogo alla sua creatività; immediatamente sotto di lui un piccolo gruppo di persone ballava, altre erano sedute ai bordi della piscina che finiva sulla sinistra in un'estremità circolare dove il fondo doveva essere meno profondo, poiché vi erano delle grandi scale in marmo che permettevano la discesa in acqua.