Capitolo 46

243 18 2
                                    

«Credevo che Jane non fosse invitata!» commentò mentre Mike e Christine le porgevano un bicchiere di Coca-Cola.
«Non l'ho fatto io.» Mike scrollò le spalle «Pablo l'ha vista qui fuori con Ethan e l'ha invitata ad entrare, dopotutto questa è casa sua...» spiegò.

Lara alzò gli occhi al cielo «A proposito...» afferrò Christine per un braccio e la allontanò da Mike abbastanza da poterle parlare senza che lui ascoltasse «Ricordi che mi devi un favore per stasera?» sussurrò.
La rossa annuì.
«Ti prego, non lasciare che Pablo si avvicini a me. Quel ragazzo è appiccicoso come un adesivo.»

Christine esplose in una grassa risata, probabilmente dovuta all'espressione di Lara che era un misto tra la preoccupazione e il disgusto; poi però poggiò una mano sul suo petto, all'altezza del cuore e le promise che non avrebbe permesso al ragazzo di accostarsi a lei.
Lara si tranquillizzò e dovette ammettere che la presenza costante dell'amica al suo fianco fece in modo di allontanare il latin lover.

Ethan se ne stava in disparte con Jane, le doleva ammetterlo, ma non era riuscita a staccargli gli occhi di dosso neanche per un attimo.
Da quando lo aveva lasciato solo con lei, Ethan non aveva toccato nemmeno un bicchiere di birra, né tantomeno aveva bevuto qualsiasi altra cosa, non aveva neppure mangiato, era fermo accanto ad una palma con lo sguardo perso nel vuoto mentre Jane continuava a parlargli.

Lara era preoccupata per lui, sembrava che Ethan fosse un robot spento, in attesa di un programma che lo mettesse in funzione.

«Per quanto tempo ancora vuoi tenerlo sulle spine?» Christine la provocò.
«Non è capace di liberarsi di lei; finché non lo farà da solo io me ne starò in disparte.»
«Sei gelosa.»
Lara guardò la sua amica negli occhi «Sì, Christine, lo sono. Ma non sto facendo del male a nessuno.»
La rossa sospirò «Stai facendo del male a te stessa e a lui.»
Lara scosse la testa e cambiò discorso «Va' da Mike. Non voglio essere un peso per voi, la sua festa deve essere fantastica e lui deve essere felice.»

Christine annuì e obbedì, lasciandola sola, ma era visibilmente preoccupata per la sua amica.

«Lara?!»
Alzò gli occhi al cielo «Pablo, non insistere, ti prego.»
Era incredibile il modo in cui lui le si avvicinasse non appena restava sola.
Lo spagnolo alzò le mani in segno di di resa «Non sono qui per invitarti a bere, sono qui per parlare. Solo parlare.» sottolineò.
«Di cosa vuoi parlare?» chiese curiosa.
«Prima voglio scusarmi per aver insistito; credevo che tu ed Ethan foste solo compagni di scuola.»
«Che vuoi dire?»
«Non avevo capito che tu provassi qualcosa per il mio hermano. Io ed Ethan ci conosciamo da bambini, non mi metterei mai fra lui e la sua mujer.»
Lara sospirò, improvvisamente a suo agio con Pablo «Guardalo, Pablo. Io non sono la sua mujer, come dici tu.»
Pablo lo guardò davvero «Lara, io non l'ho mai visto così... Mmh... triste.»
«State cercando di farmi sentire in colpa? Perché non ci riuscirete. Soltanto noi due sappiamo quello che è successo... Ethan se ne farà una ragione.»
Pablo alzò le spalle «Come preferisci... Posso invitarti a ballare? Michael mi ha detto che sei brava.» alzò le mani «Ti prometto che terrò le mani al loro posto, ¿por favor?»

Lara rise, sollevata «Solo un ballo.»
Pablo la prese per mano e la portò in uno spazio accanto alla postazione del deejay, dove si erano riunite ancora più persone.

Pablo mantenne la sua promessa, concedendole un solo innocente ballo e Lara gli fu grata per averle risollevato in parte il morale...

Ma la musica terminò e per un istante tutto ciò che si sentì furono le grida arrabbiate di una ragazza.

Persino il deejay posò le sue cuffie per prestare attenzione a quello che stava accadendo.
Lara si voltò giusto in tempo per vedere Jane spingere Ethan in piscina e allontanarsi stizzita dalla festa.

UnforgettableDove le storie prendono vita. Scoprilo ora