Capitolo 49

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La stoffa blu avvolse il suo corpo come un velo avvolge una sposa, cadeva alla perfezione su ogni sua curva, la rivestiva come il cielo scuro riveste il mondo di notte.
Era l'abito rubato ad una dea, scendeva morbido sui suoi fianchi e terminava in una gonna svasata, sull'orlo della quale erano applicate diverse decine di strass che la facevano risplendere sotto la luce.
Il corpetto aderente, monospalla, si chiudeva nella parte posteriore con alcune strisce di stoffa luccicante che le lasciavano la schiena scoperta in alcuni punti.

Claire aveva finito di pettinarle i capelli, aveva raccolto le sue lunghe ciocche dorate sulla nuca, un paio boccoli cadevano sulle sue spalle a contornarle il viso che aveva lasciato naturale, truccandosi solo con un ombretto chiaro e colorando unicamente le labbra con un rossetto rosso.

Claire sorrise soddisfatta del risultato «Sai, Lara, è un vero peccato che tu vada al ballo da sola. Sei così bella...»
Lara incrociò le sopracciglia «Da sola?»
Sua madre le rivolse uno sguardo interrogativo.

Poi Lara alzò gli occhi al cielo, realizzando il suo errore «Non ve l'ho detto, vero?»
«Cosa?»

Il campanello di casa suonò improvvisamente, facendola sobbalzare e aumentando in Claire il desiderio di capire cosa volesse intendere sua figlia.

«Credo che sia arrivato il mio accompagnatore.» sussurrò.
Claire sembrò emozionarsi e si fiondò fuori la camera della ragazza, curiosa di scoprire chi fosse.

Lara inspirò profondamente.
Fuori la finestra della sua stanza soffiava un leggero vento caldo che muoveva le tende; da cinque giorni esatti avevano traslocato definitivamente nella loro nuova casa.

La disposizione delle stanze era esattamente come nella vecchia villa, ma adesso i mobili erano più moderni e facevano sembrare le camere più spaziose.

L'incredibile somiglianza con la vecchia casa aveva fatto in modo che Lara si abituasse all'istante dopo l'ennesimo trasloco.

«Lara?!»
Claire chiamò la figlia dal piano inferiore, nella sua voce era palpabile l'euforia.

Il cuore di Lara iniziò a battere ad una frequenza più alta, consapevole del fatto che alla fine delle scale non avrebbe trovato più Mark, ma qualcuno che amava per davvero e che ricambiava il suo sentimento.

Dalla cima delle scale osservò John e Claire sorridere e scambiare due parole con il suo accompagnatore, sembravano sinceramente contenti di vederlo, Lara non li aveva mai visti così rilassati prima di un ballo.

Ethan Bay rispondeva con entusiasmo alle domande dei Wells, mentre reggeva il suo corsage in una scatola di plastica trasparente.
Indossava un abito decisamente formale rispetto a quello del ballo di primavera: la camicia bianca era coperta da una giacca blu scuro avvitata, in completo con paio di pantaloni dello stesso tessuto; Lara fu lieta di notare che non indossava una cravatta, o un papillon, che non erano affatto nel suo stile.

Quando Ethan alzò lo sguardo nella sua direzione, non appena si rese conto che lei fosse lì a fissarlo, Lara fu catturata dagli occhi di lui.
Li aveva sempre trovati affascinanti e incredibilmente intensi, ma stavolta, probabilmente a causa del colore del suo abito, apparivano ulteriormente splendenti.

Scosse la testa per riprendersi dalla trance e notò che Ethan aveva stampata sul volto la stessa espressione di quando l'aveva vista prima del ballo di primavera.
Morse l'interno del labbro per trattenere una risata provocata dalla faccia allibita di lui.

Quando Ethan si accorse di quel gesto, si ricompose, le sorrise e la salutò.

«Hai bisogno di aiuto per scendere?»
la voce di Claire la fece sobbalzare, aveva dimenticato che ci fossero anche i suoi genitori in quella stanza.

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