★ kim taehyung

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capitolo tre ;; kim taehyung
taehyung's perspective
°..:*°

Rimasi piuttosto sorpreso quando vidi lo stesso ragazzo di prima sedersi all'altro lato della stanza, sembrando così piccolo, così fragile. Imbattersi in lui era come imbattersi in un bambino di dieci anni, e fui preso alla sprovvista quando i miei occhi si posarono sul Junior diciassettenne che sembrava maturo anche se estremamente giovane.
Ecco perché l'avevo fissato, incapace di distogliere lo sguardo da lui. Quando il ragazzo dai capelli neri aveva finalmente alzato lo sguardo, un pizzico di confusione sui suoi lineamenti delicati, i suoi occhi avevano incontrato i miei ed eravamo rimasti così per gli ultimi cinque minuti di lezione. Era rilassante, e penso che fosse proprio per questo che la mia faccia era rimasta seria.

Proprio un istante prima che la campanella suoni, il Junior abbassa lo sguardo, nascondendo il suo viso in tutti i modi possibili. Appena lo fa, la signora Ka si alza dalla cattedra e inizia a parlare, anche se io — e la maggior parte degli altri studenti — non le prestiamo attenzione sapendo che verrà interrotta dalla campanella, e infatti le nostre predizioni si rivelano vere.

Scattai dalla mia sedia ma mi bloccai per un secondo mentre guardavo il Junior (credo il suo nome fosse Jeongguk) provare a fare di tutto per riuscire ad essere il primo ad andarsene. Se devo essere al cento per cento onesto, era divertente, era come guardare la corsa di un cucciolo verso la sua ciotola. Ciò nonostante, Jeongguk fu spinto sempre più dietro, sembrando sul punto di cadere, così scattai verso di lui. Nel tentativo di tenerlo su, finii solo per spintonarlo. Con imbarazzo nascondo la mia faccia rossa, i miei piedi continuano ad avanzare velocemente fuori dalla classe e verso il corridoio, facendo tutto il tragitto fino alla mia prossima lezione senza mai guardarmi indietro. Eccetto per il fatto che riesco a catturare lo sguardo del piccolo ragazzo che girovaga preoccupato per i corridoi prima di entrare nell'aula.

––––

Oggi è lunedì, il che significa che è anche il giorno degli allenamenti di football. Era bello fare sport, soprattutto perché ero bravissimo. Le persone mi chiamavano il nuovo Cam Newton, nonostante accettassi meglio le sconfitte. Mentirei se dicessi di non essere euforico per l'allenamento. C'erano due motivi: il primo era per migliorare così da radere al suolo i nostri avversari questo mercoledì; e poi per vedere Seoyun indossare la sua gonna corta da cheerleader un'altra volta.

Ero ancora confuso, riguardo al perchè la scuola fosse così rigida sulle ragazze che indossavano gonne o shorts a tre centimetri sopra le ginocchia, mentre quando si trattava di sport, gli era permesso indossare gonne che quasi scoprivano le mutandine e gli shorts che arrivano fin sotto il sedere. Certo, serviva a facilitare i movimenti, ma ogni ragazza dovrebbe almeno essere in grado di indossare le stesse cose anche durante le lezioni. I ragazzi possono controllarsi senza troppi sforzi... o almeno io lo faccio. Le gonne molto corte sono forse un po' troppo, ma il non mostrare le spalle non previene quei certi pensieri di un ragazzo verso qualcuna che gli piace.

Punto la matita sul banco, in attesa dell'ultima campanella della giornata. Avevo già finito i compiti e avevo lasciato il libro nell'armadietto, quindi l'unica cosa restante era quella di stare seduto ed aspettare.
Un'altra opzione era quella di sonnecchiare, ciò che aveva ovviamente scelto Yoongi.

Un leggero respiro esce dalle sue labbra, e i suoi capelli verdi menta sono sparsi disordinatamente sugli occhi mentre il resto della faccia è spalmata sulle sue braccia. Troppo annoiato, decido di rompere un po' le scatole a quella palla di pelo color menta.
Prendo la matita, il gommino verso Yoongi, e inizio a punzecchiargli la testa.

« pretty boy » taekook [ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora